Trend in crescita per la Chianina: torna a sorridere la Valtiberina

Ora, però, il completo riutilizzo della sua funzione del centro “Silvio Datti” di Sestino
Il rilancio della razza Chianina, che comunque nell’ultimo periodo ha fatto nuovamente registrare numeri in crescita, insieme al completo riutilizzo della sua funzione del centro “Silvio Datti” di Sestino. Sono stati questi, tra l’altro, alcuni degli argomenti affrontati nel corso della Fiera di Primavera che si è tenuta a Ponte Presale di Sestino. “È stato interessante partecipare all’asta dei vitelli a Ponte Presale di Sestino e soprattutto incontrare gli allevatori per fare il punto sull’allevamento dei bovini nel nostro territorio – le parole sono quella di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana con delega anche all’agricoltura - in questi anni abbiamo lavorato per mantenere alta la qualità dei nostri allevamenti, investendo risorse importanti per il benessere animale, per aiutare l’acquisto dei riproduttori, per garantire la permanenza nelle nostre aree interne e montane di un’attività sempre più difficile, ma che aiuta la conservazione del nostro territorio e ci offre carni di prima qualità”. Un momento anche di confronto con gli allevatori del territorio: presente anche il consigliere regionale di Noi Moderati Marco Casucci, da sempre vicino al territorio della Valtiberina che punta su un aspetto molto interessante. “La tutela e lo sviluppo dei nostri territori passa anche dalla valorizzazione delle eccellenze locali. Più fattori stanno, purtroppo, incidendo sulla commercializzazione di questa carne, che ha visto scendere il suo prezzo medio nonostante l’elevata qualità: la mancata vendita implica in automatico un aumento della permanenza in stalla dei vitelli, il che genera una ulteriore lievitazione dei costi di gestione, tale da mettere in forte dubbio la sopravvivenza delle aziende. Negli ultimi tempi si sono registrati i primi segnali di ritorno ad un trend positivo per la razza chianina. Faccio però mia la proposta degli allevatori di non limitare l’utilizzo del complesso zootecnico “Silvio Datti” alle sole due fiere previste nel corso dell’anno e di aprire proprio a Ponte a Presale un centro per la selezione e la moltiplicazione della linea femminile delle tre razze auto autoctone del Vitellone Bianco: la Chianina, la Romagnola e la Marchigiana”. Soddisfatto anche il sindaco di Sestino, Franco Dori, che sta portando avanti questa battaglia insieme agli allevatori: alla Fiera di Primavera anche il presidente della provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha ribadito l’importante della razza e di questo luogo seppure marginale rispetto alla Toscana oltre al primo cittadino di Badia Tedalda. “Dopo anni di sofferenza quest'anno l'asta è andata bene mostrando segni di ripresa – era presente anche il capogruppo del Pd in Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli - un segnale importante per i nostri allevatori soprattutto giovani che hanno scelto di continuare a vivere ed operare nei nostri territori montani al confine con Marche ed Emilia Romagna presidiando il territorio”. L’impegno c’è, tra l’altro Casucci ha ribadito che presenterà nuovamente una interrogazione in sede di consiglio regionale per mettere in luce la questione.
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