Opinionisti Francesco Del Teglia
Il Covid ci rende Intolleranti
C’è sempre meno pazienza in tutti noi e ogni minimo ostacolo scatena rabbia
Questo maledetto Covid col quale stiamo facendo i conti da oltre un anno, non sta producendo purtroppo solo una lunga scia di morti, guasti economici, ansie e paure generalizzate. Ci sta rendendo anche tutti più intolleranti. Me ne sto rendendo conto ogni giorno, anche nelle attività più semplici. C’è sempre meno pazienza in tutti noi e ogni minimo ostacolo scatena rabbia, che è una rabbia indirizzata verso un nemico invisibile ma prende di mira nostri simili quotidianamente. Questo virus sta prosperando in piena era telematica e allora sono soprattutto i social a trasformarsi in autentici sfogatoi di frustrazioni e odio generalizzati. In questi ultimi giorni soprattutto tre fatti infimi mi hanno colpito. In primis gli insulti a pesante sfondo razziale scatenati contro la senatrice Liliana Segre, nel giorno della sua vaccinazione contro il virus. Un crescendo di idiozia e infamie sparse a piene mani e messe in rete con una cattiveria spaventosa e indegna per esseri che si dicono “umani”. Siccome gli odiatori da tastiera non sono solo quelli illetterati o che posseggono una minima istruzione di base, il morbo colpisce anche i professori universitari. Il docente all’Università di Siena che ha etichettato Giorgia Meloni con epiteti rozzi e volgari è entrato a pieno titolo nella triste squadra di questi odiatori da tastiera. E questo è un fatto grave, perché dimostra come chiunque, dal più reietto al più colto, scolleghi il cervello e si possa trasformare in mostro insultante davanti a un pc o a un telefonino. In ultimo i deliranti messaggi via social che hanno preso di mira, e non è la prima volta, la redazione di un quotidiano, il Tirreno di Livorno, per il quale si invocano “attentati e bombe da far scoppiare nei locali che ospitano giornalisti e tipografi”. Si sta oltrepassando il livello di guardia della convivenza civile e tanta gente si sta davvero facendo prendere la mano dai propri bassi istinti di sopraffazione. Con l’auspicio che chi di dovere, i mezzi non mancano, faccia piena luce su questi fatti e punisca duramente chi si rende protagonista di simili bestialità – con tante scuse agli animali che restano categoria enormemente più buona e rispettosa di noi umani – direi che è arrivato il momento di fermarci tutti un attimo a riflettere sulla misera condizione in cui ci stiamo trascinando. Perché il Covid pesa, ma non deve diventare alibi di comportamenti e atti che nulla hanno di civile ma puzzano solo di intolleranza generalizzata e di odio.
Francesco Del Teglia
Giornalista pubblicista di lungo corso, è inviato fisso per Sansepolcro e la Valtiberina Toscana del quotidiano Corriere di Arezzo fin dalla sua nascita, nel 1985, ma vanta esperienze anche a livello televisivo e collaborazioni con periodici vari. Politica e sport i campi di particolare competenza professionale. È stato anche addetto stampa di vari enti.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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