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Mondo Politica: intervista a Claudia Mazzoli assessore del comune di Bagno di Romagna

La rigenerazione urbana è un tema complesso che investe su vari aspetti della vita sociale
Attivissima come assessore a Bagno di Romagna, Claudia Mazzoli è titolare di deleghe fondamentali all’interno dell’amministrazione del Comune dell’Alto Savio. Il sindaco Marco Baccini le ha assegnato le deleghe a edilizia, urbanistica e programmazione territoriale; sviluppo economico e formazione professionale; coordinamento progetti strategici e semplificazione amministrativa. La stretta attualità al centro dell’intervista.
Assessore Mazzioli, su quali linee guida avete impostato il nuovo piano strategico?
“La giunta comunale ha appena assunto il PUG, Piano Urbanistico Generale, per la prima volta redatto in forma associata con i Comuni di Verghereto e Mercato Saraceno, quindi in un’ottica territoriale di vallata pur consapevoli delle peculiarità dei singoli territori. Questa fase rappresenta il primo passaggio formale di revisione dell’attuale strumento urbanistico in recepimento dei principi dettati dalla legge urbanistica Regionale n. 24/2017 quali il consumo di suolo a saldo zero nel 2050, la rigenerazione urbana e la sostenibilità ambientale degli interventi edilizi. Tali principi necessariamente tracciano in maniera peculiare le linee guida: si tratta infatti di un piano strategico non più espansivo come lo era la precedente pianificazione urbanistica e ciò implica pertanto un approccio nuovo sia da parte pubblica che privata. Sulla base di tali linee guida, abbiamo posto in essere una revisione dell’attuale assetto urbanistico del territorio urbanizzato, rendendo maggiormente flessibili le funzioni insediabili con riferimento alle varie parti del territorio con particolare attenzione alla rigenerazione urbana, alla rivitalizzazione dei centri storici e al recupero del patrimonio edilizio esistente anche in territorio rurale sia ai fini abitativi che a funzioni connesse all’ospitalità turistica, essendo infatti un Comune termale e con valenze ambientali e paesaggistiche si è prestata particolare attenzione allo sviluppo del turismo lento e all’attrattività turistica in generale. Nell’ambito delineato dalle linee guida regionali l’insediamento di nuove attività produttive fuori dal territorio urbanizzato, diverse da quelle agricole, nei limiti indicati dalla legge regionale, si potrà attuare mediante un nuovo approccio di co-progettazione fra pubblico e privato. Particolare attenzione è stata prestata allo sviluppo e insediamento delle imprese agricole che rappresentano un’ossatura portante del nostro sistema ambientale ed economico, con riduzione della superficie agraria utile per il primo insediamento ai fini edificatori, così da incentivare l’insediamento di nuove aziende agricole anche da parte dei giovani. Il piano appena assunto è il risultato dell’analisi dell’attuale assetto urbanistico del patrimonio edilizio esistente, della ricognizione dei vincoli derivanti dalla normativa regionale e statale, ma anche del percorso partecipativo condotto nei mesi passati che ha visto coinvolta la cittadinanza e le scuole nel corso del quale sono state raccolte criticità, fabbisogni e proposte utili a definire la strategia stessa. A seguito dell’assunzione del PUG, che è appunto il primo atto formale, abbiamo in programma una nuova fase di confronto con i cittadini, Imprese, Ordini Professionali, Associazioni di Categoria e tutte le parti sociali per raccogliere osservazioni e contributi utili ad affinare la strategia ai fini dell’approvazione finale. Questa fase di confronto auspico possa essere partecipata nella forma più ampia possibile, stiamo già calendarizzando una serie di incontri sul territorio, in quanto la definizione del PUG rappresenta un fatto di estrema rilevanza per l’intera comunità poiché si va a delineare una visione strategica chiara del futuro di questi territori a valere per i prossimi trenta anni”.
Quali interventi prevede il piano di rigenerazione urbana?
Mi ricollego a quanto detto prima, in riferimento all’importanza che la rigenerazione urbana ha nell’ambito della strategia del PUG che non individua appunto nuove aree di espansione. Poichè il nostro territorio urbanizzato è scarsamente connotato dalla presenza di aree dismesse e degradate, il concetto di rigenerazione urbana si estrinseca nelle opere di riqualificazione energetica e sismica degli edifici pubblici e privati, nella promozione di processi di trasformazione finalizzati ad aumentare la qualità e la vivibilità degli spazi pubblici, ma anche nella sperimentazione di usi temporanei in edifici che hanno perso da tempo la loro funzione originaria e non hanno ancora trovato un nuovo utilizzo. La rigenerazione è dunque un tema complesso che investe considerazioni su vari aspetti della vita sociale e che coinvolge trasversalmente più assessorati. Infatti, per rigenerazione deve intendersi non solo la manutenzione o il restauro degli edifici o di spazi, ma soprattutto la rifunzionalizzazione degli stessi, tenendo conto delle mutate esigenze della società. E’ ad esempio ciò che stiamo facendo nella frazione di Selvapiana, dove sono in corso i lavori di rigenerazione dell’ex asilo San Quirico per usi temporanei grazie anche al contributo regionale nell’ambito del bando di rigenerazione urbana 2021. In questo progetto sperimentale le opere di restauro sono funzionali a creare un “hub” civico per usi e servizi anche pubblici che gli stessi cittadini hanno richiesto nel corso degli incontri partecipativi che abbiamo tenuto e che verrà gestito dagli stessi fruitori tramite la Pro Loco. Rappresenta quindi un valido esempio di coprogettazione fra amministrazione e cittadini quale modus operandi per innescare nuovi processi di sviluppo e per evitare lo spopolamento di località più marginali rispetto al capoluogo. Con la riqualificazione di via Garibaldi a San Piero, abbiamo dato attuazione al secondo stralcio di rigenerazione del centro storico. La decisione di pedonalizzare l’asse del borgo storico è stata assunta dalla giunta a seguito di un periodo di sperimentazione e con il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e delle attività economiche. Le proposte di pedonalizzazione non sono mai accolte del tutto favorevolmente o quantomeno è sicuramente un argomento divisivo. Tuttavia, come amministrazione comunale abbiamo portato avanti una visione di prospettiva, sia in considerazione della valorizzazione del centro storico quale attrattore turistico che di nuova dimensione della socialità nella fruizione dello spazio pubblico tale da innescare un processo di rifunzionalizzazione dello stesso. Nei due mandati dell’amministrazione del sindaco Marco Baccini sono stati portati avanti importanti progetti di riqualificazione: primo fra tutti, per importanza strategica, l’intervento di rigenerazione della nuova scuola media che sarà inaugurata il 6 gennaio prossimo, che rappresenta appunto, per la funzione che svolge, un elemento di estrema rilevanza per la vitalità del paese coerente con la scelta strategica di scuola diffusa, alla quale si ricollega anche la riqualificazione della palestra comunale. Altri interventi di riqualificazione degli spazi pubblici sono stati fatti e alcuni sono in corso di definizione progettuale come la riqualificazione dei giardini di Piazza Martiri e il nuovo ponte in sostituzione del “bailey”. Questo mandato amministrativo scadrà nel 2024, tuttavia nella strategia individuata dal Pug c’è la previsione di ampliare parcheggi così da rendere i nostri Borghi fruibili con sempre maggiore attenzione alla dimensione della sostenibilità ambientale e della socialità”.
