Preoccupazione per l'estensione della Zes Unica anche a Marche e Umbria

Veneri e Chieli: effetti negativi per economia, occupazione e produttività della Valtiberina
"Condividiamo totalmente le preoccupazioni esternate oggi con nota pubblica da Alessandra Innocenti, Presidente Confartigianato Valtiberina, circa l’estensione della ZES (Zona Economica Speciale) Unica per il Mezzogiorno a Marche e Umbria, nella convinzione che questa misura di agevolazione fiscale - ottima e sacrosanta per le due Regioni appena menzionate - produrrebbe effetti negativi diretti in termini di economia, occupazione, demografia, sviluppo e produttività della Valtiberina. È infatti evidente che gli imprenditori valtiberini trasferirebbero il loro raggio di azione nelle Regioni confinanti. Ciò comporterebbe un peggioramento dell’attuale marginalizzazione delle aree interne valtiberine che invece necessitano di promozione e valorizzazione" dichiarano Laura Chieli e Gabriele Veneri (FdI), i quali si sono già mossi con i vertici di Governo affinché si riesca ad individuare una strada giuridicamente e tecnicamente corretta perché la Valtiberina, che rappresenta un unicum dal punto di vista fisico e geografico, possa essere inclusa nella ZES unica. Laddove questo non risultasse possibile, Chieli e Veneri si impegneranno per far introdurre dalla Regione Toscana contributi a fondo perduto, bandi e/o agevolazioni fiscali per eliminare lo svantaggio ulteriore che la Valtiberina si troverebbe a subire, per tutelare i suoi imprenditori e tutti i posti di lavoro. “Vogliamo evitare che la Valtiberina, confinante con Marche e Umbria, subisca una penalizzazione con ipotetica delocalizzazione delle aziende e conseguente esodo dei lavoratori” chiosano Chieli e Veneri.
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