Niente e nessuno sarà più come prima
Ci sarà chi troverà la fede e chi la perderà per sempre
Quando tutto questo finirà, e il coronavirusa sarà ormai come un banale raffreddore , ci sarà chi (i più) non torneranno alla loro vita precedente la pandemia.
L’emergenza, il lutto, la paura, il dolore, la malinconia, l’angoscia, il disorientamento ha creato come un solco che separa noi da tutto il resto: quello che era ieri, quello che e’ oggi, e quello che sara’ domani.
Il futuro? Come sarà domani? Come ci troverà? Chi resterà? Cosa vedranno gli occhi di chi resterà? I nostri figli come saranno, sereni o tristi? Gli anziani che sopravviveranno come vivranno la loro vecchiaia? E i giovani, capiranno la cosa enorme che ci e’caduta addosso? Cambieranno? Miglioreranno? O continueranno come niente fosse?
Una cosa e’certa ognuno porterà con se quello che ha visto, poi ciascuno lo elaborerà a suo modo, col suo bagaglio di esperienze.
Domani ci sarà chi si porrà delle domande sulle scelte fatte, sui compromessi, sulle rinunce che ha dovuto affrontare. Ci sarà chi lascerà il proprio lavoro, chi sarà licenziato, chi lascerà il proprio partner, chi si sposerà, chi divorzierà, chi farò un figlio, chi non ne vorrà più avere.
Ci sarà chi troverà la fede e chi la perderà per sempre.
C’è chi dice che tra un ventennio sarà un mondo migliore, chi dice invece che il peggio dovrà ancora arrivare. Dopo il pericolo sanitario quello economico, e la mole di suicidi che ne potranno derivare.
Perché niente e nessuno sarà più come prima.
Penso che ognuno di noi abbia un compito importante -dopo che siamo restati a casa per il proprio bene e quello degli altri (finché ce lo diranno di fare)- quello di ricostruire il nostro intimo, la nostra soggettività, di riscaldare il nostro spirito e ritrovare l’altro ovunque ci chiami. Dobbiamo volerci bene e aiutarci. Non evitarci e odiarci. Siamo tutti fratelli in un mondo sconosciuto, ormai cambiato.
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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