In tema di sviluppo economico, che cosa state mettendo in piedi?
Lo sviluppo economico, in un momento storico come questo di profondi cambiamenti soprattutto del commercio di vicinato, merita un approccio su più livelli e diversificato per zone. Certamente, anche la capacità di investimento dell’imprenditore privato è elemento determinante. Per quel che concerne il borgo di Bagno di Romagna, c’è da rilevare che in questi anni una serie di concomitanze riferibili a beni di proprietà privata dismessi, per i quali la capacità di intervento dell’amministrazione è pressoché limitata, hanno portato a un depauperamento dell’offerta di servizi al turista. Questa situazione sembra trovare un’adeguata risoluzione grazie alla capacità di imprenditori che hanno di recente acquistato immobili quali il Grand Hotel Terme Roseo e l’Albergo Roma, chiusi da tempo e pertanto si aprono nuove prospettive di rivedere aperte queste attività così importanti per la caratterizzazione turistica del paese ma anche quale indotto rilevante per l’intero Comune. Per contrastare la desertificazione commerciale dei centri storici, necessaria ai fini dell’attrattività degli stessi, già da diversi anni è stata istituita la “no tax area”, ossia il rimborso di tutti i tributi locali per chi apre una nuova attività e il parziale rimborso dell’Imu al proprietario. Di recente, abbiamo esteso questa manovra anche per l’utilizzo di negozi chiusi concessi in comodato ad associazioni no profit, così da contrastare il fenomeno delle vetrine spente e per creare nuove dinamiche. Dal 2021 abbiamo avviato il circuito di cashback locale “La Vantaggiosa”, che riscuote grande apprezzamento da parte dei cittadini che appunto sono incentivati ad acquistare nei negozi aderenti al circuito. Del resto, anche lo sviluppo economico rientra a pieno titolo nella strategia del Pug; tale iniziativa, ad esempio, si inserisce nell’obiettivo di andare a connotare i centri storici quali centri commerciali naturali per il sostegno agli esercizi di vicinato. Stiamo approntando il nuovo regolamento dei Dehors a seguito dell’acquisizione del parere della Soprintendenza che ci consentirà di semplificare la richiesta delle occupazioni di suolo pubblico in centro storico da parte delle attività commerciali e pubblici esercizi. Il nuovo Regolamento prevedrà inoltre la possibilità di estendere la permanenza dei Dehors anche al periodo invernale mediante allestimenti idonei. Inoltre, al fine di incentivare l’utilizzo dei negozi sfitti, nel Pug sono previste misure di flessibilità ad oneri azzerati per il passaggio da funzioni artigianali di servizio a funzioni commerciali di vicinato e pubblici esercizi”.
L’alluvione di maggio ha in parte interessato anche il territorio di Bagno di Romagna. Quali sono state le conseguenze e che cosa è stato fatto?
“Il nostro territorio è stato interessato da frane importanti, prima fra tutti quella che ha interrotto la viabilità nel Passo del Carnaio, isolando famiglie aziende e attività economiche ma fortunatamente senza arrecare danno materiale a persone e cose. Ad oggi, la situazione è stata pressoché risolta grazie al pronto intervento del sindaco Marco Baccini, che ha saputo gestire la situazione con il coinvolgimento della Protezione Civile e delle varie autorità preposte, con il dialogo costante nelle sedi opportune con gli enti sovraordinati e anche grazie alla disponibilità delle ditte movimento terra presenti sul territorio e al lavoro svolto dall’ufficio tecnico comunale. E’ stato garantito il sostegno alle famiglie per le necessità quotidiane e alle attività produttive mediante l’esonero dei tributi locali in proporzione al periodo di chiusura della viabilità. Il tema del dissesto idrogeologico si fa sempre più rilevante in uno scenario globale di cambiamenti climatici che Il PUG, ancor più alla luce degli eventi verificatisi nell’ultimo periodo, deve affrontare attraverso la conoscenza del territorio e delle peculiarità geomorfologiche del luogo per andare così ad individuare strumenti e azioni finalizzate a trattare l’adattamento ai cambiamenti climatici su scala locale e di vallata”.
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