Opinionisti Francesco Del Teglia
I misteri della politica
Stiamo vivendo momenti difficili
Momento estremamente delicato per l’Italia, inutile girarci intorno. In piena pandemia, con un Paese ridotto sulle ginocchia, abbiamo adesso anche l’immancabile crisi di governo che getta ulteriore benzina sul fuoco. Non voglio qui giudicare e disquisire sui motivi di questa crisi. Anche perché noi cittadini siamo attoniti e basiti rispetto a quel che succede nei palazzi che contano, attoniti come quando ormai da mesi ingurgitiamo le conferenze stampa del premier, i Dpcm a raffica, la gestione della situazione senza un filo logico, il vedere la progressiva sofferenza di intere categorie di lavoratori. Noi italiani siamo un unicum in tal senso, propensi alla critica via social, al ruggito di disapprovazione che si fa spesso belato. Non abbiamo nel dna, tranne che per rarissime eccezioni nella nostra storia, la protesta dura e di massa, quella che altri popoli mettono in campo quando le cose vanno a rotoli, quando non si comprende quello che succede, quando il bicchiere dell’insoddisfazione è pieno fino all’orlo. Come fanno invece altre etnie, i francesi ad esempio, che quando c’è da andare in piazza ad alzare la voce non si fanno pregare. Detto ciò, alcune riflessioni spostate sul piano locale. Anche perché al Borgo tra pochi mesi, primavera o fine estate che sia, si voterà. Il primo mistero della politica è una questione di tempi. Tre giorni fa il Pd e Italia Viva annunciano urbi et orbi, assieme ad Articolo Uno, di stringere l’alleanza in vista delle prossime Amministrative. Tutto lecito e anche encomiabile, per carità. Il giorno dopo però arriva lo strappo duro e pericoloso fra lo stesso Pd e la stessa Italia Viva a livello nazionale. Tutto questo fa capire come la politica non segua mai un filo logico e condiviso dal centro alle periferie, ognuno va per i c…. suoi insomma. Se non altro comunque il centrosinistra al Borgo la sua mossa l’ha fatta. Adesso tocca al centrodestra. Che pochi mesi fa, alle Regionali, ha fatto il pieno di consensi ma che ancora a livello locale non è andato al di là di qualche pallida dichiarazione di intenti. Di sicuro le elezioni regionali, come quelle nazionali, non sono elezioni Amministrative. Per cui i responsabili delle varie forze di quella coalizione dovranno presto annunciare alleanze, stilare programmi e soprattutto trovare candidati adatti al loro progetto di governo cittadino. Tutte cose che presumo saranno fatte a breve. Infine Mauro Cornioli. L’attuale sindaco non ha ancora svelato cosa farà da grande. Me lo ha detto anche nell’intervista che gli feci giorni fa sul Corriere. Tutto lecito anche qui. L’impressione è che ne abbia ancora voglia ma che gli sia difficile trovare la quadra. Al proposito, un secondo mistero della politica balza agli occhi. Ho letto in questi giorni interviste ed interventi di persone che hanno condiviso il percorso fatto con lui sin qui, assessori o consiglieri che siano. Tutti pronti a sostenere “abbiamo fatto le cose per bene”. Tutti o quasi però altrettanto dubbiosi, per non dire contrari, ad una eventuale riproposizione del progetto che faccia capo allo stesso Cornioli. Domanda ingenua: ma se avete fatto così bene come dite, perché prendere le distanze o addirittura gettare a mare colui che, piaccia o no, è stato la vostra guida in questi cinque anni nel suo incarico di sindaco? Misteri della politica appunto.
Francesco Del Teglia
Giornalista pubblicista di lungo corso, è inviato fisso per Sansepolcro e la Valtiberina Toscana del quotidiano Corriere di Arezzo fin dalla sua nascita, nel 1985, ma vanta esperienze anche a livello televisivo e collaborazioni con periodici vari. Politica e sport i campi di particolare competenza professionale. È stato anche addetto stampa di vari enti.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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