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Sottosopra: "mettiamo a nudo" il presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri

42 anni laureato in giurisprudenza è anche sindaco di Anghiari

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Sottosopra, la rubrica dove un personaggio pubblico viene “messo a nudo”. Una chiacchierata a 360° gradi dove vengono affrontate numerose tematiche, dalla vita privata al lavoro, dalla politica all’economia e tanto altro. Accendiamo i riflettori con Alessandro Polcri, 42 anni, laureato in giurisprudenza, sindaco di Anghiari e presidente della provincia di Arezzo.

 

CI DICA TRE COSE CHE RICORDA CON PIACERE DELLA SUA INFANZIA

“Sicuramente il periodo estivo che trascorrevo con i miei nonni che avevano un’azienda agricola a Motina di Anghiari: producevano tabacco Kentucky e allevavano le Chianine. Poi le amicizie perché quelle che si creano a 4-5 anni sono poi quelle vere, mentre la terza il giorno che sono diventato genitore. Avevo 23 anni: è stato uno shock emotivo ma anche segnale di maturità nei confronti dei coetanei”. 

SCELGA I NOMI QUELLE PERSONE CHE CONSIDERA VERAMENTE AMICI

“Al primo posto sicuramente Alessandro, che è come un fratello: siamo nati insieme, ci sentiamo spesso anche se lui lavora fuori. Ho poi scoperto un amico sincero nella figura di Claudio Maggini: il mio vicesindaco, il cui rapporto va oltre la politica; credo sia una dei pochi che riesce subito ad interpretare quello che penso”.

A CHE ETA’ IL PRIMO RAPPORTO SESSUALE?

“Tra i 14 e i 15 anni. Ero al mare e mi piaceva il mondo delle discoteche tantoché per un periodo ho fatto anche il PR. Mi trovavo a Rivazzurra, avevo conosciuto una ragazza tedesca: fu un rapporto occasionale, ma in quel momento avevi anche il desiderio un po’ di conoscere l’altro sesso”.

ANGHIARI AL PRIMO POSTO TRA I DIECI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA. COSA PROVA ESSERE SINDACO DI UN COMUNE CHE HA RICEVUTO UN ATTESTATO COSI PRESTIGIOSO?

“Sicuramente di orgoglio, ma non solo personale penso di tutta la comunità. Essendo anche presidente della provincia di Arezzo ho l’opportunità di girare nei Comuni e conoscere territori, quello che però noto di Anghiari rispetto ad altri è una caratteristica importante: c’è un tessuto sociale molto coeso. Tra gli abitanti c’è una forte identità culturale e questo sicuramente ci facilita nel dare la giusta immagine al turista che viene. Il tema dell’accoglienza funziona e questo ci ha permesso nel tempo di ottenere prestigiosi riconoscimenti. Anghiari ha mantenuto la sua autenticità con un centro storico vissuto dagli anghiaresi e il turista che viene si sente parte di una comunità”.

COSA NE PENSA DEI SOCIAL E DEI LEONI DA TASTIERA?

“Non credo sia un mezzo da bannare ma da utilizzare con molta attenzione. Esiste un contesto di piazza reale ed un contesto di piazza virtuale. Oggi, però, esistono dei sindaci sempre più ‘modello Chiara Ferragni’ questo per dire che bisogna evitare di mettere tutto nel calderone, soprattutto per tutelare quella che poi è la vita privata. Dico, quindi, bene i social ma di non esporsi troppo e di farlo – soprattutto gli amministratori – in maniera istituzionale”.

COME SI COMPORTEREBBE SE SCOPRISSE CHE IL SUO PARTNER È BISEX?

“Tendenzialmente sono una persona molto aperta e non ho una impostazione rigida, ma è evidente che la cosa sia inconciliabile. Preciso che non c’è nessun pregiudizio però se mai dovesse succedere, le strade con il mio partner si dividerebbero”.  

PERCHE’ GLI ITALIANI SI SONO ALLONTANATI DALLA POLITICA?

“Una parte degli italiani si è allontanata, quella dei più giovani nella fascia di età 18-45 anni; quelli più grandi parlano ancora di politica, frequentano i partiti e leggono i giornali. C’è, quindi, una divergenza generazionale perché la politica dei partiti non esiste più e quindi si tende a perdere l’orientamento”.

CON QUALE POLITICO NAZIONALE LE FAREBBE PIACERE FARE UNA BELLA CHIACCHIERATA?

“Devo dire che dei leader oggi in campo non mi ritrovo in nessuno e proprio per questo non sono iscritto a partiti. Non c’è più un Antonio De Martino, Ministro della Difesa nel Governo Berlusconi, che è stato un po’ uno dei mentori: uomo di grande cultura, oltre ad essere un pratico. I partiti oggi sono solo dei comitati elettorali, ma alla fine non c’è identità valoriale”.

