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Altrocioccolato scalda Città di Castello e l'Umbria. Oltre 35 mila presenze in tre giorni

"Sono stati tre giorni in cui il gusto del cioccolato è diventato occasione di riflessione"

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Si è chiusa la 20a edizione di Altrocioccolato (in scena nel centro storico di Città di Castello dal 24 al 26 ottobre). Una manifestazione che conferma, con la sua crescita costante, che si può fare un festival senza dimenticare, anzi mettendo al centro la critica alle ingiustizie del mondo e, soprattutto, proponendo un modello di filiera rispettoso del lavoro di tutti, che genera valore e relazioni invece che sfruttamento e tensioni.

Anche quest’anno il commercio EquoSolidale ha fatto il pieno di presenze (oltre 35 mila), coniugando iniziative di riflessione e approfondimento.

Come dichiarano i coordinatori Roberto Colombo, Alessandra Benni, Matteo Chierici: “Per noi è fondamentale trasmettere il sistema di valori in cui crediamo, accoglienza, solidarietà, lotta alle ingiustizie sociali e denuncia delle violazioni dei diritti umani, attraverso la costruzione di un festival che coinvolge dai più piccoli ai più grandi, dalle scuole alle famiglie, dalle imprese locali ai produttori del Sud, in modo di far dialogare in maniera costruttiva le istanze di tutti.

Il tema di questa edizione, Make Chocolate Not War, racchiude in sé lo spirito che anima l’intera manifestazione: gustare, celebrare, dialogare, ma anche denunciare ingiustizie e promuovere relazioni più eque”.

Venendo ai numeri. Il festival ha potuto contare su circa 75 volontari e 85 artisti (musicisti, performer, artisti di strada) che, insieme ai tanti espositori (70), hanno animato le vie e le piazze del centro storico tifernate.

Nel programma spiccano, oltre agli immancabili cioccolatieri, l’installazione nell’atrio del Comune di Città di Castello dedicata agli oltre 20mila bambini morti a Gaza, realizzata dall’associazione Valtiberina for Palestine. Laboratori didattici per i più piccoli, che hanno coinvolto oltre mille studenti. Le due piazze del centro tifernate animate da musica, spettacoli, artisti di strada.

Gli incontri, i dibattiti, le presentazioni di libri e le proiezioni che hanno affrontato temi come le filiere del cacao, la sostenibilità ambientale, e il commercio equo come strumento di pace. 

Molto partecipata l'area dedicata alle famiglie: giochi di strada realizzati con materiali di riuso, momenti condivisi da famiglie ma anche ragazzi senza nessuna barriera dovuta all’età perché “il gioco” come diceva Lao Tse “è la medicina più grande”.

Quello che ogni anno si propongono gli organizzatori è creare, attraverso commercio, approfondimento, animazione e arte, una città che diventi luogo di dialogo, inclusione e festa collettiva.

La manifestazione ha radici solide: nata nei primissimi anni 2000 è arrivata al traguardo dei vent’anni e dal 2013 fa parte a pieno titolo degli eventi dell’ottobre tifernate. 

Rappresenta oggi un punto di riferimento per l’Umbria e il mondo del commercio equo in Italia. 

Con un’affluenza importante (un fiume di persone ha gioiosamente invaso la città, dai giardini del Cassero a Largo Gildoni, passando per piazza Fanti) di diverse migliaia di partecipanti, Altrocioccolato conferma la propria capacità di mobilitare e coinvolgere, unendo impegno sociale, convivialità e qualità. 

Grazie al coordinamento di Umbria EquoSolidale e alla collaborazione delle botteghe umbre del commercio equo, insieme al supporto fondamentale del Comune di Città di Castello e della Regione Umbria, il festival propone un modello di evento che non è solo consumo, ma vera esperienza di comunità e partecipazione. 

In conclusione, sono stati tre giorni in cui il gusto del cioccolato è diventato occasione di riflessione, incontro e festa. In cui la città si è trasformata in un grande laboratorio di valori, perché — come recita lo slogan — fare economia in maniera giusta può salvare tutti. 

 

Altrocioccolato è una manifestazione organizzata dall'Associazione Umbria Equosolidale coinvolgendo le Organizzazioni del Commercio Equo e Solidale umbre (La Boteguita di Città di Castello, Piano Terra di Orvieto, Monimbò di Perugia e Terni e Ponte Solidale di Ponte San Giovanni), con il supporto di Comune di Città di Castello e, finalmente da questa edizione, con il supporto della Regione Umbria. 

Redazione
© Riproduzione riservata
28/10/2025 12:02:37


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