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Sansepolcro é alla ricerca della sua storia e delle sue tradizioni

Un popolo senza tradizioni è un popolo privo di anima

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Recuperare le tradizioni e conoscere la storia sono considerati strumenti fondamentali per la comprensione di presente e passato. Il turismo culturale è ormai una realtà molto forte, che meriterebbe una riflessione a sé. La tradizione è il perno di questo fenomeno, perché sono tantissimi i viaggiatori che vogliono sentirsi avvolti dal luogo che stanno visitando, ovvero vogliono un’esperienza che restituisca un po’ di verità su quelle zone e sulle persone che le abitano. Da queste considerazioni nasce a Sansepolcro il progetto del Museo di Arti e Mestieri, che l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina e l'Amministrazione Comunale hanno deciso di realizzare, perchè hanno capito che i cittadini, malgrado i tentativi della società Moderna e Postmoderna, di sradicarla dal suo passato, mostrano, oggi più che mai, un forte desiderio di recuperare i valori tradizionali. Il progetto é fortemente voluto dal sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti e dal suo vice Riccardo Marzi, che lo hanno definito "fondamentale per non disperdere la storia del territorio e di grande valore culturale e turistico" é legato a doppio filo con la Mostra di Arte Presepiale, che ha fatto registrare nell'ultima edizione numeri da record. Purtroppo il progetto, per motivi che non voglio trattare in questo articolo, ha avuto un rallentamento, ma da quanto dichiarato dall'amministrazione comunale, "il Museo di Arti e Mestieri si farà", la risoluzione dei problemi sembrano quindi essere arrivati a risoluzione, anche se in politica le "sorprese" sono sempre dietro l'angolo. Nel frattempo l'Accademia Enogastronomica della Valtiberina nell'ultimo anno ha provveduto alla riqualificazione di tutto il piano terra, del bellissimo chiosco interno e del piazzale dell'ex scuola Luca Pacioli, l'immobile individuato per la nascita di questo grande progetto. Le tradizioni sono, dunque, le nostre radici. Siamo noi, il nostro sangue, la nostra cultura, la nostra identità, il nostro mondo. Un popolo senza tradizioni è un popolo privo di anima, un castello di sabbia destinato a venire spazzato dalla prima ondata del mare, dalla prima folata di vento. Un edificio senza fondamenta non solo non può resistere alle intemperie ma non può nemmeno ergersi verso l’alto, verso il futuro perché è fragile, sempre in un equilibrio instabile. 

UNA SOCIETÀ NON FUNZIONA SENZA TRADIZIONI

Domenico Gambacci
© Riproduzione riservata
02/02/2024 21:08:30

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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