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Le Tre forchette del Gambero Rosso per il Ristorante da Gorini a San Piero in Bagno

Nella guida Ristoranti d'Italia 2025 sono sei le new entry ai vertici dell'alta ristorazione

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Si è svolta Lunedì mattina a Roma, al Teatro Eliseo la premiazione per la nuova edizione della guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso che proietta il ristorante di Chef Gianluca Gorini tra i 52 migliori ristoranti d'Italia. In Emilia Romagna ad ottenere le Tre Forchette 2025 i ristoranti sono due: l’Osteria Francescana di Massimo Bottura e il ristorante daGorini.

Di seguito il testo edito da Gambero Rosso nella Guida 2025

L'insegna di Gianluca Gorini e Sara Silvani è diventata una delle tappe obbligate per gli appassionati in transito in questa parte di Romagna poco caciarona, come lo è questo locale quieto e rilassante celato tra le stradine in pietra di San Piero in Bagno. “daGorini è una casa”, si legge nel menu, ed è vero, perché ha la non comune capacità di coniugare un'atmosfera calda, intima, rilassata (sarà per quel camino all'ingresso, chissà) a una proposta che brilla per originalità e materie prime, pescando con disinvoltura tra intuizioni personali, echi contadini (il coniglio in tegame con patate alla cenere nocciola e rosmarino fritto) e canoni contemporanei (gli spaghetti tiepidi acqua di pomodoro albicocca e mandorla). È una cucina gentile ma di carattere, in cui Gorini batte su note erbacee, tostate e amaricanti con sicurezza, capace di portarti per mano verso profondità inaspettate, quasi senza farsene accorgere (si veda la pasta ripiena di cacciagione, brodo di funghi, alghe, verdure e spuntature). Il merito va a piatti pienamente soddisfacenti, alla precisione delle cotture: del piccione (scottato alla brace con estratto di alloro e cipolla al cartoccio) o anche dell'animella che in primavera abbiamo provato con camomilla zenzero lattuga e piselli, aromatica sintesi dei primi caldi, ma nel menu estivo è più sfidante e decisa, con kiwi alla brace e bottarga di muggine.

Quello di Gorini è un lavoro che continua a crescere in modo costante, espressione di un talento pienamente sviluppato che dimostra di essere perfettamente a suo agio nel maneggiare una materia prima selezionatissima, integrando la complessità tecnica e concettuale al punto da renderla invisibile. E sempre facendo sentire l'ospite perfettamente a suo agio. Diversi menu (da 78 a 140 euro), con un percorso componibile su misura e una carta dei classici come il colombaccio, il risotto funghi e tabacco latte di mandorla e nepitella o il carciofo alla brace con salsa di carciofo e pesto di erbe tostate.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/10/2024 17:52:03


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