Pnrr, all’Italia altri 21 miliardi di euro
Gentiloni: “Ora raggiungere gli obiettivi concordati”
Ripresa, ecco i 21 miliardi di euro richiesti dall’Italia. La Commissione europea apre i rubinetti del Recovery Fund concedendo al governo Draghi le risorse richieste per rilanciare il Paese in senso sostenibile e moderno dopo la crisi sanitaria e quella economica che ne è derivata. L’assegno staccato oggi dall’esecutivo comunitario si aggiunge a quello dello scorso agosto, quando nelle casse tricolori finirono 24,9 miliardi di pre-finanziamenti. In totale l’Europa ha garantito fin qui circa 47 miliardi di euro, che andranno spesi presto e bene.
L'Italia deve soddisfare 51 obiettivi e tappe fondamentali che riguardano diverse riforme e investimenti, dall'efficienza energetica nell'edilizia alla mobilità sostenibile, dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione a quella del sistema di giustizia, dal miglioramento del sistema di gestione idrica allo sviluppo dell'idrogeno. C’è molto da fare, in sostanza. Se la presidente dell’esecutivo comunitario, fa i «complimenti» all’Italia per una strategia nazionale di rilancio considerata ambiziosa, credibile e realizzabile, il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, ricorda che il difficile viene adesso. Quello di Bruxelles non è un assegno in bianco. Al contrario, è legato al «raggiungimento degli obiettivi concordati».
Non c’è dubbio che intanto giungono «buone notizie» per Draghi, come enfatizza von der Leyen. Dopo il via libera preliminare di febbraio, l’esecutivo comunitario aveva promesso che l’assegno da 21 miliardi sarebbe stato staccato entro inizio aprile. Promessa mantenuta, ora tocca all’Italia tener fede alle proprie.
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