Come e chi potrà andare in pensione nel 2025

Requisiti, calcolo e le novità per lavoratori pubblici e privati
Sono sempre più numerosi i lavoratori che si chiedono quando e come andare in pensione. Le regole variano a seconda dell’età, dei contributi versati e della categoria lavorativa. In questo approfondimento trovi tutte le informazioni aggiornate sul sistema pensionistico italiano nel 2025: dai criteri di accesso alle novità introdotte quest’anno.
Come si calcola la pensione nel 2025
Il calcolo della pensione dipende dalla data di inizio della contribuzione:
Chi ha iniziato a lavorare dal 1996 usufruisce solo del sistema contributivo, basato sui versamenti effettuati e sull’andamento del PIL. L’importo finale è calcolato tramite coefficienti che variano in base all’età e alla speranza di vita.
Chi ha versato contributi anche prima del 1996 beneficia di un sistema misto: retributivo per la parte antecedente al 1996, contributivo per il resto. L'importo sarà quindi legato sia alle ultime retribuzioni che ai contributi versati.
Pensione con contributi prima del 1995: requisiti 2025
Chi possiede almeno un contributo versato entro il 31 dicembre 1995 può andare in pensione nel 2025 con uno dei due requisiti:
67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Entrambi i requisiti saranno adeguati all'aspettativa di vita a partire dal 2027, con un incremento stimato di 2-3 mesi ogni biennio.
Quota 103: confermata per il 2025
Resta attiva Quota 103, che consente l’uscita con 41 anni di contributi e 62 anni di età, con sistema interamente contributivo. L'importo mensile della pensione non può superare 2.395 euro lordi fino al compimento dei 67 anni.
Opzione Donna 2025: requisiti aggiornati
Confermato anche nel 2025 il programma Opzione Donna, che permette l’uscita anticipata con:
35 anni di contributi
61 anni di età (che scendono a 60 o 59 anni con uno o due figli)
Il calcolo dell’assegno avviene con metodo contributivo e l’accesso è vincolato a condizioni specifiche come:
Attività di caregiver da almeno 6 mesi
Invalidità civile pari almeno al 74%
Licenziamento da azienda in crisi
Novità per chi ha contributi solo dal 1996
I lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dal 1996 possono accedere alla pensione anticipata contributiva a partire da 64 anni, purché l’importo della pensione superi 3 volte l’assegno sociale (circa 1.330 euro netti mensili fino al 2029).
Per le donne, la soglia è più bassa:
2,8 volte l’assegno sociale (circa 1.250 euro) con un figlio
2,6 volte (circa 1.020 euro) con due o più figli
Dal 2030 il limite aumenterà a 3,2 volte l’assegno sociale.
Il ponte tra previdenza pubblica e complementare
Introdotto nel 2025, il cosiddetto ponte previdenziale consente di raggiungere la soglia minima per la pensione anticipata sommando i contributi INPS e quelli della previdenza integrativa. Questo meccanismo facilita l’accesso alla pensione per chi ha accumulato risparmi anche in fondi pensione privati.
Pensione per i professionisti: regole diverse per categoria
Per i professionisti iscritti alle casse private (avvocati, commercialisti, geometri, periti agrari, consulenti del lavoro), continuano ad applicarsi formule autonome, spesso più flessibili:
Quota 100 (62 anni + 38 contributi) per la maggior parte delle categorie
Quota 99 (61+38) per i commercialisti
Quota 97 (57+40) per i periti agrari
Isopensione: uscita anticipata fino a 4 anni
L’isopensione è una misura rivolta ai lavoratori vicini alla pensione in aziende con oltre 15 dipendenti. Consente di lasciare il lavoro fino a 4 anni prima, con un assegno anticipato a carico dell’azienda esodante. È uno strumento previsto dalla riforma Fornero e attivo anche nel 2025.
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