Opinionisti Paolo Tagliaferri

Buon compleanno Mr. Eastwood!

Negli anni ’80 Eastwood recita in molti film e ne dirige altrettanti

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Avrei preferito fargli una telefonata, così come si fa con i vecchi amici quando è il giorno del loro compleanno, in particolar modo quest’anno che, il 31 maggio, raggiunge la considerevole ed invidiabile età di 90 anni. Magari a tarda sera, quando il sole è tramontato e si diventa tutti magicamente più riflessivi e accondiscendenti. Il problema è che il mio inglese zoppica vistosamente e credo sia praticamente impossibile reperire il suo numero di telefono. Ma poi, cosa avrei potuto dire a Mr. Eastwood? Personaggi come lui non credo amino molto che estranei invadenti si intromettano nella loro sfera privata. Hanno la loro arte ed è con quella che dialogano con il loro pubblico. Ricordo che lessi una volta di un nostro connazionale amante sfegatato di un altro monumento, tal Bob Dylan che, fra mille peripezie, riuscì a scovare la casa del cantautore poco distante dalla spiaggia di Malibù, a nord di Los Angeles. Suonò alla porta e Bob andò ad aprire. Il tizio si ritrovò il proprio idolo proprio di fronte a sé, spettinato e stralunato e, dall’emozione, riuscì solamente a dire che era un suo fan e che veniva dall’Italia apposta per incontrarlo. Dylan, lo guardò distratto e lo invitò gentilmente a tornarsene a casa. E richiuse la porta. Probabilmente, la mia ipotetica telefonata con Clinton Eastwood Junior, sarebbe andata esattamente nello stesso modo.

C’è chi ha amato il primo Eastwood, quello dei cosiddetti “spaghetti western”, dove il registra Sergio Leone contribuì a lanciarlo e a renderlo famoso sia dalle nostre partI che aldilà dell’oceano. Restano famose le parole del grande registra romano che alla domanda di chi gli chiedeva cosa gli piacesse di Eastwood, rispondeva semplicemente “perché è un attore che ha solo due espressioni, una con il cappello e una senza cappello”. In effetti la recitazione di Eastwood risultava abbastanza monocorde ma, almeno in Italia, ebbe la fortuna di essere doppiato da una bravo attore italiano, Enrico Maria Salerno, che ne conferì maggiore espressività nei dialoghi. Quando gli fu offerto il secondo film, “Per qualche dollaro in più”, Eastwood rispose al registra che avrebbe letto il copione, che sarebbe certamente andato a fare il film, ma lo imploró di non rimettergli in bocca quel dannato sigaro! Ma Sergio Leone gli rispose che non poteva tagliare fuori il sigaro “È il protagonista!”.

La fama negli Stati Uniti arrivò per Clint Eastwood qualche anno più tardi, prima con il film di guerra “Dove osano le aquile”, co-protagonista insieme a Richard Burton, poi nei primi anni ’70 con la saga dedicata al rude e spietato ispettore Callaghan e alla sua famigerata pistola 44 magnum. Fu proprio il film di successo con Richard Burton che consentì a Eastwood una certa solidità finanziaria, permettendogli di acquistare un ranch alla periferia della cittadina Carmel by the Sea, a sud di San Francisco, di cui molti anni dopo sarebbe diventato anche sindaco. Eastwood abita ancora lí dove ossiede un albergo chiamato “Mission Ranch” in cui viene servita la birra Pale Rider Ale e il ricavato viene devoluto in beneficenza. Dei primi anni ’70 é anche l’avvio della propria compagnia di produzione cinematografica, la Malpaso Productions, passo ritenuto necessario da Eastwood per poter mantenere il controllo su tutte le fasi di realizzazione dei film e per evitare gli sprechi di denaro delle major. Dai primi anni settanta fino ad oggi, la sua casa di produzione si è occupata con successo della realizzazione dei film di Eastwood e di un piccolo, selezionato numero di film di altri autori.

Negli anni ’80 Eastwood recita in molti film e ne dirige altrettanti, proseguendo nel contempo a mettere al mondo figli. La sua vita privata è stata molto attiva e, salvo nuovi colpi di scena, dovrebbe essere arrivato al

