Controlli della Guardia di Finnaza nella provincia di Perugia: irregolare uno scontrino su tre

Irregolarità quasi nel 40 per cento dei casi rispetto al totale delle verifiche
I controlli della Guardia di Finanza, effettuati in tutta la provincia di Perugia, hanno portato alla luce un aumento importante di evasione fiscale e lavoro nero. Quello che emerge infatti e che un commerciante su tre non emette lo scontrino, o lo emette in maniera irregolare e non rispondente al vero. In particolare, secondo quanto comunica il comando provinciale di Perugia, alla guida del comandante, generale di brigata, Carlo Tomassini, nel periodo preso in esame, i militari delle fiamme gialle hanno riscontrato irregolarità quasi nel 40 per cento dei casi rispetto al totale delle verifiche effettuate. In numeri assoluti, i finanzieri delle varie compagnie della provincia hanno provveduto a effettuare 60 controlli e in 23 di essi hanno riscontrato irregolarità. Sempre nell’ambito del controllo delle attività commerciali, i finanzieri hanno anche effettuato tutte le necessarie verifiche volte all’emersione del fenomeno del lavoro nero. E in questo campo hanno individuato un ristoratore di Gualdo Tadino che impiegava tre persone in maniera totalmente irregolare. Sempre in quest’ambito, i finanzieri hanno anche individuato a Norcia un imprenditore completamente sconosciuto al fisco, operante nel settore del commercio al dettaglio di mobili per la casa. I controlli messi in campo hanno riguardato, in 5 casi, anche la verifica dell’avvenuto pagamento del canone Rai, il cui esito ha evidenziato 3 violazioni, ovvero il 60% degli operatori sottoposti a verifica. Le attività della guardia di finanza si sono estese anche alla circolazione delle merci su strada, con 52 controlli effettuati nei confronti di mezzi commerciali e ulteriori 13 verifiche sui trasporti di prodotti sottoposti ad accisa.
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