Gli scienziati, il clima, i media
Quali sono le cause dei cambiamenti climatici
Cento autorevoli scienziati italiani scrivono una lettera aperta ai media italiani per spronarli a parlare delle vere cause che hanno portato alla crisi climatica.
Ondate di calore, alluvioni, siccità e incendi sono solo alcuni segnali dell’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici nel nostro territorio.
Tuttavia, -riporta l’appello- i media italiani parlano ancora troppo spesso di “maltempo” invece che di cambiamento climatico, e quando ne parlano, -prosegue la lettera- spesso omettono le cause e le soluzioni.
Nel suo ultimo rapporto, il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC) indica tra le principali cause del cambiamento climatico, le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili. E tra le soluzioni, la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso energie rinnovabili. È questa la strategia giusta che viene indicata per fermare l’aumento delle temperature insieme a politiche di adattamento per proteggere i territori.
Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace - scrivono gli scienziati- rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, con un aumento dei rischi per l’intera comunità, specialmente di quelle più svantaggiate.
Speriamo che l’appello venga ascoltato.
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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