Rubrica Lettere alla Redazione
Cacciatore spara al mio gatto Leo

La caccia oggi è fuori dal tempo, speriamo che tanti cacciatori depongano le armi
Ovvero la tristissima storia di Leo, splendido gatto. Questa mattina mi trovavo dalla veterinaria Dott.ssa Beatrice Borrani e con me erano in attesa altri tre clienti con i rispettivi gatti dentro ai trasportini. Mentre aspettavamo ci siamo messi a parlare un po' delle rispettive situazioni e una signora con il suo gatto nel trasportino, che abita a Lippiano nel Comune di Santa Maria Tiberina le periferie collinari della nostra città, inizia a condividere la triste storia di questa sua piccola creatura, un bellissimo gatto maschio sterilizzato tipo Garfield di nome LEO, dicendo subito:
UN CACCIATORE HA SPARATO AL MIO LEO ! La signora ci racconta che ha una casa con attorno un terreno giardino e i suoi gatti stanno fuori a divertirsi, sonnecchiare e godere della natura circostante. Il piccolo LEO, molto curioso, qualche volta spazia anche oltre ma non tanto e in ogni caso torna sempre nei pomeriggi, a pranzo e a cena e la notte sta in casa a dormire. Nella mattinata di Giovedi 16 Ottobre, come sempre, ha mangiato e poi non lo ha più visto, non è rientrato come ha sempre fatto… l’ha chiamato ma… niente. Il mattino seguente ha continuato a cercarlo chiamandolo e sentendo anche i vicini si casa se tante volte lo avessero visto…ma niente, nessuno lo aveva visto ! Le ricerche sono continuate assiduamente fino alla Domenica successiva 19 Ottobre ma…niente ! A questo punto le speranze di ritrovarlo si sono affievolite e ci si domandava, forse sarà stato aggredito da qualche animale, forse sarà stato investito da qualche auto…
RIMANEVA SOLO L’IMMENSO DOLORE PER LA SUA SCOMPARSA.
La Domenica ancora successiva, 23 Ottobre, ormai erano 11 giorni dalla sua scomparsa, al mattino apre la porta di casa per uscire quando e si trova davanti il suo gatto in condizioni pietose: ridotto a pelle ed ossa, sporco di fango, con dei grumi di sangue dappertutto, sfinito, impaurito che ha alzato il musino e la guardava… forse non la riconosceva… .si fa prendere in braccio, forse la sua voce gli era familiare, l’ha sollevato delicatamente, abbracciato piangendo e portato in casa dove lo ha ripulito delicatamente dal fango e dal sangue delle ferite nel musino e nel corpo, ha provato a dargli un pò di acqua e cibo… ma era troppo debole per alimentarsi. Poi ha chiamato la veterinaria, dottoressa Borrani, che le ha detto di portarlo subito da lei. Durante la visita la dottoressa ha capito subito di cosa si trattava: aveva il musino pieno di buchi, un occhio gravemente ferito e una gambina storta… La radiografia ha confermato che al piccoletto era stata sparata una FUCILATA in volto e tanti pallini di piombo erano penetrati nella testa e nel corpo e per questo motivo LEO SAREBBE RIMASTO CIECO !
Sentire queste parole è stato un colpo al cuore, mi sono aggrappata alle competenze della veterinaria nella certezza che l’amore che ho per lui avrebbero fatto il miracolo di fargli rivedere ancora la Natura tanto amata da lui. Questa mattina, 30 Ottobre, la veterinaria mi ha confermato che da un occhio non vedrà mai più mentre dall’altro c’è una flebile speranza, una volta guarito l’edema cerebrale, potrebbe riacquistare un po' di vista. Adesso, dopo diverse cure, si sta riprendendo e poco alla volta rafforzando…
Dalle radiografie emerge che il piccoletto è stato colpito mirando di proposito alla testa, un colpo solo assolutamente non accidentale, dalle lastre infatti emerge che il cranio è pieno di piombo… In questa situazione noi familiari ci mettiamo tutto l’amore possibile che il nostro LEO merita ma non sappiamo adesso quali conseguenze potrà portare tutto questo piombo dentro in testa. Durante questi terribili giorni, facendo ricerche e sentendo anche altri cacciatori ci hanno detto che, quando apre la caccia, questi fatti non sono nuovi e che alcuni i cacciatori sparano a qualunque cosa si muova, animali domestici compresi, sembra quasi si divertano a fare tiro a segno ! Abbiamo fatto denuncia ai Carabinieri Forestali ma comprendiamo che sarà impossibile risalire a chi ha sparato e questo articolo lo abbiamo scritto e inviato anche ai giornali La Nazione, il Corriere dell’Umbria, Saturno Notizie, TTV ed altri. La nostra speranza è che da questi tristissimi fatti possa nascere la consapevolezza che la caccia oggi è fuori dal tempo e speriamo che tanti cacciatori depongano le armi a favore di una pacifica convivenza con la Natura e le sue Creature.
Silvano Martinelli

 
			 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				
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