Mondo Politica: intervista ad Alessandro Del Bene segretario del Pd Sansepolcro

Segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Sansepolcro da un anno e mezzo, Alessandro Del Bene segue con attenzione sia l’aspetto puramente politico che quello amministrativo, quindi segreteria da una parte e gruppo consiliare Pd-InComune dall’altra, come dimostra anche l’iniziativa messa in atto proprio durante questo periodo.

Del Bene, è facile intuirlo, ma da quale esigenza nasce l’organizzazione dei tre incontri con la popolazione?

“Si è tenuto quello a San Paolo, stasera saremo allo Ciao Bar per la parte nord, poi il 5 luglio concluderemo alla Casa del Popolo di Gricignano per quest’ultima frazione e per quella di Santa Fiora. A distanza di quasi due anni dall’insediamento della nuova amministrazione, ritenevamo di dover andare sul territorio per spiegare cosa sta facendo il Pd (a livello di segreteria e di gruppo consiliare Pd-InComune) e per recepire problemi e istanze di cui farci carico per portarle poi in consiglio comunale. Con gli abitanti delle zone San Paolo, Riello, Trebbio e Porta Romana abbiamo parlato dello spostamento della stazione ferroviaria a San Paolo, sul quale l’amministrazione non ha saputo dare risposte concrete; della situazione dei marciapiedi nel quartiere, con un emendamento al bilancio 2022 purtroppo bocciato dalla maggioranza; della tassazione, della problematica del secondo ponte sul Tevere con i nuovi interventi che dovranno essere fatti e di tanto altro. Vogliamo che l’amministrazione lavori assieme alla minoranza e non da sola, come è avvenuto per il Pnrr; invece, sta andando avanti per conto proprio, senza un minimo di condivisione. È d’altronde questo il suo modo di agire, che noi contrastiamo”.

Quali sono i temi più scottanti dei quali parlerete anche nei prossimi incontri?

“Il cantiere della scuola secondaria Buonarroti e l’appalto del secondo ponte sul Tevere. Il metodo secondo cui “noi facciamo, voi zitti” non paga. Dobbiamo avere accesso agli atti per capire cosa sta succedendo. Inoltre, il progetto di rigenerazione urbana del centro storico, finanziato per oltre milioni di euro, rischia di essere l’ennesima occasione persa per la città, perché manca di organicità e di condivisione. I cittadini della parte sud di Sansepolcro sono intervenuti soprattutto per lamentare lo stato di abbandono di alcune zone, i problemi odierni della viabilità e quelli che ci potranno essere in futuro per il collegamento con il secondo ponte sul Tevere. Praticamente, tutti gli interventi si sono concentrati sui lavori pubblici e sulla mancanza di risposte da parte dell’amministrazione”.

Il centrosinistra biturgense si è ricompattato alle ultime elezioni comunali: questa armonia continua ad andare avanti?

“Direi proprio di sì. Con l’altro gruppo di minoranza, “Adesso”, stiamo collaborando per coinvolgerci a vicenda. Parliamo anche con il Movimento 5 Stelle, ma vi è la difficoltà oggettiva legata al fatto che i “grillini” non sono più rappresentati in consiglio comunale, anche se abbiamo sempre dato la nostra disponibilità al 5 Stelle per portare la loro voce. Relativamente allo schieramento più di sinistra, cioè “Insieme Possiamo”, c’è da dire che i suoi componenti si sono fatti da parte da soli, ma noi lasciamo sempre le porte aperte, perché crediamo su una forte unità del centrosinistra: molte sono infatti le cose che ci uniscono”.

Soddisfatto della linea che il Partito Democratico sta portando avanti a livello nazionale?

“Premetto che io sono un filo-Pd, nel senso che – in base al mio modo di pensare - non esistono una linea Schlein e una linea Bonaccini, ma una linea di partito. Ritengo che sia indispensabile avere un partito come il Pd, che si fa carico di tenere unito il centrosinistra quale alternativa a un centrodestra che governa a colpi di autorità. Ma per fare questo, per sperare di combattere politicamente il centrodestra e vincere, occorre una coalizione molto ampia. Dobbiamo allora fare leva sugli argomenti che ci uniscono, perché i punti di convergenza sono maggiori di quelli che ci vedono divergere”.