Rubrica Lettere alla Redazione

Comitato Hospice: per favore fateci capire!

Perché le soluzioni economiche e razionali non interessano alla Asl?

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In relazione a quanto apparso sulla stampa il 16 e il 17 febbraio da parte della ASL TSE, dobbiamo fare delle considerazioni. Leggiamo:

1.    Gli interventi finanziati dal PNRR hanno il termine per la realizzazione che scade nel 2026, pena la perdita dei sostegni. Si parla dei finanziamenti per la Cittadella della Salute, escluso l’Hospice;

2.    "Noi - ha spiegato il direttore generale della Asl, Antonio D'Urso - abbiamo già proposto il progetto agli uffici regionali competenti e adesso attendiamo risposte sulle tempistiche. Si è trattato di un percorso obbligato in quanto l'intera opera sarà finanziata con fondi ottenibili accedendo al programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità (articolo 20)". Per l’Hospice si chiede il finanziamento al Ministero, il quale non è detto che lo conceda. Perché per la Cittadella della Salute deve esserci una ragionevole certezza e per l’Hospice no ?

3.    “Abbiamo già proposto il progetto alla Regione”: non è dato sapere quando e con quale atto sia stata fatta la proposta.  Il Consigliere Casucci (Lega) già da una decina di giorni ha portato in Consiglio Regionale la richiesta di poter accedere agli atti (non alle dichiarazioni di circostanza) regionali o della ASL relativi all’Hospice. Al momento, nessuna risposta.

4.    "Sia il presidente Giani che l'assessore Bezzini - ha aggiunto D'Urso - mi hanno più volte garantito l'intenzione di dare priorità all'hospice di Arezzo. Un impegno che mi sento di condividere poiché, come del resto per tutta la città, la realizzazione di questo spazio è per me molto importante".  Le garanzie – quelle vere - le si formalizzano con delibere operative !

5.    “Priorità”: l’hospice è stato sfrattato il 23 marzo del 2020 e se le priorità in questa ASL viaggiano con questa lentezza non osiamo pensare cosa accada per ciò che non è prioritario ! Per esempio, l’angiografo – che salva le vite – andò distrutto il 16/04/20; l’acquisto del nuovo angiografo fu deliberato nel maggio 2021, è stato consegnato nell’estate 2021 ma non è ancora in funzione !

6.    “Un impegno che mi sento di condividere poiché, come del resto per tutta la città, la realizzazione di questo spazio è per me molto importante". E’ così importante che, se non fosse creato il movimento di Cittadini e di alcuni Politici attraverso la petizione, probabilmente non ci sarebbero state neanche queste dichiarazioni, per altro scivolose. Ci sembra alquanto singolare che l’hospice sia diventato importante e prioritario dopo “appena” 23 mesi dal suo sfratto.

7.    “Dal canto loro gli ufficio tecnici della sud est si sono già messi all'opera individuando l’area per la nuova palazzina che ospiterà l'hospice e mettendo su carta planimetrie e prospetti.” Si sono messi al lavoro un po’ in ritardo - ci permettiamo di dire - segno che prima non ne avevano ricevuto l’incarico da chi può decidere.

Quando si parla di “progetto già presentato”, si tratta in realtà di uno studio di fattibilità, cioè della prima fase di progettazione. Quando e se arriverà il finanziamento, dovrà essere indetta una gara per il progetto definitivo, con verifica e validazione; poi deve essere redatto il progetto esecutivo, anch’esso con verifica e validazione. Poi dovrà essere bandito il bando per l’aggiudicazione dei lavori, cui seguirà la firma del contratto. Se non ci saranno ricorsi -sempre possibili – i lavori per l’hospice non inizieranno prima dell’anno successivo all’avvenuto finanziamento.

8.    “I lavori, (partendo dalla demolizione delle palazzine) inizieranno a giugno 2022 per concludersi definitivamente, con la realizzazione degli interventi finanziati dal PNRR, nel 2026.”

9.    La demolizione delle strutture pericolanti è vero che può essere  un primo passo per la riqualificazione dell’area Pionta e, forse, per il nuovo hospice, ma:

a.    La delibera 000231 di abbattimento è il primo atto formale della ASL che riguarda, almeno in parte, l’Hospice ed è del 14/02/22 e dimostra inequivocabilmente che fino ad ora, in realtà, ci hanno propinato solo chiacchiere, come del resto sospettavamo da tempo;

b.    Da aprile 2019 esiste un’ordinanza comunale di abbattimento e quindi tale passo andava fatto (prima o poi, senza fretta, per carità) in quanto è un atto dovuto e non è necessariamente propedeutico agli altri successivi lavori, per i quali, al momento, non ci sono delibere, ne’ finanziamenti certi;

c.    L’unico atto formale che esiste al momento per tutta l’area interessata è, appunto, la delibera di abbattimento;

10. Continua l’articolo “Tutto è già finanziato e deliberato, conclude il Direttore Antonio D’Urso”. Eppure era appena stato detto che per l’hospice si attendono i fondi dal Ministero e per le altre strutture si si attendono i fondi del PNRR. Inoltre, al momento, nell’Albo Pretorio (la “bacheca” ufficiale) della ASL c’è solo la delibera di demolizione di cui sopra! 

Rilanciamo una vecchia proposta. Poiché:

1.    Al momento, per avere un simulacro di hospice, stiamo pagando un affitto di 600.000 euro all’anno all’Istituto Privato di Riabilitazione Madre della Divina Provvidenza e rischiamo di continuare a pagarlo fino a tutto il 2026 per un totale di 3.600.000 euro.

2.    Tra ristrutturazione del IV piano dell’Ospedale San Donato dove poi si era insediata l’Oncologia e ristrutturazione ad Hospice della Palazzina detta CALCIT (ex Oncologia) ad Hospice abbiamo speso quasi 2.000.000 di euro;

3.    A detta di Operatori e Pazienti, nella palazzina CALCIT (dove è tornata l’Oncologia) gli spazi non sono sufficienti;

Si propone, appena la situazione covid lo permetterà, di riportare – a costo zero o quasi -  l’Hospice nella Palazzina CALCIT e l’Oncologia al IV piano dell’Ospedale; tale operazione avrebbe come ricadute virtuose:

a.   Risparmio di 600.000 euro all’anno;

b.   Riavere in tempi rapidi un vero Hospice;

c.    Non aver gettato via i quasi 2.000.000   di cui al precedente punto 2;

d.   Costruire – se occorre – una nuova palazzina per l’Oncologia, con spazi moderni ed adeguati, invece di un nuovo Hospice.

Non abbiamo capito perché questa soluzione, più rapida, più economica e più razionale, non interessi ne’ alla ASL, ne’ ad alcuni politici…sembra quasi che il vero obiettivo sia spendere. Vi prego, aiutateci a capire.

Pierdomenico Maurizi

Redazione
© Riproduzione riservata
21/02/2022 12:17:12


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