È morta a 75 anni l’ex brigatista Barbara Balzerani, partecipò al sequestro di Aldo Moro

Dirigente della colonna romana, non si pentì né si dissociò mai dalle Brigate Rosse
Dopo una lunga malattia morta a Roma l'ex terrorista Barbara Balzerani. Nata a Colleferro nel 1949, si trasferì a Roma nel 1969 per studiare Filosofia. Entrata appena 26enne nelle Bigate Rosse, occupò insieme al compagno di allora, Mario Moretti, la base operativa di via Gradoli. Dirigente della colonna romana è stata fra le protagoniste del sequestro di Aldo Moro. Non si pentì né si dissociò mai ma fu critica nei confronti del periodo della lotta armata. Nel 1993 dichiarò di provare rammarico per i tanti che furono colpiti dal terrorismo e nel 2003 criticò l’attività delle cosiddette Nuove Br. Nel 2006 le fu stata concessa la libertà condizionale: tornò in libertà, avendo scontato la pena, nel 2011.
Le Brigate Rosse e gli omicidi
Prese parte a numerosi omicidi delle Br, compreso quello di Girolamo Minervini, e all’agguato di via Fani. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della NATO James Lee Dozier. Balzerani fu tra gli ultimi Br ad essere arrestati: fu catturata il 19 giugno 1985 (a distanza di quattro anni dal tentativo fallito di gestire la scissione dell’organizzazione, guidando la fazione delle “Brigate Rosse - Partito Comunista Combattente”), assieme a Gianni Pelosi. Per questo venne soprannominata la "primula rossa". Dal carcere rivendicò l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti, compiuto dalle Br, e venne condannata all’ergastolo.
La carriera di scrittrice
Impiegata per una cooperativa di informatica negli ultimi anni della sua vita ha scritto diversi libri. La casa editrice DeriveApprodi ha pubblicato tutte le sue opere, Perché io, perché non tu (2009), Cronaca di un'attesa (2011), Compagna luna (2013), Lascia che il mare entri (2014), La sirena delle cinque (2015), L’ho sempre saputo (2017), Lettera a mio padre (2020).
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