Dama in Casentino celebra Padre Tarcisio con una targa commemorativa

Un episodio emblematico riguarda la nascita della scuola per infermieri Tekove Katu
Il giorno del patrono San Lorenzo, il piccolo borgo di Dama ha vissuto un momento di profonda commozione e orgoglio collettivo. Sulla facciata della Chiesa è stata inaugurata una targa in memoria di Padre Tarcisio Dino Ciabatti, frate francescano minore toscano, nato proprio a Dama il 5 ottobre 1935 e scomparso lo scorso 23 gennaio 2025 in Bolivia, dove ha trascorso quasi cinquant’anni come missionario tra le popolazioni indigene del Chaco.
La cerimonia, promossa dai Frati della Verna, dal Comune di Chiusi della Verna e dalla Proloco di Dama, ha visto la partecipazione di numerose autorità religiose e civili. A concelebrare la Santa Messa in suo onore sono stati il Vescovo Rodolfo Cetoloni, Padre Livio Crisci (Provinciale), Padre Giuseppe Caro (responsabile delle Missioni), Padre Guido Fineschi (Guardiano della Verna), il Parroco locale Padre Paolo Fantaccini e Fra Ivano Nasini missionario francescano che è stato per tanti anni con lui in Bolivia. Presente anche il Sindaco di Chiusi della Verna, a testimonianza del profondo legame tra la comunità e il suo figlio spirituale.
Padre Tarcisio iniziò il suo cammino tra i baraccati di Viareggio negli anni ’60, dove si distinse per il suo impegno sociale e pastorale. Ma fu nel 1976 che la sua vita prese una svolta radicale: partì per la Bolivia, rispondendo alla chiamata di un vescovo locale che cercava aiuto per le comunità indigene del Chaco.
Lì, in una terra segnata da povertà estrema e ingiustizie, Padre Tarcisio si dedicò anima e corpo alla liberazione e alla dignità dei Guaraní e di altre tribù locali. Insegnò loro a leggere, scrivere, suonare strumenti musicali, introdusse le prime nozioni sanitarie e promosse campagne di vaccinazione. Portò l’acqua nei villaggi, costruì scuole e piccoli ospedali, sempre rispettando le identità culturali delle popolazioni.
Un episodio emblematico riguarda la nascita della scuola per infermieri Tekove Katu. Dopo aver salvato una comunità colpita dal morbillo, Padre Tarcisio capì l’urgenza di formare operatori sanitari locali. Da quell’intuizione nacque un progetto che coinvolse medici e volontari di università italiane — Firenze, Siena, Pisa, Catania, Roma-Sapienza — e che fu riconosciuto persino dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come modello di sistema integrato.
La targa apposta a Dama non è solo un gesto simbolico, ma un segno tangibile di gratitudine e memoria. Padre Tarcisio ha incarnato il Vangelo con gesti concreti, lasciando un’impronta indelebile in due continenti. La sua vita è stata un ponte tra la spiritualità francescana e l’impegno sociale, tra la Toscana e il cuore dell’America Latina.
La comunità di Dama, insieme al Santuario de La Verna e all’intera famiglia francescana, continuerà a custodire e tramandare il suo esempio perché "ci sono vite che non finiscono con la morte, ma continuano a germogliare nei cuori di chi le ha incontrate”.
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