Chiassai: Ricevo segnalazioni sull’impossibilità di prenotare visite nei tempi previsti per legge

Invito la Asl a leggere con attenzione l’elenco dei reclami
“Sono rimasta profondamente amareggiata dalla replica della Asl - afferma il Sindaco - che nega quanto dichiarato dalla paziente oncologica, che non riusciva ad avere un appuntamento per gli esami di controllo, a causa delle liste bloccate.
Mi preme evidenziare che quando un malato arriva a scrivere al Sindaco per un caso così delicato legato alla propria salute, significa che prima ha effettuato ogni tentativo possibile e solo spinta dalla frustrazione di non avere risposte arriva a chiede aiuto al primo cittadino, come garante della salute pubblica.
Come dichiarato dalla paziente, prima di scrivere a me, aveva già presentato la questione più volte all’ufficio reclami senza ricevere alcun riscontro. Nel fine settimana ho ricevuto l’ennesima segnalazione a conferma della situazione reale, una cittadina che dopo una visita ortopedica, ha richiesto al Cup in data 28 aprile un ciclo di terapie per una distorsione al ginocchio e le è stata proposta una prima disponibilità per il 17 novembre, tra 7 mesi.
Questo è il servizio che funziona? La signora naturalmente è stata costretta a rivolgersi al privato. Invito la Asl a leggere con attenzione l’elenco dei reclami, se hanno dubbi mi sento di garantire io per la buona fede dei malati e assicuro anche che noi Sindaci non usiamo i nostri cittadini per fare polemica, anzi è particolarmente frustrante sentirsi chiedere aiuto e non avere la possibilità di cambiare le cose.
I tempi delle liste di attesa sono inaccettabili ed ancora di più il blocco delle liste stesse, così come è inaccettabile che per ricevere cure essenziali i cittadini debbano spostarsi in un’altra provincia o essere costretti a rivolgersi al privato, sostenendo spese che non tutti possono permettersi.
Continuerò a segnalare le grandi difficoltà di cura dei nostri concittadini perché come mi ha scritto la paziente oncologica: “bisogna provarlo sulla pelle il disagio, la paura, l’ansia e le incertezze che si vivono”. Un Sindaco non può ignorare queste richieste di aiuto, forse l’Asl è costretta invece a farlo”
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