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Città di Castello, Cgil Cisl Uil replicano a Lignani Marchesani sull’ex ospedale

“Rivendichiamo la nostra lotta per il recupero della struttura e il diritto alla sanità pubblica”

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“Le parole farcite di false illazioni pronunciate dal consigliere di minoranza Lignani Marchesani, nel corso del consiglio comunale monotematico di Città di Castello del 14 aprile, relativo al lascito Mariani, circa l’operato delle organizzazioni sindacali nella vicenda dell’ipotizzato recupero dell’ex ospedale, non possono né devono passare sotto silenzio”. È quanto commentano Cgil, Cisl e Uil dell’Alto Tevere, insieme ai relativi sindacati pensionati. “Come già in passato – ricordano i sindacati –, Lignani Marchesani ha attaccato le organizzazioni sindacali confederali riferendosi alla raccolta di firme che, nel 2019, avevano promosso per sostenere l’utilizzo del lascito Mariani e altri 10 milioni di euro che erano a bilancio della Regione Umbria per effettuare il recupero dell’ex ospedale e utilizzarne una parte come casa di comunità, una raccolta di firme a cui avevano aderito più di tremila cittadini. Il consigliere ha sostenuto che tale iniziativa sarebbe stata estemporanea e fosse finalizzata al solo attacco alla giunta regionale Tesei, omettendo l’impegno che le organizzazioni sindacali hanno e continuano ad avere in tema sanità, anche entrando in conflitto con l’attuale governo regionale di centro sinistra, come abbiamo dimostrato in queste settimane”. “Vogliamo rispondere con i fatti – spiegano Cgil, Cisl e Uil – alle accuse di chi parla senza sapere o in mala fede solo per fare bassa propaganda a suo uso e consumo. Per restare agli ultimi dieci anni, già a dicembre 2014 (quando la Regione Umbria era guidata dalla prima giunta Marini) abbiamo fatto un presidio davanti all’ex ospedale e anche allora chiedevamo la realizzazione della Casa della salute e il recupero dell’immobile. Nel gennaio 2016, abbiamo riproposto il tema delle Casa della salute in ogni  distretto socio sanitario dell’Umbria e, conseguentemente, anche nell’Alto Tevere. Il 30 marzo 2018, a seguito degli incontri sui bilanci comunali, siamo usciti con un comunicato nel quale testualmente veniva fatto il seguente resoconto ‘da parte della Regione (giunta Marini) vi è stato lo svincolo dal bilancio regionale, che potrebbe permettere di fare passi in avanti circa il recupero di un immobile importante per la realtà cittadina (ex ospedale). Altresì importante il finanziamento derivante dalle opere pubbliche finanziate con interventi relativi alla ricostruzione post-sisma 2014’. Il 2 aprile 2019, a seguito degli incontri con il Comune di Città di Castello, pubblicavamo un comunicato stampa di sintesi del confronto e tra l’altro scrivevamo ‘si apprezza l’impegno (dell’amministrazione) per gli investimenti in opere pubbliche […], così come le azioni relative all’ex-ospedale per il progetto della Casa della salute, su cui il sindaco ci ha informato le di aver definito con Regione e Asl il relativo finanziamento di 10 milioni di euro per un primo intervento’. La raccolta di firme ha costretto la giunta Tesei, anche se con grande ritardo, a doverci convocare il 28 settembre 2023 in audizione in Terza commissione consiliare permanente in relazione alla realizzazione della Casa della salute nell’ex ospedale di Città di Castello”.

“Ancora oggi – affermano inoltre Cgil, Cisl e Uil – i servizi sanitari territoriali sono collocati in larga parte in immobili non di proprietà della Asl1, pertanto al costo ogni mese di decine di migliaia di euro di affitti. Per mantenere la collocazione dei servizi nel territorio è quindi auspicabile che in futuro si cessino le spese per affitti e si realizzi una’appropriata struttura per la Casa della salute, con il personale e i servizi adeguati, non rinunciando al recupero dell’ex ospedale quale immobile storico e di grande rilevanza per la sua collocazione nel centro cittadino e attiguo alla pinacoteca e chiesa e chiostro San Domenico”.

“Siamo orgogliosi – concludono Cgil, Cisl e Uil Alto Tevere – di quello che abbiamo fatto in questi anni e restiamo convinti che rivendicare il recupero dell’ex ospedale e il diritto al benessere e alla sanità pubblica sia un nostro compito e pensiamo che lo sia, o dovrebbe esserlo anche di più, anche per la classe politica tutta. Anche il consigliere Lignani dovrebbe avere a cuore questi obiettivi ed evitare ridicole speculazioni prive di contenuto e tanta falsità e impegnarsi con il governo nazionale di cui il suo partito fa parte, perché non vengano tagliate le risorse alla sanità come è avvenuto nell’ultima legge finanziaria”.

Redazione
© Riproduzione riservata
16/04/2025 16:27:07


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