Opinionisti Olinto Gherardi

Vai dove dico io

Non ho visitato i luoghi tradizionali del periodo natalizio

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Credo sia la prima volta in oltre sessant’anni che non ho visitato i luoghi tradizionali del periodo natalizio, credo, anzi sono sicuro che per la prima volta è successo indipendentemente dalla mia volontà e questo è a mio vedere alquanto preoccupante pensando che si tratta di decisioni gravi ed illiberali, imposte sulla narrazione di una emergenza sanitaria stirata nel tempo come la famosa pelle dei gioielli.

Il presepe della Rionale di Porta Romana, vera opera d’arte annuale con temi sempre diversi era la chicca riservata al dopo natività, quando c’era meno afflusso. Mi piaceva stare lì a lungo, da solo, con la macchina fotografica, il cellulare, osservando ogni particolare, fotografando e filmando, come ammirando un’opera - La mostra dei presepi nella chiesa dei Servi, tornata dopo lo stop dello scorso anno, vero campionario di abilità creativa e manuale, questa volta arricchita da allestimenti esterni di luci colorate e proiezioni di opere d’arte, sapientemente curata dall’organizzazione firmata Accademia Enogastronomica della Valtiberina - E poi la tradizionale Mostra Collettiva delle opere della Compagnia Artisti a Palazzo Pretorio e Galleria Alessandrini, Premio Mauro Marrani, sotto l’egida dell’onnipresente, fortunatamente, Michele Foni, vero motore trainante dell’Arte pittorica e non; mi è spiaciuto molto non poter visitare un’altra delle tappe obbligate delle festività anche perché conosco personalmente molti Artisti che espongono ogni anno, diversi dei quali hanno opere anche nella Mostra itinerante dedicata a S.Francesco ed all’ecologia, dove sono presente orgogliosamente con quattro mie composizioni in poesia dedicate ai quattro Elementi, Acqua, Aria, Fuoco, Terra, mostra che attualmente ha sede a Gricignano, temporaneamente chiusa causa variante omicron. Altra manifestazione che avrei visto con piacere, La venuta dei Magi a cura dell’Associazione Alla Corte de’ Medici, organizzata con fine benefico a favore della famiglie bisognose del nostro territorio, manifestazione rinviata ancora a causa di omicron. Senza poi dimenticare i vari presepi della frazioni e delle chiese fuori le mura.

E’ palese ed ovvio che chiunque può sopravvivere senza aver visitato le situazioni di cui sopra, a volte è successo, come citavo all’inizio, che non avessi lo spirito né la voglia di andare, ma era comunque una mia decisione, una mia volontà, questa volta invece è molto diverso, qualcuno si intromette e dice …vai dove dico io, alle mie condizioni, che ti piaccia o meno… è per questo che l’amarezza e la rabbia prendono il posto dello spirito natalizio e del piacere di viverlo. Di questo incolpo un cosi detto governo, fantoccio, prono ai voleri economici mondiali, ma fino ad un certo punto, capisco bene che fanno ciò che è loro ordinato e chiesto, hanno i loro motivi, soprattutto i loro tornaconto e benefit con molti zeri, ma la colpa principale di questa situazione è in ultima analisi di chi tace e si adegua in maniera remissiva a qualsivoglia sbilenco sberleffo venga chiesto attraverso schermi e giornali, mi sento tradito da quelli come me, nemmeno fossero socialmente inarrivabili. Se non ci fosse un’emergenza sanitaria da vrs in costruzione continua, servirebbe sicuramente un’analisi collettiva della popolazione, distratta come non mai con alert salutistici, terrorizzata con previsioni catastrofiche e mortifere, imbottita di nozioni “scientifiche” fatte di contraddizioni continue.

Ho creduto da sempre nel nostro popolo, ne sono andato fiero, ho sempre difeso fuori dai confini l’italianità genuina e geniale, culturale ed artistica, ho menato anche le mani un paio di volte per ribadirlo, da due anni a questa parte non posso più farlo, non lo farò mai più, non ce n’è più motivo, gli italiani sono estinti come popolo ed ideali, non c’è più unione e vicendevolezza, sostituite da diffidenza indotta ed egoismo, qualcosa non ha funzionato, si è rotto, a mio avviso irreparabilmente. Se la maggioranza pensa ancor oggi che l’appartenenza ad un popolo sia subire in silenzio, e cantare sui balconi, infamando, insultando, emarginando chi ha un pensiero diverso, che si accomodi pure, io sono sceso dal carro, ormai da tempo. Sono convinto che tutto questo negli anni 80 non sarebbe mai successo, allora gli italiani avevano ancora tempo e voglia di capire e ragionare, quelli che oggi vengono appellati sarcasticamente boomer dalla geniale boglia gioventù del terzo millennio. A me, grazie a Dio, quella voglia non è mai passata. Grazie per l’attenzione.

Olinto Gherardi
© Riproduzione riservata
10/01/2022 20:39:06

Olinto Gherardi

Operaio – Scrittore - Apolitico – 21 anni nel Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro dall’avvento del Dott. Piero Gennaioli - Scrittore di poesie - Due pubblicazioni nel 2013(Lo Sbandieratore di Emozioni) e 2015 (All’ombra della Torre) con lo pseudonimo di Uguccione de’ Fiaschi – Collabora alla mostra fotografica di Francesca & Angelo Petruzzi, ManiAnime del Borgo 2016 – Attenzione rivolta al territorio, al Borgo ed al suo patrimonio artistico; diretto e chiaro nell’esposizione del pensiero critico, ma costruttivo. Fotografo amatoriale per hobby-Calcio e Pallavolo gli sports seguiti in prevalenza. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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