Cosa fare in caso di abbassamento dell'udito?

Determinante agire nell’immediato e non minimizzare il problema.
L’abbassamento dell’udito è un evento destabilizzante, in particolar modo se il cambiamento avviene in maniera improvvisa. Comprendere le parole, distinguere i suoni lievi o seguire una semplice conversazione telefonica può diventare difficoltoso.
Si tratta di una condizione comune, a prescindere dall’età, ed è importante rivolgersi a professionisti che possano aiutare e trovare delle soluzioni mirate. Vediamo insieme quello che c’è da sapere.
Abbassamento dell’udito: che cosa fare?
Nel momento in cui ci si accorge di non sentire più come una volta è determinante agire nell’immediato, e non minimizzare il problema.
I primi segnali possono essere sottili e anomali, confondendo i sintomi per un disturbo superficiale e passeggero. In alcuni casi, l’abbassamento graduale potrebbe essere notato dopo alcuni mesi o anni. Altre volte può presentarsi improvvisamente dopo un’infezione, un trauma acustico o l’accumulo di cerume.
Il primo passo è rivolgersi a uno specialista medico certificato. A tal proposito, un otorinolaringoiatra (o un audioprotesista) può valutare il tipo di perdita uditiva e proporre le soluzioni più adatte, tra cui per esempio gli apparecchi acustici impermeabili di ultima generazione, perfetti per chi conduce una vita attiva e non vuole rinunciare alla propria libertà.
Non bisogna sottovalutare l’importanza di un intervento immediato: affrontare il problema tempestivamente significa evitare che l’isolamento uditivo comprometta la sfera sociale, professionale ed emotiva.
Si può abbassare l’udito da un solo orecchio?
I casi di ipoacusia monolaterale sono comuni e possono insorgere con cause differenti, a seconda del soggetto. La condizione potrebbe essere stata scatenata da un’infezione o un tappo di cerume da rimuovere, un trauma o l’esposizione ai rumori intensi da un solo lato.
Oltremodo alcune malattie dell’orecchio interno, tra cui la labirintite o la malattia di Ménière, possono causare una perdita uditiva unilaterale.
Una diagnosi precisa permette di individuare la strategia corretta, che può andare dalla terapia farmacologica alla scelta di un apparecchio acustico personalizzato per l’orecchio compromesso. Gli apparecchi moderni bilanciano l’ascolto tra i due lati, migliorando la percezione spaziale e riducendo lo sforzo cognitivo. Altresì quando l’udito si abbassa da un solo lato esistono soluzioni pratiche, confortevoli e invisibili, che permettono di tornare a una percezione sonora equilibrata.
Come pulire l’orecchio dal cerume
Un tappo di cerume da rimuovere o una pulizia ordinaria, come si fa? Il cerume è una sostanza protettiva e naturale, prodotta dall’organismo affinché l’orecchio sia costantemente pulito, lubrificato e al riparo dai batteri. Nel momento in cui avviene un accumulo, potrebbe causare una riduzione momentanea dell’udito o l’acufene.
I classici cotton fioc, secondo gli esperti, andrebbero evitati. Se introdotti all’interno del condotto uditivo potrebbero rischiare di spingere il prodotto in profondità creando dei tappi e possibili irritazioni.
Una corretta igiene si può mantenere lavando semplicemente il padiglione esterno con acqua tiepida e asciugandolo bene. In caso di un accumulo interno è preferibile affidarsi alle gocce ceruminolitiche o soluzioni saline, da utilizzare su consiglio del medico o del farmacista.
Se il tappo è formato e causa fastidio è bene evitare rimedi fai-da-te rivolgendosi a uno specialista. L’otorino può procedere con il lavaggio auricolare o con l’aspirazione professionale, tecniche controllate rapide e sicure.
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