Gli abitanti di Sansepolcro e Anghiari sono in tutto e per tutto simili a quelli di città

Il centro storico del Borgo ha perso lo smalto estetico della gioventù
Una mattina d'estate dovevo andare nel perugino e mi recai a far colazione presso un noto locale vicino alla E45. Non farò il nome ma penso si capisca bene: parcheggi vari e pieni, ambiente tipo Autogrill, vasta scelta di paste per la colazione e anche salati, producono pizze e pane, hanno molto spazio dedicato ai tavolini e c'è pure l'angolo tabacchi.
Prima sorpresa: c'è la fila fuori dal locale per arrivare alla cassa e comprare lo scontrino.
Seconda sorpresa: c'era tanta gente nei tavoli, era pieno dappertutto e di gente del posto.
Incontro un amico e gli offro il caffè e alla mia sorpresa risponde dicendo "e non hai visto la sera per l'aperitivo o la domenica a prendere le paste per il pranzo". Non solo, c'era un bel po' di gente che conoscevo, guardando in giro tra i tavoli. Il cappuccino era fatto con caffè bruciacchiato, la pasta era buona, ho visto anche giornali in lettura tra i tavoli (cosa ormai rara nei locali).
Preso dalla curiosità sono tornato nel locale ad orari diversi e ... sempre abbastanza pieno: per l'apericena (il dio della dialettica ci punirà per aver coniato questo vocabolo), organizzatissimi, un tavolo buffet appositamente concepito. Per le paste della domenica c'era più gente che alla messa in Duomo.
Ci studio un po' e giungo ad alcune conclusioni alle quali, voi, sarete arrivati ben prima di me che vivevo nella "beata ignoranza" e versavo lacrime per il centro storico del Borgo:
primo, bravissimi coloro che hanno concepito il format del locale in questione, hanno azzeccato un bel po' di cose e il successo arride a chi è capace di interpretare tempi e bisogni delle umane tendenze.
secondo, ho potuto ragionare sul fatto che i bar che hanno più successo sono quelli dove si può parcheggiare un'auto, alla faccia dei "quattro passi" in centro o del movimento che aiuta ad un invecchiamento virtuoso.
terzo, (lo sapevo già ma qui ne ho avuto l'ennesima conferma) la gente va dov'è la gente.
quarto, gli abitanti di Sansepolcro e Anghiari sono in tutto e per tutto simili a quelli di città: supermercati e locali decentrati creano poli di interesse e attrazione, quindi è giusto e bello vedere gli sforzi e gli investimenti per non far morire i centri storici ma la gente va dove è più pratico e veloce, dov'è più comodo per la loro vita.
Tutta Italia ha perso negli ultimi anni 118.000 attività commerciali, ci sarà pure un motivo (più di uno certamente).
Conclusione delle mie povere riflessioni: i tempi cambiano per tutti, i centri storici saranno pure un "salotto buono" ma interessano a pochi, tante lacrime si versano sui tempi che furono ma è un puro esercizio di nostalgia, la popolazione invecchia e con l'età aumentano i ricordi di un passato più o meno glorioso che non è destinato a ripetersi.
L'amministrazione comunale pone molta attenzione per non impoverire il centro storico, crea eventi, abbellisce quel che può ma è come un padre che regala trucchi e creme ad una figlia che invecchia male ed ormai ha perso lo smalto estetico della gioventù.
Magari in un prossimo futuro le cose cambieranno ancora ma ci vogliono interi lustri per far sì che cambino i gusti dei suoi abitanti. Ma è utile lamentarsi perchè l'informatica, i telefonini, le auto, ecc. hanno cambiato le nostre abitudini? E' come rimpiangere i carretti e i cavalli, la povera ma virtuosa vita passata priva di quelle comodità a cui nessuno vorrebbe rinunciare.

Marco Cestelli
MARCO CESTELLI: Persona molto conosciuta a Sansepolcro, studi economici e commerciali a Milano, manager e imprenditore, scrittore, conferenziere e comunicatore, ha viaggiato in molte parti del mondo, ha sperimentato innovazioni e il valore della cultura. Legatissimo alla sua terra ama l’arte e la storia, la geopolitica e la cultura europea. Sa di non sapere mai abbastanza.
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