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Mondo Politica: intervista ad Alessandro Vattimo consigliere comunale a Caprese Michelangelo

"Nessun aveva il coraggio di contrastare una lista che vede unite l'estrema destra e la sinistra"
Prima esperienza politico-amministrativa per lui, che a Caprese Michelangelo siede in consiglio comunale assieme alla moglie, entrambi nelle file della minoranza di “Io scelgo Caprese”. Alessandro Vattimo è infatti il marito di Ginevra Dinelli, candidato sindaco che alle comunali di maggio ha sfidato il primo cittadino Marida Brogialdi. Di professione artigiano, Vattimo ha comunque altri interessi.
Vattimo, marito e moglie consiglieri comunali: al di là di questa curiosità, perché avete deciso di scendere in campo entrambi?
“Avevamo una notte per comporre una lista e io e Ginevra siamo - sì - marito e moglie, ma due individui distinti con interessi, inclinazioni e capacità diversi. Cerchiamo di essere corretti: non mettiamo mica in campo la nostra relazione familiare, bensì capacità e caratteristiche che ci contraddistinguono. Chiariamo anche che i consiglieri di minoranza di un Comune come quello di Caprese non prendono un soldo: siamo scesi in campo perché nessun altro aveva il coraggio di contrastare una lista unica che vede unite in seno dall'estrema destra alla sinistra. Tanto io, quanto mia moglie e Francesco Meazzini vogliamo rappresentare tutti quelli che al grande comité d'affaire non appartengono”.
Sappiamo che è anche istruttore di trekking: un’attività che può diventare valore aggiunto per lo sviluppo del turismo a Caprese Michelangelo?
“Caprese Michelangelo può vantare un fitta rete escursionistica potenzialmente di valore e sfruttabile in ogni stagione a seconda delle quote di altitudine e una posizione strategica di collegamento tra la vallata e il limitrofo Parco delle Foreste Casentinesi. Il turismo lento potrebbe diventare una bella risorsa, ma si deve fare pressione sull'amministrazione, sull'Unione dei Comuni e sul Cai affinché i sentieri e le indicazioni siano mantenuti meglio e sponsorizzati”.
Qual è allora il problema di fondo da risolvere?
“Si pensi che in seduta di consiglio, venendo a conoscenza di un finanziamento per la manutenzione delle strade, quando ho chiesto di non dimenticare la strada che porta al Faggeto mi è stato risposto che quel luogo rappresenta quasi più un peso che di una risorsa”.
Avete chiesto e ottenuto l’istituzione delle commissioni consiliari: è un modo per rendere più razionale ed efficiente l’attività dell’amministrazione, oltre che per creare più dialogo fra maggioranza e minoranza?
“Le commissioni possono snellire le discussioni in seduta di consiglio perché l'argomento oggetto di commissione è dibattuto prima della votazione. Soprattutto, però, la commissione è lo strumento che garantisce la trasparenza delle azioni: permette alla minoranza di conoscere da vicino i temi afferenti la comunità. Abbiamo portato a casa una vittoria magra perché ne abbiamo proposte tre, ma c'è stata concessa solo quella relativa al bilancio: "i soldi sono la chiave dei meccanismi e delle scelte – ci è stato detto - ed è così che vi rendiamo partecipi". Noi avremmo preferito avere accesso all'iter decisionale piuttosto che poter valutarne gli effetti: ci impegneremo per lavorare bene su quello che abbiamo”.
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