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Tesla non è più la regina delle auto elettriche
BYD la sorpassa e prepara la rivoluzione del settore
Non si ferma la corsa di BYD, il costruttore automobilistico cinese con sede a Shenzen, che nel quarto trimestre del 2023 per la prima volta nella storia ha venduto più auto elettriche a batteria (BEV) rispetto a Tesla. La casa americana conserva lo scettro per l’intero anno ma è evidente che nel 2024 difficilmente potrà ripetersi.
Considerando anche la vendita delle ibride plug-in, BYD è già il leader mondiale con oltre 3 milioni di veicoli venduti. E’ vero che per il momento ben 9 modelli su 10 sono venduti nel mercato domestico cinese ma la casa automobilistica cinese si sta preparando per conquistare il mercato mondiale.
Punto di forza di BYD, abbreviazione di Build Your Dreams ovvero costruisci i tuoi sogni, è il prezzo. Un SUV di medie dimensione può costare quasi il 25% in meno rispetto ad un equivalente Tesla. Ma questo è solo l’antipasto. Al Salone di Shanghai BYD ha presentato la Seagull, un’auto elettrica che costa appena 10 mila dollari. Sono in tanti a pensare che questo modello possa rappresentare un punto di svolta nella storia dell’auto elettrica ovvero il modello che consente a questa tecnologia di diventare di massa.
Attenzione, si commetterebbe un grosso errore a pensare che la competitività di BYD si basi solo sui prezzi bassi. Fondata da Wang Chuanfu nel 1995 come produttore di batterie ricaricabili, l’azienda si è diversificata nel settore dell'elettronica di consumo, dei cellulari e, infine, dei veicoli elettrici nel 2008. Le origini dell’azienda rappresentano il suo vero punto di forza: BYD è l’unica casa automobilistica in grado di produrre in completa autonomia le batterie senza dipendere da fornitori esterni.
BYD è ancora sconosciuta alla maggior parte degli automobilisti occidentali ma non agli investitori. Berkshire Hathaway, la nota società di investimenti guidata da Warren Buffett, nel lontano 2008 ha investito circa 230 milioni di dollari per una partecipazione di quasi il 10% in BYD, che da allora è aumentata di circa 35 volte, fino a circa 8 miliardi di dollari, secondo quanto riferito da Bloomberg.
BYD ha già iniziato a farsi strada negli Stati Uniti, aprendo uno stabilimento di produzione a Lancaster, in California, dove vengono prodotti autobus elettrici e pullman in una struttura di 556.000 piedi quadrati.
Il colosso cinese sbarcherà presto anche in Europa. L’anno scorso ha infatti annunciato l'intenzione di costruire uno stabilimento in Ungheria. C’è da scommettere che nei prossimi anni sentiremo parlare sempre più spesso di BYD. Per gli automobilisti potrebbe essere una buona notizia, meno per l’industria europea (e italiana) che sul fronte dell’auto elettriche è rimasta pericolosamente indietro rispetto a quella cinese.
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