Opinionisti Olinto Gherardi

Il Salone dell’Antifascismo

Democrazia mi risulta essere rispetto delle idee

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E’ di pochi giorni fa la levata di scudi contro la casa editrice di Casapound , addirittura “esclusa” dal Salone del Libro di Torino, mica dalla rassegna di poesie del paese delle meraviglie, casa editrice anche del libro di Salvini, contro il quale, una riunione carbonara di proprietari di librerie, lanciava l’anatema di non accettarlo sugli scaffali. Il tutto perché Salvini impersona, per le sinistre e le opposizioni, il fascismo 2.0, ancor più truce del fascismo del duce, quello del ventennio, che io ho solo sentito raccontare per mia fortuna. Ora, che essere esclusi con un voto Democratico dal governo del Paese, crei disagio e magari risentimento verso chi adesso governa, lo posso capire senza nessuna difficoltà, che da questo si passi alla Santa Inquisizione accusando di Fascisteria il Mago stregone della Padania lo trovo quanto meno insolito per non dire eretico ed arbitrario.  Per lo stesso motivo allora, al prossimo Salone dell’Automobile di Torino o di dove meglio crediate dovranno escludere giocoforza la Mercedes, la Volkswagen e la Porsche indagando i proprietari di queste industrie automobilistiche per apologia di Nazismo, come è stato fatto verso Altaforte, indagata per Ampollogia di Faxismo. Ragionando semplicemente e facendo qualche ricerca storica, alla kermesse torinese hanno ospitato ed ospitano la creme de la creme della letteratura di sinistra del Belpaese, scritta non solo da affermati studiosi della materia mancina, ma anche da ben tristemente noti delinquenti ed assassini del secolo scorso, condannati, incarcerati e poi scarcerati in modo confuso, singolare. Questi luminari ed intellettualoidi del pensiero unico sinistro, componenti le tristemente note Brigate Rosse, delle quali i più luminosi esponenti  sono stati ospiti d’onore di questa importate kermesse letteraria; Curcio, Faranda,  Sofri fra i più gettonati, poi anche il genio Savianico che non necessita di ulteriori commenti e qui mi fermo nell’ illustrare il quadro generale. Quindi possiamo tranquillamente affermare che il Salone del Libro di Torino sia un vernissage teso al pensiero sinistro con spiragli di intangibile imparzialità a volte impercettibili, e lo possiamo affermare senza tema di offendere nessuno. Ritengo oltremodo vergognoso l’attacco evidente al Ministro dell’Interno ed alla casa editrice, ma non per l’accusa di fascismo ed apologia dello stesso, gridata ai quattro venti dai media imparziali, cosa che esiste solo nella loro cieca rabbia di spodestare il nemico acclarato ed appoggiato da buona parte dell’elettorato. Mi pieta la pochezza intellettuale di questa masnada di mangiapane a tradimento (EX) i quali si autodefiniscono Democratici senza rendersi conto (oppure si) di essere antidemocratici. Democrazia mi risulta essere rispetto delle idee, rispetto delle persone, rispetto di chi non la pensa come te, confronto, discussione civile e non becera denigrazione da impotenza encefalica. Ed allora come non pensare ad una vile scelta politica ( politica è tanta roba) denigratoria verso colui che è inviso come la peste agli occhi di coloro che sono stati prima esclusi dalla sala comando e poi ridimensionati nei loro affari poco chiari improntati sul traffico di esseri umani mascherato come interesse umanitario. E’ evidente lo scorno, due denunce alla magistratura per la chiusura dei porti, due flop, come normale che fosse, la continua litania del fascismo che torna prepotente per far presa su menti confuse ed aduse a riconoscere la parola impronunciabile, questo è ciò che definiscono opposizione ferma ed intransigente. Pateticamente ed ovviamente prevedibili, quanto palesemente inattendibili. Chi gridò al lupo, al lupo se lo trovò poi di fronte il lupo. Accenno solo come notizia l’incondizionato predicare vaticano pro islamismo migrante (non ne ospitano nemmeno il puzzo in S.Pietro) e il persistente sbandierare che The Pope non riceve Salvini fino a che non riapre i porti … sai che dispetto . Concludendo, se tu che ti definisci democratico come pensiero, ESPELLI, molto poco democraticamente una casa editrice che pubblica un libro del tuo e solo tuo presunto nemico mortale, non mi pare sia lui o loro che peccano di fascismo, se fai indagare l’editore per Apologia non credo sia lui il fascista o l’Apologo. Tutto ciò nel massimo rispetto delle altrui idee e di chi leggerà questa analisi mia personale. Non è predicando male e razzolando peggio che si risale la china … quella è per la febbre, mentre per i rosiconi non c’è medicina.

Olinto Gherardi
© Riproduzione riservata
20/05/2019 08:46:04

Olinto Gherardi

Operaio – Scrittore - Apolitico – 21 anni nel Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro dall’avvento del Dott. Piero Gennaioli - Scrittore di poesie - Due pubblicazioni nel 2013(Lo Sbandieratore di Emozioni) e 2015 (All’ombra della Torre) con lo pseudonimo di Uguccione de’ Fiaschi – Collabora alla mostra fotografica di Francesca & Angelo Petruzzi, ManiAnime del Borgo 2016 – Attenzione rivolta al territorio, al Borgo ed al suo patrimonio artistico; diretto e chiaro nell’esposizione del pensiero critico, ma costruttivo. Fotografo amatoriale per hobby-Calcio e Pallavolo gli sports seguiti in prevalenza. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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