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Mondo Politica: intervista a Marco Donati consigliere comunale ad Arezzo

"Chiediamo al presidente della Provincia Polcri di incontrare tutti i sindaci"

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Preferisce concentrarsi sulle questioni prettamente locali Marco Donati, l’aretino con un passato da deputato nelle file del Pd, che oggi è esponente di ScelgoArezzo – gruppo di opposizione - in seno all’assemblea di Palazzo Cavallo. E ovviamente, gli argomenti da trattare non mancano.

Donati, sui rincari delle bollette di Estra Spa, lei e la collega Valentina Sileno di ScelgoArezzo avete presentato una interrogazione alla giunta. Che cosa è successo?

“Che diversi cittadini hanno segnalato disservizi e aumenti. Ogni utente un proprio account, ma qualche cittadino ha problemi con esso e la cosa certa è che si sono ritrovati con le bollette più salate. Il Comune (che detiene, tramite Coingas, quote di Estra) è perfettamente in grado di prendere in carico i problemi evidenziati da tantissimi cittadini e di dare risposte chiare e puntuali sulle problematiche emerse. Ci è stato detto dall’assessore Simone Chierici di partecipare all’assemblea di Coingas del 24 febbraio, ma poi non ci è stata data la possibilità di assistere. Ci preme sottolineare in particolare un punto, ovvero l’approssimazione con cui certi temi sono affrontati da chi governa questa città, ma sulla questione bollette insisteremo per chiedere chiarimenti in proposito”.

A proposito di Coingas, se il sindaco Alessandro Ghinelli e anche l’assessore Alberto Merelli venissero condannati, voi – come gruppo di opposizione – chiederete subito le dimissioni?

“Sono già stato chiaro sull’argomento: personalmente, mi auguro che gli amministratori del Comune di Arezzo non vengano condannati, perché ho grande rispetto verso le istituzioni. Certamente, non avrei nemmeno nulla da eccepire se il giudice pronunciasse una sentenza non favorevole: a quel punto, rimarrebbe in piedi il dato politico, con il sindaco Ghinelli che aveva sbandierato di portare un cambiamento epocale nelle partecipate, quando poi i soldi delle bollette pagate dagli utenti sono stati spesi per costose e inutili consulenze. I disservizi di questi giorni stanno invece a dimostrare che occorre una migliore gestione e organizzazione, per cui i soldi debbono essere spesi per queste finalità”.

Lei è stato molto critico anche nei confronti della Provincia e della situazione venutasi a creare dopo le ultime elezioni. Qual è il problema di fondo che riguarda Arezzo?

“Abbiamo sempre detto che sarebbe servito un ente molto meno “politico” del precedente. Per essere un ente di secondo livello, deve basarsi di più sulla collaborazione fra sindaci per ciò che riguarda materie chiave quali scuola e viabilità. Noi abbiamo sostenuto Alessandro Polcri per una Provincia più amministrativa e meno politica. Bisogna adesso dare operatività al consiglio e affrontare i temi di bilancio, andare nei vari Comuni e sentire i sindaci: non ha senso parlare di maggioranza e opposizione in un ente di secondo livello come questo. Chiediamo allora al presidente Polcri di incontrare i sindaci, se davvero la Provincia deve essere la “casa dei Comuni”. Mi sembra poi di notare che alcuni esponenti e amministratori della Provincia vogliano rimanere all’interno delle partecipate anche dopo che la presidenza è cambiata. Per una questione formale, ma anche di logica, avrebbero dovuto rimettere il mandato nelle mani del presidente, poi magari quest’ultimo glielo avrebbe rinnovato, ma almeno sarebbe stato opportuno fare il passaggio”.

È difficile fare opposizione in consiglio comunale ad Arezzo?

“La facciamo: sembrava che la maggioranza fosse più propensa a tenere in considerazione le nostre istanze, ma alla fine ci boccia sempre tutto. Eppure, i problemi non mancano: 18 milioni di euro di lavori non ancora completati e una città disastrata a livello di manutenzione, tanto da richiedere una sorta di “piano Marshall” della situazione. Anche per ciò che riguarda giovani, servizi e lavoro, vi sono pecche: c’è un piano formativo disegnato da noi disegnato, ma non ci seguono. È stata magari istituita una commissione speciale per il regolamento sulle sagre e le feste per questioni ugualmente importanti (non lo neghiamo), ma che non possono essere ritenute le priorità del momento”.

Redazione
© Riproduzione riservata
27/02/2023 10:20:54


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