Città di Castello nel direttivo nazionale delle “Città del Tartufo”

E' anche coordinatore per le undici città dell’Umbria con l’assessore Letizia Guerri
“La riconferma di Città di Castello nel consiglio direttivo nazionale dell’associazione nazionale Città del Tartufo e l’indicazione a coordinatore delle undici città umbre, arrivata proprio dai sindaci, è un riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni e del valore identitario e culturale che la cerca e cavatura, il tartufo nel suo valore sociale, culturale ed economico rappresenta per tutta la nostra comunità. Il coordinamento regionale è un bell’attestato di fiducia e una grande responsabilità nei confronti delle città umbre che ringrazio. Città con cui da subito inizieremo a confrontarci e lavorare per mettere a leva il grande patrimonio di cui siamo custodi, facendo squadra e attivando politiche comuni finalizzate a valorizzare ed esprimere in modo coordinato il grande potenziale turistico ed economico che in Umbria il tartufo rappresenta”. Così l’assessore al commercio e turismo di Città di Castello Letizia Guerri commenta a margine l’assemblea dei soci delle Città del Tartufo “che si è svolta lo scorso fine settimana. Assemblea che ha riconfermato alla guida dell’associazione Città del Tartufo il presidente Michele Boscagli e rinnovato per l’Ufficio di Presidenza i tre vicepresidenti: per il Nord il Comune di Alba (Piemonte), per il centro il Comune di Valsamoggia (Emilia Romagna), per il sud la Regione Molise; l’Assemblea dei soci ha poi riconfermato anche il consiglio direttivo (composto da ventuno città) di cui per la regione Umbria fanno parte proprio Città di Castello e Norcia e individuato un coordinatore per ogni regione. Per l’Umbria, che vanta il maggior numero di città associate dopo l’Emilia Romagna, è stata indicata proprio Città di Castello che negli ultimi anni, anche attraverso la rinnovata Associazione Salone del Tartufo Bianco Pregiato, sta lavorando insieme a operatori di settore e all’intera filiera per valorizzare il grande patrimonio culturale, sociale ed economico che il tartufo e la cerca e cavatura rappresentano per la comunità dell’Alta Umbria.
La scheda
L’Associazione Nazionale Città del Tartufo è nata ad Alba nel 1990 dalla volontà di condivisione progettuale e di sviluppo di 10 territori italiani e oggi conta circa 70 iscritti. La storia associativa rivela come le ‘Città’ siano riuscite a sintetizzare tre vocazioni, inizialmente differenziate: produzione del tartufo, commercializzazione e promozione turistica a esso collegata, rendendo sinergico lo sviluppo del territorio e consolidando un rapporto di qualità con il consumatore. Alla luce di queste ambiziose finalità, tra le iniziative promosse dall’Associazione, risaltano l’istituzione del marchio di qualità ‘Ristorante Amico del Tartufo’, la partecipazione a EXPO 2015 di Milano e l’iscrizione da parte dell’Unesco della ‘Cerca e Cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
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