120 anni per la Banca di Anghiari e Stia

La “mission” è diventare un sempre più efficace strumento di sviluppo dell’economia locale
Crescere costantemente, evolversi offrendo sempre più servizi ma mantenere salda l’identità territoriale. Verrebbe da dire: buon compleanno Banca di Anghiari e Stia. Per l’istituto di credito, la cui sede direzionale è in via Mazzini ad Anghiari, il 2025 coincide con un’annualità del tutto particolare perché sono i 120 anni dalla sua costituzione come Cassa Rurale, avvenuta nel lontano 1905. Tante sono e saranno le iniziative per celebrare, insieme ai soci, questo importante appuntamento tra cui il progetto editoriale che consiste nella realizzazione di cinque pubblicazioni di pregio, particolarmente curate sotto il profilo editoriale, fotografico e redazionale, per mettere in evidenza le caratteristiche distintive e peculiari delle aziende che, nel corso degli anni, hanno condiviso con la Banca un percorso di crescita e sviluppo, che le ha portate, in molti casi, a superare di gran lunga i confini locali. Prima di affrontare la storia della Banca di Anghiari e Stia, perché questo è il nostro obiettivo in questa specifica uscita, vogliamo mettere in evidenza una data superata da un mese circa: è quella del 13 agosto, tra l’altro un mercoledì che per Anghiari è solitamente un giorno di festa, data in cui ricorrono proprio i 120 anni dalla sua costituzione; insomma, da quando c’è stato il cosiddetto “nero su bianco”.
La Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo è di fatto una società cooperativa a mutualità prevalente, che si pone come obiettivo lo sviluppo economico e sociale della comunità locale, ispirando la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona. Pur operando autonomamente, è inserita nel sistema del Credito Cooperativo, presente su tutto il territorio nazionale con 222 banche, oltre 4.000 sportelli, e circa 36.000 collaboratori. La Banca è stata costituita il 28 giugno 1999 a seguito della fusione di due storiche banche locali: la Banca di Credito Cooperativo di Anghiari, già Cassa Rurale ed Artigiana di Anghiari, costituita il 13 agosto 1905, operante nel territorio della Valtiberina tosco-umbra e nella città di Arezzo, e la Banca di Credito Cooperativo di Stia, già Cassa Rurale ed Artigiana di Stia, costituita l’8 gennaio 1920, operante nell’area del Casentino. Successivamente, esattamente il 1° giugno 2001, la Banca di Anghiari e Stia ha acquisito le attività della Banca Aretina di Credito Cooperativo, rafforzando la propria presenza nella città di Arezzo. Oggi la Banca con 14 filiali e 13 sportelli ATM remoti opera in 44 Comuni dislocati in 4 Regioni: Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
Un passo indietro. Le origini sono indissolubilmente legate al mondo agricolo tantoché, quando è nata, non si diceva “vado in banca” bensì “vado al comizio”. Gli agricoltori e gli artigiani si incontravano il mercoledì e la domenica mattina con chi era davvero in grado di capire i problemi della terra o del lavoro con gli animali. La chiamavano “Cassa Rurale” ed oggi, come allora, la Banca di Anghiari e Stia ha mantenuto viva questa sua identità, vicina alla comunità di riferimento.
Bartolomei, Brizzi, Cesari, Camaiti, Del Pia, Donati, Testi, Fortunato, Gallai, Giorni, Landucci, Poggini, Bartolomei, Testi. È questa la formazione della squadra che domenica 13 agosto 1905 ha dato vita a quella che oggi è la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. “Questi signori, riconoscendo la necessità di aiutare col credito lo sviluppo agrario del Comune di Anghiari, hanno stabilito di riunirsi in Società Cooperativa di Credito in nome collettivo a responsabilità illimitata per il funzionamento di una Cassa rurale”. Oggi, 120 anni dopo, per la Banca di Anghiari e Stia sono cambiate tante cose ma lo spirito che la anima è rimasto lo stesso.
