Mondo Politica: intervista a Ilaria Finocchi assessore del comune di Caprese Michelangelo

In dirittura di arrivo, per la scadenza naturale della legislatura, anche il suo mandato. Ilaria Finocchi ricopre il ruolo di assessore ad affari legali, cultura, telematica e turismo nel Comune di Caprese Michelangelo, che proprio sul versante del turismo ha investito molte risorse nel corso di questi cinque anni.

Assessore Finocchi, dopo tre anni di impedimenti dovuti al Covid-19, l’evento organizzato a Caprese in occasione dell’anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti è andato di nuovo in scena. Soddisfatta per il suo esito?

“Direi che si sia trattato di un evento molto ben riuscito. Gran successo di pubblico al Museo Casa Natale di Michelangelo con autorità istituzionali di tutto rispetto: il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani; il presidente e il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo e Marco Casucci e il presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri. Non dimenticando presidente e vicepresidente dell’associazione Case della Memoria. La formula dei due giorni ha funzionato: ci ha permesso anche di premiare gli studenti laureati e diplomati con il massimo dei voti negli ultimi tre anni (sempre a causa della pandemia), di consegnare un riconoscimento a cinque aziende del territorio presenti da oltre 50 anni e una pergamena alle associazioni del territorio che collaborano durante l’anno per la riuscita delle manifestazioni. Da sottolineare anche il buffet preparato dai validi studenti dell’istituto professionale alberghiero e l’intitolazione del piano alto di Palazzo Clusini all’onorevole Giovannino Fiori, nativo proprio di Caprese”.

Siamo quasi a fine legislatura, per cui è tempo di bilanci anche per lei. Quali i risultati più importanti conseguiti negli ambiti della cultura e del turismo?

“Intanto, direi che il bilancio è positivo, nonostante i due anni di pandemia che hanno imposto la chiusura dei musei. Anzi, proprio i musei sono stati la prima struttura a chiudere e l’ultima a riaprire. A livello di risultati, sono da evidenziare le presenze in continuo aumento al museo, dotato peraltro di un adeguato supporto multimediale e l’evoluzione del progetto dei Cammini di Francesco con le relative tabellazioni. La nota stonata riguarda invece il progetto sulla cultura che Caprese Michelangelo ha presentato assieme a Monterchi; insieme, i due Comuni avevano partecipato a un bando del Pnrr, che però il ministero non ha finanziato; era previsto oltre un milione di euro a testa, per cui tanti progetti sono saltati”.

Valtiberina capitale della cultura 2026: questa la proposta lanciata in sede di Unione dei Comuni. Una pretesa troppo grande, oppure è il caso di crederci?

“Dobbiamo assolutamente crederci: la proposta è stata accolta positivamente ed è ambiziosa, perché se la candidatura dovesse passare la Valtiberina ne ricaverebbe una pubblicità a livello mondiale, ma è proprio per questo motivo che non sarà facile. È comunque la dimostrazione del fatto che il comprensorio deve lavorare in rete per la sua promozione; anche relativamente alla candidatura a capitale della cultura, nessuno dei singoli Comuni l’avrebbe portata avanti singolarmente. Speriamo pertanto di riuscire: verrebbe a crearsi un indotto economico che definirei pazzesco”.

A metà maggio si torna a votare: lei sarà di nuovo in lizza?

“Difficile, al momento, rispondere a questa domanda. Siamo ancora tutti indecisi e io stessa debbo valutare. Molto dipenderà anche dalla volontà del sindaco Claudio Baroni: qualora decidesse di tentare il bis, anche la mia presenza diverrebbe molto più probabile. Debbo comunque pensarci e rifletterò tutto fino all’ultimo istante, per cui ora rispondo “non lo so”: debbo vedere gli scenari che si prospettano, anche se di tempo a disposizione ne rimane poco”.