considerevole numero di otto figli in un arco di oltre quarant’anni, dal 1954 al 1996. L’ultimo matrimonio, durato 17 anni, si è concluso nel dicembre del 2014 con il divorzio dalla giornalista Dina Ruiz, da cui ha avuto la sua ultima figlia Morgan Colette. Gli altri figli, per un totale di ulteriori cinque femmine e due maschi, li ha avuti con cinque donne differenti; con la sua prima moglie Maggie Johnson, sposata nel 1953 da cui ha avuto Kyle nel 1968 (musicista) ed Alison (attrice) nel 1972, con la ballerina Roxanne Tunis con cui ebbe una relazione extraconiugale e la nascita di Kimber nel 1964 e con l’attrice Frances Fisher da cui nasque nel 1993 Francesca. Durante la lunga relazione con l’attrice Sondra Lorke, con cui non ebbe figli, vennero comunque al mondo nel 1986 Scott (attore) e nel 1988 Kathryn, avuti con l’assistente di volo Jacelyn Reeeve. Alla presentazione del suo penultimo film “The Mule”, nel dicembre del 2018 a Hollywood, risale l’apparizione e le prime foto ufficiali con la figlia segreta, Laurie Murray nata nel 1954. Cresciuta con genitori adottivi nella città di Seattle, Laurie solo dopo trent’anni di ricerche è riuscita a scoprire che il suo vero padre è niente di meno che Clint Eastwood.

I grandi film di Clint Eastwood come regista, arrivano in più tarda età, a partire dal pluripremiato “Gli spietati” del 1992, vincitore dell’oscar come miglior film, regia, montaggio e attore non protagonista, andato al coetaneo Gene Hackman (californiano come lui, che ha compiuto 90 anni lo scorso 30 gennaio). Seguiranno, l’anno seguente, il film “Un mondo perfetto”, ottimo successo al botteghino e in cui è protagonista l’attore Kevin Costner in quella che molti considerano la sua migliore interpretazione in assoluto. Gli anni 2000 ci regalano due capolavori assoluti, uno dietro alla macchina da presa e l’altro che vede Eastwood impegnato anche come attore protagonista. E’ del 2003 il film “Mystic River” che consacra definitivamente Eastwood come uno dei grandi registi americani, ottenendo 6 nomination agli Oscar e 5 ai Golden Globe. Recitazioni straordinarie e perfette di attori fra loro molto diversi e che regaleranno l’Oscar a Sean Pean come attore protagonista e a Tim Robbins come attore non protagonista. L’anno seguente arrivò il suo film probabilmente più completo, il film della definitiva maturità artistica. Eastwood dirige “Million Dollar Baby”, storia tragica di sport e in cui il registra affronta il tema delicatissimo dell’eutanasia. Un’indimenticabile Hilary Swank, vince il suo secondo Oscar come attrice protagonista, così come Morgan Freeman viene dichiarato il miglior attore non protagonista. Ma il film viene giudicato anche il migliore dell’anno, così come la regia di Eastwood.

Ma l’attività del grande regista non si è più fermata, fra film minori, ma con ottima accoglienza del pubblico e altri veri e propri capolavori. A partire dal 2014 Eastwood ha iniziato a girare film biografici in cui racconta le storie dei suoi eroi americani realmente vissuti, il cecchino più letale della storia dell’esercito americano Chris Kyle in “American sniper”, il comandante Chesley Sullenberger che riesce ad effettuare uno spettacolare ammaraggio sul fiume Hudson mettendo in salvo tutti i 150 passeggeri e i 5 membri dell’equipaggio, magistralmente raccontato nel film “Sully” del 2016, fino al recentissimo “Richard Jewell” (mia recensione su SaturnoNotizie) inserito tra i primi dieci migliori film del 2019 dal National Board of Review e l’attore Paul Walter Hauser, che interpreta magistralmente Richard Jewell, giudicato la rivelazione dell’anno.

Vi sono così tante frasi di Eastwood, nei suoi film o durante le mille interviste, che è impossibile sceglierne alcune adatte a riassumere questo straordinario artista. Ne ho scovate due:

 

“Sono interessato al fatto che quanto meno sicuro si sente un uomo,

tanto più probabile è che abbia pregiudizi estremi.”

(Intervista)

 

“La famiglia è la cosa più importante, non fate come me. Ho anteposto il lavoro alla famiglia.

Pensavo fosse più importante essere qualcuno da un'altra parte invece del fallimento vero a casa mia.”

(Dal film The Mule)

 

Di seguito il mio personalissimo elenco delle sue migliori regie:

1. Million Dollar Baby (2004)

2. Un mondo perfetto (1993)

3. Mystic River (2003)

4. Changeling (2008)

5. Gli spietati (1992)

6. Hereafter (2010)

7. Richard Jewell (2019)

8. Sully (2016)

9. Gran Torino (2008)

10. I ponti di Madison County (1995)

11. American Sniper (2014)

12. Honkytonk Man (1982)

 

Buon compleanno Mr. Eastwood !

Redazione
© Riproduzione riservata
31/05/2020 14:12:28

Paolo Tagliaferri

Libero professionista – già dipendente del Centro ricerca e sviluppo della Pirelli Spa con esperienza presso il complesso metallurgico BMZ nella ex Unione Sovietica, da oltre venticinque anni consulente direzionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, normativa ambientale e antincendio. Docente formatore in corsi professionali. Auditor di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro per l’ente internazionale DNV. Scrittore autodidatta e per diletto.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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