CON QUALE DONNA DELLO SPETACOLO LE PIACEREBBE ANDARE A CENA?

“Gioco in casa. Dico Valentina Lodovini perché la considero una donna anche molto intelligente. Così come Monica Bellucci che, nonostante l’età, ha ancora grande fascino”.

AIUTA LA SUA COMPAGNA NELLE FACCENDE DOMESTICHE?

“No, sono sincero. Ho pochissimo tempo perché non sono mai a casa e devo dire che sono anche abbastanza negato, nonostante abbia vissuto solo a Perugia negli anni dell’università. Sarei la tipica persona da pasta in bianco e scatoletta di tonno tutti i giorni. Fortuna, però, che ho la compagna che pensa a questo nonostante anche lei abbia poco tempo essendo farmacista: in questo, però, anche mia figlia aiuta”.

QUALI SONO I SUOI HOBBY PREFERITI?

“Mi piace leggere in particolare nel weekend, libri anche di thriller oppure di avventura che mi aiutano a svagare la mente. La domenica, se non ho impegni, vado a correre mentre almeno una volta alla settimana mi reco in palestra: non tanto per fare attività fisica, ma per liberarmi la mente dalla mole di impegni quotidiani”. 

QUAL E IL LUOGO PIU’ BIZZARRO DOVE HA FATTO L’AMORE?

“Una torretta nella spiaggia, quelle utilizzate dai bagnini per l’avvistamento in mare. È stato molto interessante”.

CHE COSA LE FA PIU’ PAURA DEL FUTURO?

“Sono una persona ottimista e credo che la società progredirà in meglio e non in peggio. La paura è quella della guerra, se guardiamo il mappamondo ci accorgiamo che è sempre più vicina all’Europa con il rischio che da una piccola scintilla, possa innescarsi il grande incendio”.

CI DICE I NOMI DI TRE POLITICI DEL PASSATO E TRE DEL PRESENTE CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE?

“Del passato dico Giulio Andreotti, Silvio Berlusconi e Bettino Craxi. Del presente ho ammirazione per Mario Draghi, Giorgia Meloni e Matteo Renzi”.

QUAL E' IL CAPO DI BIANCHERIA INTIMA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE IN UNA DONNA?

“Diciamo tutto ciò che è pizzo lo identifico nella femminilità della donna e mi fa impazzire. Non mi piace l’aspetto mascolino, preferisco il messaggio più classico della donna mediterranea”.

QUAL E' L’INSEGNANTE CHE HA AVUTO NEL SUO PERCORSO SCOLASTICO CHE RICORDA CON PIACERE?

“Si chiama Vaiano Sbaragli ed è di Sansepolcro: insegnava diritto a ragioneria e mi ha fatto piacere la materia. Se trovi il giusto professore poi apprezzi anche la materia. Un altro eccezionale è stato Marco Rondoni, era un po’ come avere Piero Angela in classe: faceva lezioni frontali. Lui mi ha dato il metodo razionale togliendo l’emotività per mettere davanti la ragione”.

LA SUA PARTNER LE CHIEDE DI PROVARE UNO SCAMBIO DI COPPIA, COME REAGIREBBE?

“Sarei contrario perché vuol dire che si va ad intaccare quella che è l’intimità di una coppia. In camera da letto mi piace la fantasia ma non la trasgressione”.

QUAL È IL PIATTO CHE A TAVOLA NON MANGEREBBE MAI E QUELLO INVECE CHE PREFERISCE?

“Amo pasta, carne e pesce. Mentre non sono molto attratto dagli antipasti e neppure dai dolci. Non mi piacciono i formaggi”.

RIENTRANDO A CASA TROVA SUA FIGLIA CHE FA SESSO CON IL SUO FIDANZATO, LA SUA REAZIONE?

“Mi imbarazza la cosa anche perché sono un genitore che non parla di questi argomenti, ma nel caso accada faccio finta di non vedere”.

FAVOREVOLE ALLA RIAPERTIRA DELLE CASE CHIUSE?

“Si, perché c’è una ipocrisia generale. È il mestiere più antico al mondo, quindi dico che sia fatto in luoghi protetti per le donne dove non siano sfruttare e con parametri sanitari adeguati. Quello di cui sono contrario è ghettizzare dei luoghi, ovvero concentrare tali attività in determinati angoli della città: secondo me è un modello sbagliato”.

C’E’ UN LUOGO IN CUI SOGNA DI FARE UNA VACANZA?

“Preferisco sempre il mare, forse perché ho più ricordi. Tendenzialmente viene da dire mete esotiche, io invece rimarrei in Italia poiché abbiamo dei luoghi bellissimi. C’è tanto nel nostro Paese. Per esempio un posto dove non sono mai stato, ma che mi attrae, è la Calabria”.  

