Dopo il Coronavirus: rischio alto di aumento della criminalità
La malavita è sempre in agguato in situazioni di particolare criticità
Secondo gli esperti, dovremmo essere arrivati al picco dell’emergenza coronavirus e forse fra qualche settimana potranno essere ridotte le ristrettezze a cui sono stati costretti gli italiani per frenare l’epidemia. E’ normale quindi che si pensi al dopo, a quali danni il Covid-19 può avere causato nella nostra economia e a come sostenere cittadini e imprese nei prossimi mesi. Come ho già avuto modo di dire in altri miei articoli, saranno molto lunghi i tempi di recupero per la nostra economia: diverse imprese saranno costrette a chiudere i battenti e difficilmente tutto tornerà come prima. Ma oltre alla crisi sanitaria ed economica, bisogna prestare la massima attenzione anche sull’economia criminale e sulla delinquenza comune, che in momenti come questi trova il modo di “nutrirsi”. La criminalità è sempre in agguato in situazioni di particolare criticità, per cui sarà necessaria la massima attenzione affinchè non vi siano infiltrazioni della malavita organizzata all’interno delle aziende in difficoltà, o che possano fare un grande business con i tanti miliardi che la politica sarà “costretta” a immettere nel mercato per cercare di far “galleggiare” la nostra economia. Sappiamo benissimo che certe organizzazioni sono molto abili a infilarsi nelle pieghe di quel disagio, adattandosi subito alle “nuove” esigenze di mercato, quindi bisognerà stare attenti a fare in modo che queste organizzazioni criminali non fomentino disordini e manifestazioni di piazza e non sfruttino maggiormente il lavoro nero. In un Paese come l’Italia, con circa quattro milioni di lavoratori in nero che generano oltre 200 miliardi di euro del Pil, è un vero “boccone ghiotto” per la malavita, che farà di tutto per aumentarlo, creando ancora più problematiche all’economia sana. Innanzitutto, sarà fondamentale che il Governo sia l'unico riferimento di tutti i sistemi di aiuto alle imprese, insieme al sistema bancario e attraverso un'unica cabina di regia affidata al ministero dell'Economia. Ma sarà fondamentale anche mantenere la massima attenzione sulle nuove aziende che nasceranno: molte di queste, saranno “costruite ad arte” solo per beneficiare di contributi e per “sporcare il mercato”. Massima attenzione dagli organi di controllo anche su un possibile aumento dell’usura, a cui cittadini e imprese potrebbero ricorrere quando terminerà l'emergenza sanitaria, in particolare su artigianato, attività turistiche e commercio, settori fra i più colpiti. Tante sarebbero - a mio parere - le cose da dire e le problematiche del dopo coronavirus: per questo, è importante che lo Stato sia sempre “presente”, perché - in una emergenza di questa portata - se l’Italia diventa “terra di nessuno”, per imprenditori e aziende sarà la fine e per tante famiglie, con molte di esse già costrette a tirare la cinghia, verranno tempi bui, creando un danno irreparabile.
Domenico Gambacci
Punti di Vista
Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it
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