Anche Città di Castello a Firenze per la mostra del Beato Angelico

Secondi e Botteghi: “Prestiti uno strumento per valorizzare il nostro patrimonio”
Esposte nella sede di San Marco, le due sculture attribuite alla botteghe di Lorenzo Ghiberti del Reliquario di Sant’Andrea della Pinacoteca comunale di Città di Castello, sono esposte nell’ambito della mostra “Beato Angelico”, a cura di Carl Brandon Strehlke, 25 settembre 2025- 25 gennaio 2026, promossa dalla Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. Il prestito autorizzato dal Comune di Città di Castello rientra nella politica di scambi e collaborazioni che l’Amministrazione sta intrattenendo con alcune delle maggiori istituzioni italiane ed internazionali, volte a valorizzare il patrimonio artistico locale, anche attraverso dei fee, che consentiranno interventi di ricerca e manutenzione sulle opere interessate. “Le iniziative di promozione intraprese negli ultimi anni stanno sviluppando un interesse crescente verso il nostro patrimonio artistico” commentano il sindaco tifernate Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, intervenuta all’inaugurazione, “siamo molto orgogliosi di partecipare a questo evento espositivo, che rappresenta uno dei principali appuntamenti del settore in questo periodo e che sarà di certo un’occasione per far conoscere al grande pubblico le due preziose sculture. Anche la collocazione centrale nella sede di San Marco rende merito al pregio artistico e contributo scientifico che potranno produrre nello studio degli esordi di Lorenzo Ghiberti, autore del Reliquario. Ringraziamo dunque la Fondazione Palazzo Strozzi per averle inserite nel percorso della mostra e per il contributo alla manutenzione delle opere che ha accordato al Comune”. La mostra riunisce a Firenze oltre 140 opere di Beato Angelico e dei suoi contemporanei, tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco. Il cuore dell’esposizione è la ricomposizione della Pala di San Marco, capolavoro assoluto dell’Angelico realizzato intorno al 1440 per l’altare maggiore della chiesa domenicana. L’opera fu smembrata durante le soppressioni napoleoniche e le sue parti disperse in musei e collezioni internazionali. Il percorso si sviluppa in due sedi. A Palazzo Strozzi si scopre l’Angelico in dialogo con i grandi protagonisti del suo tempo, in un allestimento che offre nuove prospettive. Al Museo di San Marco si entra invece nel contesto originario: una sala dedicata alle prime affermazioni, il chiostro con la Crocifissione appena restaurata, la biblioteca che rimane uno degli spazi più suggestivi della Firenze rinascimentale, e naturalmente la Pala di San Marco, finalmente ricomposta. “Nel corso dell’ultimo anno, le richieste di prestito pervenute all’Amministrazione sono in aumento a primavera abbiamo partecipato alla mostra su Raffaello “Experience Raphael”, organizzata dal Musee de Beaux -Arts di Lille tra ottobre 2024 e febbraio 2025, con San Nicola da Tolentino di Ermenegildo Costantini, a marzo 2026 lo Stendardo processionale della Santissima Trinità di Raffaello, attualmente in restauro all’Istituto Centrale del Restauro, parteciperà insieme ad altre 220 opere alla mostra del Metropolitan Museum of Art di New York su Raffaello” concludono sindaco ed assessore “A guidare le scelte dell’Amministrazione in questa materia è la consapevolezza delle ricadute positive che l’esposizione a una platea qualificata e ampia determina in termini di audience e di reputazione, per il museo e il territorio che lo custodisce ed insieme la valorizzazione, prerogative che la legge attribuisce agli enti locali, di opere che esprimono anche un aspetto identitario per la città”.
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