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Mondo Politica: intervista ad Alberto Santucci sindaco di Badia Tedalda

"Come amministrazione siamo favorevoli alle pale eoliche"

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Dopo Albano Bragagni – e quindi al momento attuale – è lui a detenere il primato di longevità nella carica di sindaco: Alberto Santucci è stato eletto per la prima volta alla guida del Comune di Badia Tedalda nel 1999; ha svolto i due mandati, poi dal 2009 al 2014 è stato vice di Fabrizio Giovannini e da 9 anni è di nuovo primo cittadino. La legislatura scadrà nel 2024, però ha la possibilità – volendo – di usufruire di un terzo mandato consecutivo, trattandosi di un Comune sotto i 5mila abitanti, che comunque ha i suoi problemi da affrontare e risolvere.

Sindaco Santucci, parliamo in apertura del progetto “Badia del Vento” e delle pale eoliche: quali i motivi del “sì” pronunciato da Lei e dalla sua amministrazione, mentre i comitati continuano la loro campagna contro questi impianti?

“Ci sono in ballo, intanto, tre progetti che interessano il nostro territorio. Il primo è relativo alla zona di Rofelle - con il progetto già presentato alla Regione Toscana e con un primo sopralluogo effettuato – e consiste nel posizionamento di sette pale, tutte nel Comune di Badia Tedalda, con potenza di 4 megawatt ciascuna per un totale di 28, quindi inferiore a 30, dopodichè occorre l’ok del ministero. Le pale sono alte 160-180 metri e come Comune siamo favorevoli, non dimenticando che la Regione Toscana può procedere anche senza assenso, ma se la nostra amministrazione stipula una convenzione può beneficiare di misure compensative pari al 3% dei ricavi, per cui diventa una interessante opportunità. Se poi gli impianti eolici sono due, arriviamo a una somma di 6-700mila euro all’anno che per il bilancio di una realtà come la nostra non sono certo cosa da poco. Inoltre, non capisco perché ci si riempia la bocca di buoni propositi sulla necessità di ricavare energia pulita da fonti rinnovabili e poi non appena arriva una proposta gli si dà subito addosso. Proprio nel corso di questa settimana, abbiamo definito la convenzione con gli investitori tedeschi per il parco eolico di Poggio Tre Vescovi (versanti di Fresciano e Pratieghi, sempre nel nostro Comune), che prevede 11 pale da 6,6 megawatt e poi vi è il terzo progetto con 6 pale nel territorio di Pieve Santo Stefano e una nel nostro. Seppure non vi sia stata la piena unanimità (solo un paio di astensioni), la maggioranza ha dato l’ok a un accordo che porterà al Comune il massimo introito stabilito per legge, appunto il 3%. Non solo: dal momento che prima della realizzazione del parco – fra permessi vari e attivazione – possono trascorrere benissimo anche due-tre anni, abbiamo ottenuto un versamento anticipato al Comune di 250mila euro che deve diventare effettivo entro tre mesi dalla data nella quale verrà rilasciata l’autorizzazione. Posso capire le proteste dei comitati, anche se non credo che le pale eoliche saranno particolarmente impattanti e prendo l’esempio di quella installata vicino alla galleria Poggio dei Prati sulla Marecchiese: se ci siano un po’ arrabbiati, è perché non eravamo stati informati in anticipo, ma alla fine mi sembra che quella pala non deturpi il paesaggio. D’altronde, quello di Badia Tedalda è un Comune che si sta spopolando: gli abitanti sono scesi a poco più di 900 e vogliamo frenare questo trend, creando opportunità che possano rendere più appetibile il nostro territorio o che quantomeno spingano chi vi abita a rimanervi. Non essendo possibile tagliare la tassazione, queste entrate potranno fungere da bonus per favorire la residenza qui da noi”.

Con i fondi del Pnrr, divisi fra voi e Pieve Santo Stefano, siete divenuti subito operativi: in che modo Badia Tedalda cambierà di qui al 2025?

“Premetto intanto che la questione è più complicata di quanto si possa pensare: dobbiamo dare le risposte nei tempi prefissati, tanto più che io sono il sindaco del Comune capofila e quindi rispondo anche delle eventuali inadempienze di Pieve Santo Stefano, ma sono certo che il problema non si porrà per la serietà che tutti stiamo mettendo. Abbiamo usufruito di una prima tranche di 208mila euro ciascuno sul milione e 80mila stanziati; il rispetto delle tempistiche e delle scadenze diventa fondamentale, con assieme la rendicontazione degli interventi, altrimenti gli altri soldi non arriveranno. Abbiamo allora acquistato le prime attrezzature per il Centro Visite, affidato i lavori del sentiero Raggiolo per il collegamento fra centro e zona delle scuole e dei campi sportivi, avviato la progettazione per la riqualificazione dell’ex mattatoio e acquistato attrezzature e arredi per la sezione montessoriale della scuola Voluseno”.

È notizia recente l’attivazione dell’assistenza pediatrica territoriale programmata per le famiglie di Badia Tedalda e di Sestino, ma come funzionano i servizi sanitari territoriali per ciò che riguarda più in generale la zona montana della Valtiberina?

“Quella relativa all’assistenza pediatrica è una notizia incoraggiante e mi auguro che possa funzionare, però occorre ricordare che negli ultimi dieci anni Badia Tedalda e Sestino hanno subito grandi disagi da questo servizio. Mentre prima il medico generico poteva seguire il bambino, ora con la legge che consente la libera scelta del pediatra occorre reperire la specifica figura. Se quindi il pediatra è presente, bene; altrimenti, si genera un disservizio, ma l’assessore Antonio Cominazzi, assieme al mio collega sindaco di Sestino, Franco Dori e al direttore del distretto, il dottor Giampiero Luatti, seguono con attenzione l’evolversi della situazione. Spero poi che non venga toccata la guardia medica, perché c’è nell’aria una mezza idea di tagliarla nella fascia notturna. Per nostra cultura, siamo abituati a non lamentarci per piccoli problemi di salute e a ricorrere alla guardia medica solo in caso di stretta necessità. Ciò può comportare, quindi, anche assenza di chiamate durante la notte, ma non deve assolutamente significare l’eliminazione del servizio, altrimenti siamo disposti a compiere un atto dimostrativo civile, ma forte”.

Nel 2024 scadrà la legislatura: Lei ha la possibilità di usufruire del terzo mandato consecutivo. Ha intenzione di ripresentarsi ancora?

“Sono stato eletto la prima volta nel 1999 e nel 2024 saranno 25 anni ininterrotti di amministrazione, dei quali 20 da sindaco e 5 da vice. Sia che uno non commetta particolari errori, sia che realizzi cose importanti e degne di essere ricordate, penso tuttavia che dopo un lasso di tempo così lungo la stessa persona corra il rischio di venire a noia alla gente. Potrebbero perciò andare avanti anche altre figure, anche se io personalmente una decisione definitiva non l’ho ancora presa. Vediamo quindi come va con le opere e con i lavori che ho ancora in agenda”.

Redazione
© Riproduzione riservata
17/03/2023 09:34:55


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