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Agorà, incomprensibili parole delle lavoratrici dimissionarie di Podere Modello

“Non sono state seguite da noi, dimettendosi hanno rinunciato ai loro stessi diritti”

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“Nessun brindisi, nessuna festa, anzi lo consideriamo un termine ingiusto e offensivo che non rappresenta affatto la realtà di quanto accaduto”. E’ la funzionaria della FP Cgil di Arezzo che segue il comparto delle cooperative Alessandra Ricciarini che risponde alla lettera delle lavoratrici di Agorà che si sono dimesse da Podere Modello e che hanno scritto attaccando direttamente in sindacato. “La questione stipendi è urgente ormai da lungo tempo, tant’è che si sono susseguite interrogazioni presso varie istituzioni, tante assemblee sindacali del personale, incontri con il prefetto. Mettere in dubbio l’operato del sindacato ci lascia molto perplessi. L’incontro in Regione presso l’unità di crisi, a cui loro stesse si riferiscono è stato un atto necessario della Funzione Pubblica della Cgil per cui non comprendiamo tale disaccordo.” “Tenendo conto che nessuno di noi è tranquillo fino al momento in cui le parole non divengono fatti, nessuno sottovaluta le prospettive future dell’azienda per un’ipotetica evoluzione gestionale, come già espresso ai lavoratori nell’assemblea di venerdì sera in Cgil. Su questo aspetto, già in Regione abbiamo chiesto un incontro all’azienda. Ci sorprende che proprio dopo l’incontro in Regione e dopo l’assemblea dove sono stati affrontati tutti questi aspetti si cerchi con lettere dai contenuti assai singolari, di gettare discredito sul nostro lavoro senza senso. L’azienda adesso rispetti gli impegni presi e paghi secondo i tempi stabiliti.” “Questi lavoratori dimissionari non sono stati consigliati da noi, purtroppo hanno seguito una procedura anomala, inusuale, che lede i loro stessi diritti. Sono le stesse persone che nei mesi scorsi hanno scritto una lettera e raccolto firme a tutela della cooperativa, in prefettura erano al lavoro al fianco dell’azienda, hanno firmato con la Cisl un accordo non condivisibile e ritenuto non accoglibile dal giudice.” “Infine siamo esterrefatti che la politica tutta abbia scoperto ora il caso Agora’, abbiamo fatto il giro delle istituzioni, tutti i comuni coinvolti come Pratovecchio Stia, Castiglion Fiorentino e il Comune di Arezzo, oltre che la Asl ormai più di un anno fa, sappiate tutti che nel mezzo ci sono persone deboli che sono gli ospiti delle strutture e poi i lavoratori nelle condizioni che conosciamo.”

Redazione
© Riproduzione riservata
16/04/2018 19:36:47


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