Turismo ad Arezzo, il trend è positivo ma pesa la concorrenza sleale

Lancini (Confartigianato Turismo): “Necessario fare rete per garantire continuità delle presenze"
Nel 2025 la provincia di Arezzo conferma un trend positivo nel settore turistico. Secondo i dati provvisori Irpet, sono stati registrati circa 665 mila arrivi e 1,81 milioni di pernottamenti, pari al 4,5% degli arrivi totali della Toscana. A trainare la crescita è la componente straniera, nonostante una flessione dei turisti provenienti dalla Germania. In diminuzione invece la domanda nazionale, rispetto all’immediato periodo post-pandemia.
Barbara Lancini, presidente di Confartigianato Turismo Arezzo, commenta: “Nonostante i dati complessivi siano positivi, le imprese del settore turistico-ricettivo segnalano una sensibile flessione dei pernottamenti, soprattutto negli ultimi mesi estivi. Questo fenomeno - spiega Lancini - è legato anche alla crescita esponenziale delle strutture ricettive extra-alberghiere, in particolare delle locazioni turistiche offerte da privati, che hanno determinato una più marcata ripartizione degli ospiti.
Nonostante le ultime disposizioni del Ministero del Turismo, di concerto con Regioni e Comuni, che prevedono l’assegnazione del CIN (Codice Identificativo Nazionale) per identificare le strutture regolari, restano ancora troppe realtà che operano irregolarmente. Questo contribuisce a drenare potenziali ospiti dalle strutture ricettive ufficiali, sia alberghiere che extra-alberghiere. Per questo Confartigianato Turismo ha sollecitato il Comune di Arezzo, la Polizia Municipale e le istituzioni tutte a vigilare, portando alla luce e sanzionando le attività non in regola”.
“Oltre a questi fattori, merita una riflessione - spiega Lancini - anche il trend che si sta verificando dal periodo post covid in poi. Molti italiani hanno ripreso a orientarsi verso mete estere, mettendo in secondo piano le destinazioni nazionali. Inoltre, affinché Arezzo e la sua provincia possano diventare una meta turistica di qualità durante tutto l’anno – incalza Lancini - è fondamentale lavorare insieme. Chiediamo unità di intenti nell’ideazione di iniziative ed eventi organizzati a livello provinciale: solo facendo rete tra istituzioni, associazioni di categoria e operatori del settore turistico potremo garantire una continuità di presenze turistiche nel territorio che possano garantire anche una destagionalizzazione dei flussi turistici e quindi estendere l'attrattiva della destinazione oltre i periodi di alta stagione”.
Un messaggio particolarmente significativo proprio in vista del 27 settembre, Giornata Mondiale del Turismo, occasione che invita a riflettere sul valore del settore come leva di crescita economica, culturale e sociale. Confartigianato traccia così le basi per un impegno concreto a costruire un’offerta sempre più coordinata e sostenibile.
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