Sicurezza ad Arezzo, CasaPound: "La politica è latitante"

"Sicurezza assente, politica latitante" questo lo striscione attaccato dai militanti di CPI Arezzo a Campo di Marte per rimarcare la crescente situazione di insicurezza che stanno vivendo gli aretini. Negli ultimi mesi, la città è stata teatro di numerosi episodi di violenza, coinvolgendo baby gang, spacciatori e gruppi di immigrati che operano in totale impunità. I cittadini sono sempre più preoccupati ma la politica locale, sia di maggioranza che di opposizione, sembra non voler intervenire.

"Non possiamo più tollerare un'amministrazione sorda alle istanze della comunità, che si gira dall’altra parte mentre le strade diventano sempre più pericolose", afferma CasaPound Italia (CPI) nella nota. "Mentre Arezzo soffre e i gruppi di criminali si muovono indisturbati la politica resta in silenzio, impegnata più a spolverare le poltrone che a risolvere i problemi reali."

Recentemente, si è verificato un fatto gravissimo in una yogurteria in pieno centro, dove tre minori stranieri hanno tentato di assaltare l'attività con delle bottiglie di vetro, una delle quali ha sfiorato un bambino di 6 anni e il passeggino dove si trovava un altro bambino di pochi mesi.

"Le promesse fatte durante le campagne elettorali sono rimaste solo parole vuote", prosegue la nota. "Né la maggioranza né l’opposizione sono riuscite a trovare soluzioni concrete. La prima, sicuramente distratta dai cambiamenti di casacca e dai vari congressi partitici, mentre la seconda, lo sappiamo, è troppo indaffarata nelle battaglie ideologiche delle lobby e nella continua rivisitazione storica."

La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità quotidiana, non un tema utile a raccogliere voti.

"Chiediamo a gran voce un impegno serio da parte di chi ha il dovere di governare", conclude il movimento. "È il momento di agire, non di fare finta di nulla. Arezzo merita di sentirsi sicura, e noi non ci arrenderemo fino a quando non vedremo risposte concrete."