La storia della Banca di Anghiari e Stia ricorda che nel 1984 è avvenuta l’apertura della filiale di Sansepolcro con sede in via XXV Aprile; negli anni successivi, in poco più di dieci lustri, il raggio di azione con la presenza di filiali fisiche si è allargato sempre di più. Nel 1990 con l’apertura a Monterchi, poi nel 1996 a Pistrino nel Comune di Citerna. Due quelle nell’annualità 1997: prima a San Giustino, seppure già da 1993 si configurava come negozio finanziario, e poi ad Arezzo; nel 1999, come detto anche in premessa, è avvenuta la fusione con la Cassa Rurale e Artigiana di Stia. L’istituto di credito casentinese, infatti, aveva filiali a Stia dal 1920, a Soci di Bibbiena dal 1991 e in ultimo dal 1997 anche a Subbiano. Dagli anni 2000 in poi, invece, c’è stata una nuova espansione per stare sempre più vicina al cliente. Nel 2001 l’apertura della filiale a Città di Castello che, anche in questo caso, era inquadrato già come negozio finanziario dal 1999; nel 2003 la Banca di Anghiari e Stia si affaccia anche a Caprese Michelangelo mentre due anni dopo a Pieve Santo Stefano ampliando, di fatto, quello che era già un negozio finanziario sempre dal 1999. Nel 2012 la Banca di Anghiari e Stia raddoppia la propria presenza nel territorio comunale di San Giustino con l’apertura della filiale nella frazione di Lama mentre nel 2017 incrementa anche quella che è la tecnologia: arriva il Virtual Bank Office di Castelluccio, che consente al cliente di interloquire con un operatore della succursale di riferimento – Subbiano in questo caso - tramite un sistema di video connessione da remoto; nel 2021 l’apertura dell’area self a Palazzo Vitelli di Città di Castello mentre nel 2023 è arrivata anche la filiale di Olmo ad Arezzo. Nel 2025, che ricordiamo essere il 120° anno dalla costituzione della Banca di Anghiari e Stia, c’è stato il trasferimento della filiale di Pratovecchio-Stia – siamo in Casentino – nella sede di via Roma con un ambiente più accogliente e tecnologicamente evoluto.
La BCC, quindi, eredita lo spirito delle storiche Casse Rurali ed Artigiane, del loro impegno profuso per la crescita morale, civile ed economica degli italiani. Da quel lontano 1883, in cui Leone Wollemborg fondò la prima “Cassa Cooperativa dei prestiti” in provincia di Padova ad imitazione delle Casse Raiffeisen diffuse nei paesi di lingua tedesca, il sistema del Credito Cooperativo in Italia ha avuto una notevole evoluzione, pur rimanendo ancorato agli stessi principi ispiratori e valori di riferimento: creare ricchezza e benessere per le comunità locali; favorire la partecipazione di tutti alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole e medie imprese e sottraendole alla piaga dell’usura; promuovere l’accesso al credito ed investire in opere di sviluppo e innovazione; contribuire alla parificazione delle opportunità, creando una realtà locale solida e coesa. L’impegno sociale trova anche espressione nei molteplici interventi di utilità sociale, beneficenza e solidarietà che ogni anno il Credito Cooperativo porta avanti in favore delle classi più deboli.
La “mission” che la Banca di Anghiari e Stia persegue è quella di diventare un sempre più efficace strumento di sviluppo dell’economia locale, di essere riconosciuta come “partner finanziario del territorio” e, in generale, di accrescere il benessere delle popolazioni insediate nell’area di competenza. La Banca di Anghiari e Stia fa della cultura cooperativa il suo costante punto di riferimento ed esplica un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, al servizio dell’intera economia civile. Profondamente radicata nel territorio della Valtiberina Toscana, del Casentino, della città di Arezzo e dell’Alto-Tevere Umbro, svolge un ruolo indispensabile di sostegno alle necessità finanziarie delle famiglie e delle piccole e medie imprese; è solidale con soci e clienti in quanto società di persone e non di capitali; promuove l’aiuto reciproco e facilita l’accesso al credito delle fasce più deboli.
Il numero dei soci della Banca di Anghiari e Stia è in costante aumento: basti pensare che ad oggi sono oltre 7300. Ciò dimostra che essa riesce a raccogliere fiducia e adesioni dalla società civile in cui è inserita: i nuovi soci, oltre a riconoscere l’importanza e i vantaggi insiti nell’acquisto di quote sociali, si identificano nei valori e nei principi che da oltre un secolo ispirano il Credito Cooperativo: andando oltre la logica puramente aziendale, la Banca investe nel territorio, crea risorse, favorisce lo sviluppo dell’economia locale, contribuisce al miglioramento della qualità della vita, promuove le iniziative a valenza umana e culturale, favorisce la formazione professionale e gli inserimenti occupazionali per le nuove generazioni, supera le chiusure individualistiche per creare una comunità solidale e basata sulla cooperazione.
