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Mondo Politica: intervista Salvio Zoi, presidente di Fratelli d’Italia a Sansepolcro

"Non mi sembra che il clima che si respira in merito all’amministrazione sia positivo"

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Che aria tira nel centrodestra di Sansepolcro? Nel parliamo con Salvio Zoi, presidente del circolo biturgense di Fratelli d’Italia. Le ultime vicende – vedi in particolare la pavimentazione – non hanno di certo creato distensione e anche nei confronti dell’amministrazione comunale Zoi non esita nel dire la sua.

Zoi, la vicenda legata alla pavimentazione in cotto di piazza Torre di Berta e delle altre due del centro storico ha inasprito i rapporti in seno al centrodestra di Sansepolcro?

“I segnali denotano in effetti un inasprimento dei rapporti, anche se non certo voluto da noi. Quello che noi abbiamo fatto è semplicemente evitare ciò che in molti hanno definito uno scempio, per cui non è mai nostra intenzione inasprire i rapporti, però se ogni volta che dissentiamo da qualcosa i rapporti diventano tesi non vedo cosa ci possiamo fare, anche perché da qualche intervista è emerso che avremmo dovuto dire o concordare prima alcuni aspetti. Ricordo che siamo venuti a saperlo in una commissione a cose già preparate, quindi non vedo come potevamo in alcun modo parlarne prima”.

A distanza di due anni dalle elezioni comunali, come Fratelli d’Italia rimanete convinti della vostra posizione, quella cioè di non stare assieme con il resto del centrodestra?

“La nostra non è stata una scelta: Fratelli d’Italia – credo sia evidente agli occhi di tutti – è l’unico partito che rappresenta il centrodestra senza aver mai fatto accordi con partiti diversi dallo schieramento; anzi, con partiti che con il centrodestra non c’erano proprio niente. Noi avevamo posto delle richieste che sono state ritenute eccessive, per cui l’accordo è saltato. Rimaniamo convinti della bontà delle nostre richieste”.

Dovesse esprimere un giudizio sull’operato dell’amministrazione comunale di Sansepolcro in questo biennio, cosa metterebbe in evidenza?

“Sarebbe opportuno chiederlo ai cittadini. Non mi sembra che il clima che si respira in merito all’amministrazione sia positivo. Poi mi rendo conto che i tempi siano difficili e che ci siano state problematiche importanti, vedi le scuole e altro, però se si volesse sul serio parlare e aiutarsi tutti quanti, invece di pretendere di far cascare sempre le cose già fatte e strutturate, si otterrebbero probabilmente risultati migliori, anche in virtù del fatto che noi siamo stati accusati – vedi sempre la questione del cotto – di aver fatto intervenire i nostri leader provinciali, regionali e nazionali. Penso invece che un’amministrazione che vuol bene al proprio paese – se vi è la possibilità di avere rapporti con questi leader – bisognerebbe che facce in modo di sfruttarli in senso costruttivo e non a svantaggio”.

Passando a questioni di carattere nazionale, il problema dei migranti è il “crostino” più delicato che si ritrova a risolvere la premier Giorgia Meloni, che un anno fa qualcuno riteneva non in grado di guidare l’esecutivo nazionale?

“La nostra leader lo ha gestito in maniera straordinaria, visto quanto è riuscita a fare con i Paesi del Nordafrica, gli accordi con la Tunisia e quant’altro, ma questo è un problema che deve essere risolto a livello europeo e probabilmente anche mondiale: è impensabile che lo faccia un solo Stato. Credo anche che la strada aperta dalla Meloni a un coinvolgimento più importante dell’Unione Europea sia quella giusta da percorrere. Rispondendo alla seconda parte della domanda, dico che nessun leader di governo abbia garantito quella considerazione di cui gode oggi l’Italia. E’ passato un anno, nel quale la Meloni ha messo in tavola tante di quelle cose positive, fortemente ascoltata da una grande parte dei leader europei e mondiali: nessun altro predecessore era riuscito ad arrivare a tanto. Voglio evidenziare anche un altro risvolto, tutt’altro che secondario: in questo ultimo anno si cominciano a scoprire particolari che finora sono sempre stati sottaciuti o nascosti, anche da parte dei nostri “cugini” francesi e degli “amici” tedeschi; adesso invece le cose si sanno e sono venute fuori. Negli ultimi 15-20 anni, invece, tutti facevano quello che volevano a discapito dell’Italia e nessuno sapeva niente. Su questo versante emerge la grandezza di Giorgia Meloni”.   

Redazione
© Riproduzione riservata
06/10/2023 10:31:52


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