Marcello Mastroianni, la carriera, gli amori e quella battuta piccante al David Letterman Show
Il divo ebbe tanti riconoscimenti e tanti flirt
Era bello Marcello Mastroianni. La sua non era una bellezza classica, alla Alain Delon, giusto per citare l'ultimo divo che si è spento proprio pochi giorni fa. Era più un fascino tenebroso, contornato da un'espressione malinconica e uno sguardo disincantato, un'eleganza innata e sensuale che lo hanno reso amatissimo in tutto il mondo. Discreto, gentile, era consapevole del suo carisma eppure non si atteggiava mai a star. Scomparso il 19 dicembre 1996 a 72 anni, è uno degli attori più celebri e compianti del Paese.
Il prossimo 26 settembre Marcello Mastroianni, Marcello come lo chiamavano tutti (complice la scena più iconica del film “La dolce vita”, con un'irresistibile Anita Ekberg che lo invita a entrare nella Fontana di Trevi) avrebbe compiuto cento anni: un compleanno che tutto il mondo del cinema e dello spettacolo si prepara a festeggiare con mostre, celebrazioni, eventi speciali; a lui sarà dedicata la diciannovesima edizione della Festa del Cinema in programma a Roma dal 16 al 27 ottobre.
Come nasce un divo
Nato in provincia di Frosinone, a Fontana Liri, nel 1924, da Ottorino, Falegname, e Ida, casalinga, ha trascorso la sua infanzia prima a Torino e poi a Roma. Sin da giovanissimo frequenta Cinecittà lavorando come comparsa. Nel 1945, terminata la guerra, inizia a studiare recitazione; sua compagna di corso una giovanissima Silvana Mangano, con cui pare sia nata allora una relazione amorosa. Nel 1948, a 22 anni, Mastroianni recita la parte del rivoluzionario nel film “I Miserabili” di Riccardo Freda tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo, e contemporaneamente si dedica al teatro con il regista Luchino Visconti che lo vuole in “Come vi pare” tratto da Shakespeare e “Un tram che si chiama desiderio” dal testo di Tenessee William, entrambi rappresentati all'Eliseo di Roma. Dopo aver lavorato ancora al cinema per Luciano Emmer, Claudio Gora, Carlo Lizzani, i primi successi sul grande schermo arrivano all’inizio degli anni Sessanta con Mario Monicelli che lo chiama per “I soliti ignoti” e “I compagni”, con Vittorio De Sica con “Ieri oggi e domani” e Matrimonio all'Italiana” accanto a Sofia Loren (alzi la mano chi non ha mai visto la scena dello spogliarello, riproposta trent'anni dopo in “Pret-a-porter” di Robert Alman) e soprattutto con Federico Fellini che lo consacra nel mondo del cinema con “La dolce vita”, uno dei film più influenti e citati di sempre, e “Otto e 1/2”; la sua fama varca l'oceano e nel 1962 la rivista americana Time gli dedica un servizio speciale citandolo come divo italiano più amato al mondo. Mastroianni è stato protagonista di oltre 150 film con tantissimi registi italiani e internazionali, da Ettore Scola a Michelangelo Antonioni, da Pietro Germi a Marco Ferreri a Eduardo De Filippo fino a Eoman Polanski, Luigi Comencini, Lina Wertmuller, Wim Menders, Giuseppe Tornatore. Celebre il suo sodalizio con Sophia Loren, che li porta a girare insieme ben 11 film: una coppia perfetta sul set e legatissima anche nel privato, anche se non ebbero mai una vera relazione ma una amicizia profonda e duratura. Tre candidature agli Oscar, otto David di Donatello, otto Nastri d'argento, cinque Globi d'oro, due Golden Globe e tantissimi altri premi nei festival di teatro e cinema di tutto il mondo, Marcello Mastroianni è stato insignito anche di tre prestigiose onorificenze dal Presidente della Repubblica: Commendatore, Grande ufficiale e Cavaliere di Gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Latin lover si…ma che fatica
Diventato ormai simbolo di una bellezza raffinata ed elegante, ammirato dalle donne e anche dagli uomini, all'apice della sua carriera è stato difficile per Mastroianni liberarsi dei panni del latin lover, complice anche una spassosa intervista a David Letterman andata in onda nel 1987 sull'emittente americana NBC: “Ti voglio dire un segreto – ha rivelato divertito l'attore al presentatore - hai presente quelle ragazze che stanno nelle caffetterie americane e sorridono tutto il tempo mentre preparano espresso e cappuccino? Ecco, vorrei questo tipo di donna, di 25, 26, 28 anni, anche 32 o 33, ma carina, sempre sorridente, non chiedo molto. Certo, sono già sposato, ma mia moglie è molto più intelligente di me”. Mastroianni si era infatti sposato nel 1950 con Flora Carabella, attrice conosciuta sul set, e da lei ebbe una figlia; non divorziarono mai ma l'attore ebbe tante altre relazioni e con Flora rimase legato da una forte amicizia; sul set conobbe anche l'americana Faye Dunaway, che però lo lasciò proprio perché non si decideva a separarsi dalla moglie; e Catherine Deneuve, la diva francese a cui fu legato per quattro anni, fino al 1975, da cui ebbe una figlia, Chiara. L'ultima sua compagna è stata Anna Maria Tatò, giornalista con cui all'inizio vi fu una reciproca antipatia; l'amore scoppiò nel 1976 e da quel momento non si lasciarono più.
L'ultimo saluto
Fino alla morte, avvenuta nella casa di Parigi il 19 dicembre 1996. La sua ultima apparizione in pubblico poche settimane prima: il 1° novembre 1996 portò in scena a teatro a Napoli “Le ultime lune” commedia amara di Furio Bordon diretta da Giulio Bosetti che riflette sulla condizione di dolore e solitudine degli anziani: fu una rappresentazione commovente e sofferta, chiusa da un lunghissimo applauso del pubblico.
Dopo i funerali a Parigi, la bara di Mastroianni arrivò a Roma, in piazza del Campidoglio, per una grande e partecipata cerimonia laica. Quel giorno la Fontana di Trevi venne listata a lutto con drappi neri: uno dei monumenti più celebri d'Italia è rimasto buio e silenzioso per l'ultimo saluto a Marcello.
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