Arezzo: 42° Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”,

L’evento che da oltre quattro decenni rappresenta il cuore pulsante della coralità italiana
Dal 42° Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”, l’evento che da oltre quattro decenni rappresenta il cuore pulsante della coralità italiana, al Convegno Internazionale di Studi “Mille anni di notazione musicale guidoniana”, passando per i concerti finali d’esame della Scuola per Direttori di Coro e il Concorso Internazionale di Composizione 2025.
Tra novembre e dicembre, una serie di appuntamenti testimoniano il ruolo centrale che la Fondazione Guido d’Arezzo gioca nel panorama culturale, con un intenso programma corale per l’ultimo trimestre dell’anno volto a rafforzare la sua missione nel campo della formazione musicale, della ricerca musicologica e della valorizzazione del patrimonio corale italiano e internazionale. Arezzo, città d’arte e di musica, culla di Guido Monaco – l’inventore della moderna notazione musicale – si prepara ancora una volta a far risuonare le sue antiche pietre con l’armonia delle voci corali provenienti da tutta Italia. La Fondazione Guido d’Arezzo, presieduta dal sindaco Alessandro Ghinelli e diretta da Lorenzo Cinatti, rafforza così il suo impegno nel valorizzare la coralità come patrimonio culturale, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo. Il direttore artistico delle attività polifoniche è il maestro Luigi Marzola.
Il primo evento è il coronamento di un anno di studio dedicato alla crescita professionale di giovani direttori, rappresentato dagli esami finali della Scuola per Direttori di Coro, che si svolgeranno sabato 1 e domenica 2 novembre. Alla giornata di preparazione seguirà il concerto d’esame, domenica 2 novembre alle ore 15:30 nella Sala Vasariana di Arezzo, durante il quale gli allievi diretti si esibiranno accompagnati dal Libercantus Ensemble. A valutare il loro percorso formativo sarà una commissione di alto profilo composta da Dan Shen, Luigi Marzola, Cecilia Luzzi, Cesare Ganganelli, Fabio Lombardo, Vladimiro Vagnetti e Silvia Vajente, scelti per le loro competenze e per il contributo riconosciuto al mondo della direzione corale.
Il 30 novembre, la Basilica di San Domenico ad Arezzo, con la sua acustica maestosa e il celebre Crocifisso di Cimabue che veglia sulle esecuzioni, ospiterà il 42° Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”, che vedrà la partecipazione di circa 170 coristi provenienti da varie regioni italiane.
Il concorso si articolerà nei tre percorsi della musica sacra, della musica profana e del programma celebrativo. Tra i cori ammessi, di alto profilo, rappresentativi della straordinaria varietà e vitalità del canto corale italiano: il Piccolo Coro del Teatro “A. Rendano” (Cosenza) diretto da Maria Carmela Ranieri; il Gruppo Vocale Novecento APS (Verona) diretto da Maurizio Sacquegna; il Libercantus Ensemble (Perugia) diretto da Vladimiro Vagnetti; il Coro Voci Bianche C. Eccher della Valle di Sole (Trento) diretto da Marcella Endrizzi; il Gruppo Vocale Garda Trentino (Riva del Garda) diretto da Enrico Miaroma e il Coro Giovanile Note Colorate (Messina) diretto da Giovanni Mundo.
La giornata si aprirà alle 10:30 con il concorso, per concludersi alle 16:00 con la cerimonia ufficiale di premiazione, alla presenza della giuria costituita da Alberto Odone, Carlo Pavese, Maria Elena Mazzella, Matteo Valbusa e Paola Versetti. Il coro vincitore avrà l’onore di rappresentare l’Italia al 74° Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo”, portando così la propria voce in una delle competizioni più prestigiose del mondo corale.
“Una giornata di festa e di emozione, dove la città si farà teatro di un dialogo tra generazioni, tra musica antica e contemporanea, tra ricerca e tradizione. È la celebrazione di un’Italia che canta, che cresce, che crede nella potenza della voce come strumento di espressione e di bellezza”, dicono gli organizzatori.
Nei giorni 2, 3 e 4 dicembre, la Fondazione promuove un Convegno Internazionale di Studi dal titolo “Mille anni di notazione musicale guidoniana” a cura del Centro Studi Guidoniani, tre intense giornate dedicate all’approfondimento critico e storico della figura di Guido d’Arezzo e dell’evoluzione della notazione musicale, con interventi provenienti da università, istituti di ricerca e centri musicologici italiani e internazionali, un’occasione unica per riflettere sulla continuità e sulle innovazioni della prassi notazionale nel corso dei secoli. In occasione del convegno che si terrà nella Sala Pieve della Fraternita dei Laici verrà inaugurata nella stessa sede della Fraternita dei Laici un'esposizione al pubblico di una rappresentanza di codici e frammenti liturgici medievali con notazione musicale appartenenti a biblioteche e archivi cittadini aperta al pubblico fino al 6 gennaio e presentato al pubblico il volume “Teodaldo e Guido Monaco. Riforma e cultura ad Arezzo nel secolo XI” curato da Pierluigi Licciardello e Cecilia Luzzi che raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale organizzato nel 2023 dalla Fondazione in collaborazione con l’Accademia Petrarca di Arezzo.
Parallelamente, la Fondazione Guido d’Arezzo promuove il Concorso Internazionale di Composizione 2025: sono pervenute 34 composizioni da Italia, Spagna, Hong Kong, Cina, Polonia, Corea del Sud, Stati Uniti e Danimarca: questo straordinario numero di partecipanti conferma l’interesse e la vitalità del mondo della creazione corale contemporanea, che si alimenta del dialogo tra tradizione e nuove sensibilità artistiche.
Completano il quadro le attività editoriali della Fondazione con il nuovo numero della rivista “Polifonie – Storia e teoria della coralità” (Nuova Serie IX), riconosciuta dal Ministero della Cultura come pubblicazione di “alto valore scientifico” e distribuita gratuitamente ai principali istituti italiani e stranieri, con saggi inediti di storici, musicologi e direttori di coro. Fondata nel 2001 nell’ambito del Centro Studi Guidoniani, Polifonie conferma il suo ruolo di piattaforma accademica per la coralità, promuovendo studi sulle conquiste teoriche, compositive e stilistiche che hanno marcato la storia del canto corale. Viene inoltre inaugurata la nuova collana del Centro Studi Guidoniani “Esacordo” con la pubblicazione della raccolta di saggi di Cesarino Ruini, in occasione dei suoi 75 anni, “Verba scripta videmus. Pagine scelte tra Guido d’Arezzo e dintorni” a cura di Mauro Casadei Turroni Monti e la prefazione di Lorenzo Bianconi.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: www.polifonico.org
La Fondazione Guido d’Arezzo si è distinta fin dal 1952 come il più importante palcoscenico per le espressioni corali del mondo intero, organizzando il Concorso Polifonico Nazionale istituito nel 1984, il Concorso Internazionale di Composizione istituito nel 1974, il Gran Premio Europeo di Canto Corale istituito nel 1988 con i partner di Tolosa (Spagna), Debrecen (Ungheria), Tours (Francia), Varna (Bulgaria) e Maribor (Slovenia) e la Scuola Superiore per Direttori di Coro nata nel 2002, corso triennale di specializzazione destinato alla formazione di direttori di coro.
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