Un verdetto scontato: altri cinque anni con Bacchetta
C'è da chiedersi se Luciano Bacchetta si sarebbe mai aspettato di trovare nei suoi avversari i suoi migliori alleati! Non si può di certo escludere che avrebbe vinto lo stesso ma con questo immenso vuoto di alternative valide la sua riconferma è stata sicuramente facilitata. Una vittoria forse già annunciata quando Luciano Bacchetta, riconfermata la sua candidatura, si trovò la sala consiliare riempita da fedelissimi adoranti tra i quali in prima fila primeggiava Silvio Pasqui Direttore Sanitario del locale ospedale, i due appartengono al Partito Socialista. La sera prima, ad uno dei seggi di La Tina, il rappresentante di una lista "nemica", mi raccontava che per tenersi il posto quelli erano disposti a tutto. Mica storie dopo 5 anni di dolce far niente con stipendi del tutto onorevoli mettersi a cercare lavoro. E senza il minimo scrupolo, mi raccontava, sono stati allontanati da uno dei seggi perché sorpresi mentre stavano continuando a fare campagna elettorale, anzi, sembra che lo stesso Bacchetta abbia avuto lo stesso destino. Difficile rinunciare alla poltrona. Solo invidia o le rimostranze che si arrampicano sugli specchi e che mascherano che non ci si può battere sui contenuti? Chissà! Per un giornalista è necessario sapere non solo il peccato ma anche il peccatore è difficile da comprendere? "Con questi il lavoro se lo continuano a beccare solo gli stessi, possibile che la gente non lo capisca!" mi urla addosso un altro. Fatto sta che Luciano Bacchetta è stato riconfermato alla prima tornata e con un risultato che supera quello dell'altra vittoria elettorale e su questo non ci piove! "Qualcosa avrà pur fatto", replica qualcun altro che però viene subito zittito dal solito eversore da bar che gli fa notare che quando si sono fatti le ville invece che investire sulla città Bacchetta comunque c'era. Le ville? Signori queste sono parolone faccio notare. E le prove? Quelle sono superflue.Siamo veramente alle solite. Tutti sanno, tutti si lamentano, i politici vengono riconfermati ed è sempre la solita musica. Ma gli 11mila e passa voti da dove piovono? Dal cielo? Chi lo ha votato Luciano Bacchetta e perché? Siamo seri, basta con le ciance da bar e coloro che invece credono veramente che sia arrivato il momento di un cambiamento che si dimostrino all'altezza di questo e che colpiscano duro. Se sono stati commessi degli illeciti che lo dimostrino e che siano pronti a denunciarli con prove concrete che ogni onesto giornalista sarà pronto a pubblicare. Di chiacchiere se ne sono sentite tante, quando meglio dette, quando era meglio che se ne stava zitto, però erano solo chiacchiere e senza un minimo di concretezza sui programmi e sui contenuti solo vuote critiche a chi ha governato. Ed è per questo motivo che tutto questo non ha fatto che far risaltare quello che l'amministrazione Bacchetta ha fatto per la nostra città negli ultimi cinque anni, almeno lui e i suoi qualcosa e magari anche più di qualcosa lo hanno fatto veramente. Per il futuro monitoreremo attentamente. Per adesso le chiacchiere stanno a zero, vuote, risibili, danno voce soltanto a chi parla tanto per parlare o a chi non avendo argomenti validi si presta al gioco del potere accrescendone soltanto l'attendibilità. Per ultimo mi rivolgerei a chi magari si trovi a vivere momenti di disagio esistenziale. Che magari faccia un serio esame di coscienza e si confronti con la confusione che alberga dentro di lui, ci sono luoghi appositi dove fare un buon lavoro su se stessi è possibile e ci sono dei professionisti appositi delegati a questo. Non si possono affrontare le proprie frustrazioni personali ed è pericoloso confondere il proprio desiderio di riscatto con l'amore nei confronti della propria città. La politica è una cosa seria e richiede un grande senso di responsabilità. Non solo di responsabilità ma anche di preparazione: non ci si può presentare ai cittadini che si aspettano di essere guidati da un sindaco affidabile con approssimazione e ignoranza. Questo non fa bene a nessuno, nemmeno a colui che si espone ridicolizzando se stesso apertamente. Che si aspetta la benevolenza della folla, di rimanere simpatica e di apparire come uno fra tanti? Non siamo mica alla festa de noantri a Trastevere! E' necessario quindi rimettersi sui banchi di scuola, cospargersi il capo di cenere e non pensare che gli altri non abbiano capito il messaggio. E No! Gli altri, noi tutti, non abbiamo capito il messaggio perché il messaggio non era chiaro, anzi, ancora peggio, era incomprensibile e forse non c'era nulla da capire. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente intenzionale!
Buttarini Massimo
Originario e residente a Città di Castello, si è laureato in Psicologia a indirizzo applicativo presso l’Università “La Sapienza” di Roma e svolge la professione di psicologo dal 1992. È esperto di psicologia investigativa e investigazioni difensive, consulente per studi legali, psicologo clinico e forense specializzato in psicoterapia. Ha una predilezione per il giornalismo d’indagine, finalizzato alla ricerca della verità, che lo ha portato a seguire alcuni fra i principali casi di cronaca del nostro Paese.
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