“L’art. 45 della Costituzione italiana riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Lo Stato in questa prospettiva si impegna a tutelare e valorizzare l’impresa cooperativa anche quale espressione di partecipazione democratica. La Banca di Anghiari e Stia quale cooperativa a mutualità prevalente sente forte la responsabilità di essere Banca di Comunità. La funzione sociale che l’art. 45 della Costituzione ha affidato viene esplicitata fin dalla fondazione: la Banca nasce nei territori espressione delle comunità formate dalle persone che ci vivono, che ci abitano. La Banca è inoltre orgogliosa di incarnare l’unico strumento giuridico presente nel panorama delle diverse tipologie di impresa sancite dal Codice Civile, in grado di garantire la intergenerazionalità. Il patrimonio della Banca è di pertinenza degli oltre 7300 soci e quindi di coloro che ne erediteranno le posizioni. Compito del management della banca è quello di mantenere integro questo patrimonio e, se possibile, di consegnarlo alle generazioni future accresciuto e migliorato. La quasi totalità delle risorse raccolte sono reinvestite negli stessi territori, espressione vera di “economia circolare”. L’espansione dimensionale registrata nel tempo, con apertura di sportelli e incremento delle masse non ha mai significato spostare l’attenzione dal territorio, allontanare il centro decisionale. Di contro è sempre più sfidante riuscire a servire soci e clienti nelle mutate esigenze finanziarie e di servizio, al passo con i tempi. “Orgogliosamente Banca del Territorio” è la frase che sintetizza il modello di servizio ispirato dal legame strettissimo con le comunità guidato dall’articolo 2 dello Statuto, che vede la BCC protagonista dell’economia locale. Tutto ciò non significa rinunciare ai principi cardine dell’economia capitalistica basata sul profitto e sulla crescita patrimoniale, ma le modalità con le quali si consegue il profitto sono nettamente più importanti del profitto stesso. È necessario precisare che la redditività aziendale è un elemento fondamentale per salvaguardare il patrimonio che non appartiene agli attuali “gestori” che lo detengono solo in custodia, ma alle comunità rappresentate dai soci della Banca stessa. La BCC mette al centro dei propri interessi le persone: soci, dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori e qualsiasi altro soggetto che ha interesse nelle attività della Banca. Questo modo di operare, tipico delle imprese che si ispirano ai dettami dell’economia civile, è sintetizzato nel claim “La nostra Banca ha un’anima”. L’adesione al Gruppo BCC Iccrea consente alla Banca di Anghiari e Stia di coniugare l’attenzione al territorio con la solidità e l’efficienza di un Gruppo di rilevanza nazionale. Il Gruppo ha posto nel tempo crescente attenzione ai valori del Credito Cooperativo, ponendoli al centro della propria azione manageriale. I valori che da sempre contraddistinguono l’attività delle banche di credito cooperativo devono continuare ad essere il faro che guida l’azione del Gruppo BCC Iccrea. Solo mettendo al centro della nostra attenzione i soci delle BCC e le persone, si può creare un sistema cooperativo inclusivo e che si contraddistingue dal resto del sistema bancario e finanziario del nostro Paese. Il Gruppo sta andando nella giusta direzione di scegliere la diversità e non l’omologazione agli altri gruppi bancari nazionali. Ed anche il Regolatore Europeo deve prendere coscienza che non può guardare alle banche dell’Unione con un unico modello di riferimento, secondo un unico paradigma: quello delle banche in forma di società per azioni e di grandi dimensioni. Quello dell’adeguatezza e della proporzionalità delle norme è per le BCC un tema fondamentale, rappresentato con forza alle istituzioni Europee ed Italiane da Federcasse, l’associazione. La Banca di Anghiari e Stia, assieme alle proprie consorelle BCC, ha mantenuto la presenza bancaria nei territori e nei luoghi di propria elezione. Negli ultimi anni, con condizioni congiunturali complesse e in alcuni casi difficili, ha continuato a mostrarsi una azienda resistente e capace di mettere in atto una funzione anticiclica risultata preziosa nel sostenere la resilienza delle imprese nostre socie e clienti. La Banca imposta il proprio modello di servizio sui valori e sui principi di attenzione al territorio ed alle comunità di riferimento ai quali da sempre si ispira. L’attività di intermediazione primaria, i servizi di incasso e pagamento, una gestione attenta e prudente dell’attivo sono i cardini della nostra azione, effettuati in ottemperanza ai principi contabili internazionali ed alle norme nazionali che contraddistinguono l’attività bancaria e finanziaria”.
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