Trump a Putin: "Fermati subito". Poi a Zelensky: "Accetta la pace o perderai tutto"

Raid russi su Kiev, 12 morti e oltre 60 feriti
Donald Trump condanna con fermezza i raid russi su Kiev, definiti “non necessari e in un momento molto sbagliato”, esortando Vladimir Putin a fermare immediatamente l'offensiva. Il messaggio è stato pubblicato sul social Truth Social, all’indomani dell’ennesimo attacco missilistico russo sulla capitale ucraina, in cui hanno perso la vita 12 civili e oltre 60 persone sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini.
L’appello di Trump: “Chiudiamo un accordo di pace”
“Vladimir, fermati! Cinquemila soldati a settimana stanno morendo. Chiudiamo questo accordo di pace”, ha scritto Trump, rilanciando il suo ruolo di mediatore nel conflitto. Un'esortazione diretta al presidente russo, in un momento di crescente tensione internazionale. Secondo Mosca, gli attacchi notturni avrebbero colpito solo infrastrutture militari ucraine, ma le immagini e i resoconti locali mostrano gravi danni anche a strutture civili.
Attacco a Zelensky: “Ritarda la pace”
Trump ha inoltre accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di ostacolare la pace, definendolo “un uomo senza carte da giocare” e criticandone il rifiuto di riconoscere la Crimea come territorio russo. Secondo l'ex presidente USA, le “dichiarazioni incendiarie” di Zelensky contribuirebbero a prolungare la guerra e la sofferenza della popolazione.
Zelensky ha risposto ribadendo la propria posizione: “La Crimea è parte integrante dell’Ucraina secondo la nostra Costituzione. Non cederemo”. Il presidente ha inoltre sottolineato l’assenza di una reale pressione internazionale sulla Russia: “Non vedo nuovi pacchetti di sanzioni significative”.
Macron: “Putin continua a mentire”
Anche il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto duramente da Antananarivo, Madagascar: “Putin dice di volere la pace e poi bombarda Kiev. Basta bugie. Se volesse davvero la pace, potremmo avere un cessate il fuoco immediato”. Macron ha invitato l’opinione pubblica a concentrarsi sulla responsabilità diretta del Cremlino, definendo inaccettabile il continuo ricorso alla violenza armata.
Shoigu avverte: “Caschi blu? Rischio Terza Guerra Mondiale”
Intanto da Mosca arriva un’escalation verbale preoccupante. Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha dichiarato che l’eventuale invio di caschi blu nei territori dell’Ucraina sudorientale – che la Russia considera “storicamente suoi” – potrebbe portare a un conflitto diretto tra NATO e Russia, con il rischio concreto di una Terza Guerra Mondiale.
Shoigu ha accusato la “coalizione dei volenterosi” di voler intervenire in Ucraina sotto copertura, con l'obiettivo di controllarne le risorse. Ha inoltre annunciato che la regione russa di Kursk sarà presto “ripulita dai militanti” ucraini, nel quadro di un’operazione antiterrorismo.
La situazione sul campo
Secondo le dichiarazioni del Cremlino, l’esercito russo avrebbe già riconquistato oltre il 99% del territorio della Repubblica Popolare di Lugansk, due terzi della regione di Kherson, e vaste porzioni di Donetsk e Zaporizhzhia. “La situazione cambia ogni giorno a nostro favore”, ha concluso Shoigu.
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