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Mondo Politica: intervista a Ilaria Lorenzini assessore del Comune di Anghiari

"Quello di piazza Baldaccio è un progetto che abbiamo ovviamente in cantiere"

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Non si può certo dire che non si impegna in favore del suo paese e della Valtiberina. Anzi, fra gli assessori del Comune di Anghiari è uno fra i più attivi in assoluto, anche perché a Ilaria Lorenzini le deleghe non mancano: politiche turistiche e delle attività produttive; fiere, mercati e spettacoli viaggianti, processi partecipativi, educazione e conoscenza e servizi. Molto dinamica, svolge il suo incarico istituzionale anche con quella passione che è una componente necessaria in qualsiasi coda ognuno prenda a fare.

Assessore Lorenzini, oltre che per la partecipazione della gente, su che cosa si sono distinti gli eventi estivi di quest’anno ad Anghiari?

“Il calendario degli eventi anghiaresi è sempre più ricco: lo è stato durante il periodo primavera-estate e lo sarà anche nel periodo invernale. Ciò che lo contraddistingue è la ricerca della qualità di ciò che si mette in campo: la ricerca dei dettagli e la ricerca dell’attinenza storica senza tralasciare i particolari. Non dobbiamo per fortuna inventarci niente: la nostra storia è ricca, quindi tutto che si fa deve essere fatto bene. Se dobbiamo rilevare un qualcosa che ci ha caratterizzato, questo è stata la grande partecipazione dei turisti. Il turismo ad Anghiari cresce e cresce bene, anche in questo periodo dell’anno che – con la riapertura delle scuole – vede sparire il turista italiano, mentre prosegue la coda lunga di quello straniero. Questo ci rallegra moltissimo: i nostri ospiti apprezzano la bellezza di quello che abbiamo, il nostro cibo e il bello è che il turismo diventa sempre più stanziale: va attenuandosi insomma il “mordi e fuggi” in Valtiberina, fatto – per esempio - di mezza giornata ad Anghiari e mezza a Sansepolcro. Adesso no: quest’anno la permanenza media del turista è stata di quattro giorni e mezzo, in base ai pernottamenti. Un’evoluzione fondamentale, mai registrata nella storia del nostro paese”.

Da assessore che si occupa del commercio, avete allo studio una disciplina di sosta, carico e scarico per corso Matteotti, visto che dalla minoranza è arrivata qualche critica in proposito?

“Relativamente a corso Matteotti, sono stati apportati dei cambiamenti alcuni mesi fa: è stato posizionato sul lato destro il disco orario, dei posti di carico e scarico e sul lato sinistro sono state sistemate le fioriere a protezione proprio dei negozi. È stata una sollecitazione venuta da alcuni commercianti, perché il parcheggio selvaggio faceva sì che molti lasciassero le auto in sosta sul lato sinistro anche per moltissimo tempo, di fronte ai negozi e talvolta a ridosso delle vetrine, quindi sulla scorta di queste indicazioni abbiamo scelto di dare respiro ai negozi e alle vetrine, dove la gente può circolare a piedi e dall’altra parte c’è la sosta regolamentata. Certo è che tutto questo deve essere tenuto sotto controllo, per cui confidiamo sulla collaborazione della nostra polizia municipale, ma siamo sicuri che sia stata la scelta migliore per consentire alle persone di muoversi con tranquillità, che possa avere il suo parcheggio e che possa fare le sue spese ad Anghiari”.

Piazza Baldaccio: vi sarà un serio confronto con la cittadinanza sul progetto di risistemazione?

“I confronti con la cittadinanza sono sempre seri. Quello di piazza Baldaccio è un progetto che abbiamo ovviamente in cantiere perché si tratta di una priorità assoluta. Il fatto che la nostra piazza sia un parcheggio è una vera e propria anomalia, perché nessuna piazza è un parcheggio e questo – vuoi per le scelte fatte in passato, vuoi per il tanto attrito dovuto al traffico – ha generato condizioni critiche all’interno della piazza. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di iniziare quanto prima un progetto di ristrutturazione”.

Candidatura della Valtiberina a capitale italiana della cultura 2026: quante sono le carte buone da poter giocare?

“Per ciò che riguarda la candidatura della Valtiberina a capitale italiana della cultura 2026, da parte dell’amministrazione comunale di Anghiari c’è tanto entusiasmo. L’idea è partita dal nostro sindaco, ma è stata condivisa con tutti i Comuni dell’Alta Valle del Tevere tosco-umbra e quindi siamo felici di portare avanti questa esperienza. Le carte da giocare sono moltissime, perchè questa vallata, che tutta insieme è sostanzialmente poco conosciuta, ha delle potenzialità straordinarie: la natura, i paesaggi, la storia, la cultura, l’arte, i grandi artisti del passato e recenti (Piero della Francesca, Michelangelo Buonarroti, Alberto Burri), la gastronomia e altro; insomma, le peculiarità che ha questo comprensorio sono molteplici, quindi gli assi da calare – più ancora che le carte - sono tanti e notevoli, poi anche le variabili sono molte, perché non siamo i soli a esserci candidati; vi sono altri territori che meritano sicuramente molto, però ad Anghiari ci crediamo tantissimo”.      

Redazione
© Riproduzione riservata
28/09/2023 17:47:04


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