È della pornodiva Charlotte Angie il cadavere fatto a pezzi a Borno

Confessa il vicino: “Gioco erotico finito male”
Ècrollato dopo tre ore di interrogatorio e ha confessato tutto: Davide Fontana ha ucciso la venticinquenne Carol Maltesi durante un gioco erotico colpendola con un martello, «poi non ho più capito nulla». Fontana ed è un impiegato di banca nel Milanese ed è reo confesso dell’attrice hard Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie, arrestato la scorsa notte con le accuse di omicidio volontario aggravato, occultamento e distruzione di cadavere. Il 43enne avrebbe ammesso di averla uccisa colpendola più volte alla testa con un bastone e poi di aver sezionato il corpo facendo ricorso a seghe e cesoie. Fontana avrebbe anche confessato di aver sfigurato il cadavere della giovane attrice hard per non renderlo riconoscibile, di averla lasciata in un congelatore per due mesi, nella stessa abitazione della vittima, prima di liberarsene. Avrebbe scelto l’alta Val Camonica, ha raccontato agli inquirenti, perché conosceva la zona per esserci stato in passato. Dalle prime ricostruzioni dell'accaduto l'uomo era un vicino di casa di Carol e, in passato, sarebbe stato legato alla donna, con la quale sarebbe rimasto in rapporti di amicizia. Vivevano entrambi in una corte a Rescaldina in provincia di Milano, dove questa mattina i due appartamenti sono stati messi sotto sequestro.
Madre di un bimbo di sei anni, ex commessa in un negozio di profumi, Carol Maltesi si è avvicinata al mondo dell’hard durante il lockdown del 2020, forse per problemi economici, filmandosi e pubblicando sulla piattaforma Onlyfans i suoi video. Solo più tardi ha deciso di diventare Charlotte Angie e di fare di quel gioco una professione vera e propria, divisa tra il mondo dei video porno e quello dei night, dove si esibiva come spogliarellista. L’11 marzo era attesa sul palco di un locale notturno per una tre giorni dedicata al settore, dove però non si è mai presentata. Già da settimane di lei non si sapeva più nulla.
Davide Fontana l’ha uccisa verso fine gennaio e in questi due mesi, ha raccontato durante l’interrogatorio al pm Lorena Ghibaudo, nessuno l’ha cercata: «Solo la mamma con alcuni messaggi Whatsapp e l’ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno».
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