HA MAI VISTO UN FILM PORNO?

“Chi è che non lo ha mai visto? Sarebbe ipocrita dire di no. Quando ero piccolo c’erano anche i giornalini, poi sono arrivate le cassette”.

TRE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE NON SOPPORTA?

“In generale quelli che fanno i moralisti pubblici. Non mi piace Fabio Fazio e neppure la Littizzetto, ma anche ciò che ruota attorno al Grande Fratello perché è un mondo che non esiste e poco educativo. Ci sono, d’altro canto, anche figure che apprezzo come Amadeus o Fiorello che considero veri professionisti”.

LA MAGGIOR GRATIFICAZIONE CHE HA RICEVUTO NEL CAMPO PROFESSIONALE?

“Sono tante, ma cito una delle ultime. È stata quella di essere eletto presidente della provincia di Arezzo: è stato il riscatto di un territorio, della Valtiberina che veniva da sempre considerata la cenerentola. Questo per dire che con una visione di futuro, anche un piccolo territorio di campagna può andare in città”.

CI DICA COSE APPREZZA DI ANGHIARI E QUELLO CHE PROPRIO NON LE PIACE

“Mi piace il fatto che siamo un paese che non ci dividiamo, oltre alla bellezza di Anghiari e i suoi luoghi di interesse artistico e culturale: per questo non siamo secondi a nessuno. Se invece fossi stato sindaco tra gli anni ’70 e ’90 avrei sicuramente rafforzato il tema della zona industriale, cosa che oggi è più difficile fare. Ci sono stati degli errori, ma avrei preferito qualche fabbrica in più”.

COME ARGINARE IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE?

“Partiamo dal presupposto che l’immigrazione c’è sempre stata e fa parte della logica di ognuno di noi. Siamo nomadi per natura, anche mio padre per anni ha lavorato in Francia. Quello che dico è il controllo dei flussi ed il rispetto delle regole e delle tradizioni nostre. L’immigrazione in parte ci vuole anche perché vediamo che la manodopera manca in tutti i settori. Ecco, quindi, la sostenibilità all’immigrazione: non si può sentire di flotte di persone che arrivano nel nostro territorio, poiché si rischia di creare un problema sociale”.

QUALI SONO I VALORI PIU IMPORTANTI CHE LE HA TRASMESSO LA SUA FAMIGLIA?

“L’onestà. Mio padre diceva sempre che era meglio fare un brutto affare, ma mantenere l’amicizia perché questa non la ricompri. Lo vedo anche da politico: ti possono attaccare, ma alla fine se hai onestà e correttezza ti crei autorevolezza. L’altro valore, poi, è quello del lavoro: sono uno stacanovista e non ho problemi per lavorare”.

COSA VORREBBE FARE DA GRANDE?

“Nuove esperienze perché la vita è una grande avventura. Quando siamo venuti al mondo è un po’ come aver vinto un grande viaggio. Non mi vedo fossilizzato nella politica, altrimenti non ti aiuta a crescere: potrei anche cambiare impostazione di lavoro”.

QUAL È STATO IL COMPLIMENTO PIU’ BELLO CHE HA RICEVUTO DA UNA DONNA IN AMBITO SESSUALE?

“Sono più selvaggio che dolce. Ho avuto esperienze, questo è normale, ma va tenuto conto che dal 2001 sono con la mia compagna: siamo nati e cresciuti insieme e insieme abbiamo messo al mondo una figlia che oggi ha 19 anni”.

DOMANDA FINALE: LEI È STATO ELETTO SINDACO DI ANGHIARI LA PRIMA VOLTA TRA LO STUPORE GENERALE E CON QUALCHE PERPLESSITA’, OGGI È GIUDICATO DA MOLTI IL PRIMO CITTADINO MAGGIORMENTE APPREZZATO DALLA GENTE IN VALTIBERINA. A COSA DEVE QUESTA METAMORFOSI?

“Torno a parlare del metodo che credo sia la cosa più importante nel lavoro. Si entra in punta di piedi e con il tempo si acquisisce la fiducia. Non sono un sindaco accentratore, ma credo che devi sempre trovare il giusto compromesso. Credo che in Valtiberina sono l’unico sindaco a ragionare di più in una logica comprensoriale. Da soli non siamo nulla, per poter contare occorre fare massa critica: per me, quindi, è stato naturale aprirsi all’Alta Valle del Tevere nella logica di quella che è stata la candidatura a Capitale Italiana della Cultura. Se ogni sindaco ragiona per scatola chiusa, la Valtiberina sarà sempre meno importante e il territorio si impoverisce; occorre, quindi, condividere sempre un percorso, poi ci sono i risultati”.

Redazione
© Riproduzione riservata
25/03/2024 12:19:36


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