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Gli incontri di Maurizio Bragagni con la Regina Elisabetta e Carlo

Dalla Regina era stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico

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“Una donna d’altri tempi che ho avuto il piacere d’incontrare personalmente più volte, la quale mancherà sicuramente al mondo intero”. È il commento di Maurizio Bragagni, Ceo di Tratos UK – è nipote dell’ingegner Albano Bragagni, presidente del gruppo Tratos con sede principale a Pieve Santo Stefano – ma anche Console della Repubblica di San Marino per il Regno Unito di Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord. Inoltre, l’imprenditore valtiberino è presidente della fondazione Esharelife ed è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico: un conferimento che era arrivato direttamente dalla Regina Elisabetta II ritenendo Bragagni meritevole per i “servizi da lui resi nel business e per il suo volontariato al servizio della politica”. Tra Bragagni ed il Palazzo, se vogliamo, c’è una sorta di filo diretto: sono almeno quattro le circostanze in cui c’è stato un dialogo tra il Ceo di Tratos UK e la Regina Elisabetta. “Nel 2019 – ricorda lo stesso Bragagni – la stessa Regina ha consegnato alla nostra azienda il ‘The Queen’s Award’, il documento in cui la sovrana riconosce l’eccezionale lavoro svolto e di fatto ti consegna la carta reale. In quella circostanza siamo stati ricevuti a Buckingham Palace, insieme alle altre realtà insignite di questo importante riconoscimento. In quella circostanza con la Regina Elisabetta c’era il figlio Carlo, oggi attuale Re, insieme a Camilla per ringraziare l’industria britannica per quello che stavamo facendo per la nazionale”. E poi? “Sempre nel medesimo anno è accaduta una cosa davvero strana. Il presidente del club militare britannico di cui faccio parte era l’allora marito della Regina, il Principe Filippo, la cui sede è nel palazzo reale del Re di Norvegia in cui lo stesso ha abitato durante l’esilio. In quel periodo stavano registrando il film ‘The Clown’ dove, in molti ricorderanno, era presente anche la figura della Regina Elisabetta II: mi reco al bar e di spalle vedo una donna vestita di bianco, noto il barista piuttosto freddo; erano in corso le riprese e vi era la controfigura della sovrana praticamente identica. Causalità – specifica lo stesso Bragagni – è che esattamente un mese dopo si presenta la stessa situazione, seppure in quell’occasione era tutto vero. Lo stesso barista mi invita a recarmi nella sala ‘The King Norway’: ci mettono in cerchio ed entra la Regina. Si avvicina a me e senza attendere il passaggio della comunicazione di coloro che l’accompagnavamo mi disse testuali parole: ‘mi hanno detto che lei è molto impegnato con le sue quattro figlie’, alche rimango anche sbalordito e prosegue. ‘speriamo che siano intraprendenti come lei’. La mi risposta è stata secca e diretta. ‘lo saranno sicuramente, anche meglio’. Quel sorriso magico e la mano destra stretta alla mia. Lei sapeva notizie su di me: ecco la grandezza di questa persona”. L’altro incontro in occasione del summit sui cambiamenti climatici che si è tenuto a Glasgow. “Eravamo in delegazione insieme ai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, seppure in quella circostanza è stato davvero un flash”. Ma non è finita qua, giusto? “No – prosegue Bragagni – perché nel mese di marzo come Repubblica di San Marino abbiamo consegnato il cavalierato alla Regina con il gran collare d’oro in occasione del giubileo di platino. Mi sono messo in contatto con il Lord Ciambellano ed il Segretario di Stato: dopo l’iter burocratico la Regina ha accettato, poiché anche il padre era stato insignito dello stesso titolo; commossa in quell’occasione dal nostro gesto. Tra me e la Regina c’è sempre stata una corrispondenza, almeno tre volte l’anno, ed il momento più tenero è quando mi ha nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico: quindi si lascia il titolo di signore per prendere quello della nobiltà. All’invito, era il momento più brutto del Covid, risposi che per me sarebbe stato difficile scegliere una sola persona per accompagnarmi avendo moglie e quattro figlie: decisi, quindi, di lasciare spazio ad altri che non avevano avuto il piacere di incontrarla. Lei, in maniera incredibile, mi rispose dicendo che mai un titolo era così meritato e mi inviò la spilla ufficiale con il simbolo dell’ordine”.

Redazione
© Riproduzione riservata
11/09/2022 12:41:18


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