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Azione Perugia e Terni: "Noi con i sindacati"

"Ripensare le nuove tasse, Tutelare la Classe Media Umbra"

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Azione è stata tra le primissime voci ad esprimere, in modo franco, leale, onesto e costruttivo, perplessità sulle ipotesi di manovra regionale che andrebbe a richiedere ulteriori sacrifici economici ad una popolazione umbra già duramente provata.

Dopo giorni intensi di estenuante dibattito, esprimiamo preoccupazione ed un invito ad un ripensamento rispetto alla adozione di misure che contengono inasprimento fiscale motivato dal deficit sanitario. 

Sapevamo già in campagna elettorale che la precedente gestione regionale della sanità umbra aveva lasciato una situazione complicata e difficile disastrando i servizi e concordiamo con lo sforzo della Presidente Proietti di restituire ai cittadini umbri i servizi di alto livello e di elevata efficienza, che purtroppo sono venuti meno ormai da diverso tempo, a cui erano abituati e che meritano. Riconosciamo alla Presidente il coraggio di portare avanti una riforma complessa e siamo al suo fianco contro le ingiustificabili e intollerabili campagne di odio che l’hanno vista coinvolta e che intossicano la vita politica e non solo di questa epoca.

Tuttavia, la scoperta dell’esistenza e dell’entità dei buchi di bilancio, sui quali occorre ancora un ulteriore sforzo di trasparenza, può lasciar la tentazione di intervenire in modo radicale.  L'utilizzo le misure così dure rischia concretamente di fiaccare in modo pesantissimo la classe media umbra composta da persone che con impegno e fatica lavorano quotidianamente in un contesto complicato. 

Le soluzioni semplici non esistono e l’equazione tasse uguale risanamento è una ricetta storica che appartiene alla cultura di governo di alcune delle forze che oggi siedono in regione che, al pari di Azione e delle altre liste di centro, si sono spese per dare ai cittadini umbri una nuova sanità regionale. Tuttavia, noi riteniamo fermamente che queste misure andrebbero a gravare su una fascia media di popolazione già tartassata e oberata da imposizioni fiscali nazionali e locali, la pressione fiscale è altissima e crescente, a cui si aggiunge una nuova condizione internazionale totalmente destabilizzante dell'economia che interviene sulle aziende (a cui la regione andrebbe ad aumentare l’IRAP) in un contesto di probabili scenari incerti con l’avvio di una preoccupante fase di recessione economica con crescita della inflazione in una regione in cui il reddito da lavoro è storicamente poco pagato.

Chiediamo con forza alla giunta regionale di riconsiderare questa strategia, ascoltare la voce dei cittadini umbri, della classe media e dei sindacati stessi, i quali unitariamente, esprimono questa stessa linea di pensiero, esplorando alternative concrete prima di imporre ulteriori oneri sui cittadini e sulla classe media in particolare.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
10/04/2025 17:24:23


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