Opinionisti Olinto Gherardi

Commedia triste

Il teatrino della politica italiana

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Il teatrino al quale stiamo assistendo in questi giorni, quali spettatori paganti, risulta essere spettacolo di infima qualità, recitato da guitti di terz’ordine, che non riesco a definire attori. Da tempo ormai immemore ci vengono propinate repliche ripetitive e noiosamente scontate che non fanno altro che aumentare il senso di presa in giro di un manipolo di avventurieri sfacciati ed arroganti nei confronti degli elettori, cittadini italiani tartassati e vessati per il beneficio di pochi e i delinquenziali disegni dell’elite euro mondiale composta da multinazionali e speculatori senza riguardi. E’ ovvio e palese che non sono qui a difendere nessuno dei protagonisti di questa commedia indecente, a cominciare da quel Salvini appellato in mille modi dispregiativi dagli avversari prima e dagli alleati di governo poi, rumoroso fautore del prima gli italiani, strenuo guardiano dei porti antiong ,ma distratto nel non vedere, lui e le autorità, le manciate di barchini e pescherecci che attraccano quotidianamente scaricando clandestini ( è questo che sono, a tutti gli effetti) checché ne dicano i paladini dell’accozzaglienza privati a lungo della linfa economica vitale per i loro “partiti” e cooperative no profit solo di facciata; questi ultimi se possibile sono a me i più invisi ed indigeribili, fautori ed autori di un osceno mercato di schiavi del terzo millennio e invischiati in mille altre nefandezze che ogni tanto trapelano portando a galla il marcio nascosto dietro muri di omertà e collusione a vario titolo,sempre ed unicamente in funzione dei soldi, della situazione economica che più è florida e più da potere, il verminaio di Bibbiano è solo una delle tante atrocità perpetrate da questi esseri indefinibili. Non ce n’è uno di questi delinquenti che paghi con la galera le proprie malefatte, grazie anche alla compiacenza di giudici di sinistroide tendenza, che usano la legge a proprio uso e consumo, a beneficio od a danno di chi è accusato di qualcosa. A mio parere questi esseri ed i loro compiacenti lacchè dovrebbero scomparire dal panorama pubblico del Paese,allo stesso modo dei pluri indagati e condannati tipo il boss di Milano che invece ancora oggi ha l’ardire di presentarsi in tv sciorinando le fandonie di sempre, seguito da quella corte dei miracoli composta di leccaculo, donnine e donnette che vivono una loro realtà diversa da quella che invece vivono milioni di italiani, due galassie distanti anni luce. Non mi soffermo oltre la citazione sul bugiardo seriale e la becera aretina in quanto dovrei scrivere solo improperi ed insulti, ritrovarseli in un esecutivo, dopo che il voto popolare di Marzo 2018 ne ha certificato l’inadeguatezza, sarebbe devastante. Stesso discorso dicasi per Grasso e Boldrini inseriti nei partiti di governo grazie al colpo di mano di quel Fico che dedica il 2 Giugno ai Rom, Sinti e Clandestini (sempre loro a tutti gli effetti). La mossa di Salvini, inattesa per me a onor del vero, ha riaperto il vaso di Pandora permettendo ai fantasmi di ripresentarsi pretenziosi con alla testa il distruttore della Sanità del Lazio, un capoccione sorridente come uno stolto che non capisce cosa stia facendo. Dai meandri della prima repubblica s’insinua fastidiosa la puzza fetente dei D’Alema, dei Prodi … Si, mi piacerebbe proprio che l’uomo della ruspa ci spiegasse il perché, anche se in piccola parte posso immaginare, di questo ribaltone che nessuno o quasi si aspettava e poi sarei curioso di sapere quale tipo di perturbazione atlantica stia sconvolgendo il clima,la flora e la fauna dell’inintaccabile Mo vi mento guidato da Di Maio. Non che mi interessi più di tanto in fondo, ma da chi per lunghi mesi ha puntato il dito , ha accusato, spergiurato, denigrato, innalzato il vessillo dell’onestà sopra ogni cosa, mi aspetto, mi aspettavo un minimo di coerenza, la stessa, forse ancor di più che mi pare assentarsi anche dalla figura carismatica di Conte, se veramente accetterà un nuovo incarico di governo, dopo aver più volte dichiarato ai media che quella passata sarebbe stata l’unica esperienza. Quindi un quadro che possiamo collocare nella corrente astrattistica, tanto è confusa ed immaginaria la situazione che si prospetta ed a me sinceramente l’astrattismo non ha mai convinto. Non possiamo nemmeno sperare in una soluzione presidenziale, in quanto il caro emerito fa parte di quei tifosi che vogliono l’Europa, per tanto non credo che mai concederà nuove elezioni, come sarebbe giusto che fosse, ma non solo in questo caso, anche ogni qualvolta qualsiasi esecutivo cessi il proprio percorso anzitempo. Se solo penso ad un brodo di dado fra grilli e grulli,mi vieno lo sconforto e la voglia di andarmene da questo stivale talmente sfondo che credo non possa essere più riparato, se non con un miracolo.

Olinto Gherardi
© Riproduzione riservata
02/09/2019 09:59:20

Olinto Gherardi

Operaio – Scrittore - Apolitico – 21 anni nel Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro dall’avvento del Dott. Piero Gennaioli - Scrittore di poesie - Due pubblicazioni nel 2013(Lo Sbandieratore di Emozioni) e 2015 (All’ombra della Torre) con lo pseudonimo di Uguccione de’ Fiaschi – Collabora alla mostra fotografica di Francesca & Angelo Petruzzi, ManiAnime del Borgo 2016 – Attenzione rivolta al territorio, al Borgo ed al suo patrimonio artistico; diretto e chiaro nell’esposizione del pensiero critico, ma costruttivo. Fotografo amatoriale per hobby-Calcio e Pallavolo gli sports seguiti in prevalenza. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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