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Mondo Politica: intervista a Riccardo Marzi assessore del comune di Sansepolcro
"Se dovessimo perdere i soldi del Pnrr le opposizioni dovranno rispondere alla città"
Non ha certo bisogno di presentazioni: in politica da oramai 25 anni, Riccardo Marzi è protagonista da sempre della vita amministrativa di Sansepolcro. Assessore nella giunta del sindaco Mauro Cornioli, tanto per spulciare il curriculum più recente, è adesso il vice di Fabrizio Innocenti a Palazzo delle Laudi, con deleghe a urbanistica, lavori pubblici ed edilizia. Con lui, quindi, niente di meglio che fare il punto della situazione.
Vicesindaco Marzi, dopo la realizzazione della rotatoria viaria anche nella zona industriale Trieste, vi è l’intenzione di concentrarsi su altri punti del traffico cittadino nei quali sarebbe necessaria una soluzione?
“Le due rotatorie realizzate di recente fanno parte di un progetto più ampio di valorizzazione e messa in sicurezza dei principali ingressi a Sansepolcro; adesso ci stiamo concentrando insieme agli investitori privati sugli interventi in Via senese Aretina, all’incrocio con l’ex stabilimento Buitoni, che vedranno la riqualificazione totale della viabilità con la realizzazione di un’altra rotatoria di fronte al supermercato Gala, poi sarà la volta dell’intersezione a Porta del Castello dove, sempre attraverso una rotatoria, cercheremo di risolvere le grosse criticità di quello snodo viario; infine abbiamo in cantiere di sistemare l’incrocio delle Forche di fronte al Bar Santioni. Un programma molto concreto di opere viarie che metteranno in sicurezza incroci pericolosi e daranno il giusto decoro agli ingressi della città”.
Pnrr: al di là della questione “cotto”, le ultime prese di posizione del Movimento 5 Stelle avevano messo in dubbio anche i 5 milioni di euro destinati a Sansepolcro, a seguito della decisione del governo di cancellare 16 miliardi di euro per le rigenerazioni. Possiamo smentire questa affermazione e dire che i soldi ci sono?
“Al di là delle garanzie informali che abbiamo ricevuto dal ministero sul mantenimento del finanziamento, non abbiamo nessuna notizia ufficiale in merito. Ricordo però che noi abbiamo già appaltato le opere per trasformare il nostro centro storico e sarebbe gravissimo se venisse cancellato un finanziamento di questa portata. Semmai, la riflessione è un’altra: i progetti del Pnrr hanno tempi strettissimi e noi abbiamo corso per rispettarli e portare a casa questo risultato storico; cinque milioni di euro a fondo perduto non si erano mai visti a Sansepolcro! Una classe politico-amministrativa normale e responsabile avrebbe collaborato e dialogato per il bene della nostra città, comprendendo che in certi casi bisogna giocare tutti insieme con la stessa maglia: da noi, invece, l’opposizione ha remato contro gli interessi di Sansepolcro fin dall’inizio, dimostrando ancora una volta superficialità e vista corta. Da una parte, Fratelli d’Italia ha portato avanti una battaglia ideologica sul colore delle mattonelle, dimenticando che la pavimentazione della piazza è solo una piccola parte del progetto da 5 milioni che prevede la riqualificazione totale delle aree intorno alle mura da Porta Fiorentina a Porta Romana, creando degli spazi bellissimi per la fruibilità pedonale e ciclabile e ridisegnando tutto il contesto. Dall’altra, il solito Pd locale, che anche su questa vicenda è stato classificato dalla maggior parte dei cittadini come “non pervenuto”: sempre assenti alle riunioni pubbliche, i suoi esponenti non hanno mai dato alcun contributo ma solo frettolosi giudizi. Una conferma della crisi totale e profonda che stanno attraversando”.
Vicenda scuola media Buonarroti: una questione divenuta delicata. Gli studenti dovranno pazientare per un altro anno all’interno del container?
“I lavori alla scuola media Buonarroti rappresentano la partita che più ci preoccupa: nonostante tutti i tentativi fatti dal Comune per trovare soluzioni tecniche ed economiche che permettessero l’immediata ripresa dei lavori, nonostante i soldi aggiuntivi messi a disposizione dall’amministrazione a causa del caro materiali, la ditta non si è dimostrata in grado di rispettare i tempi e quindi abbiamo dato mandato ai nostri legali per avviare le procedure di risoluzione del contratto con la Edilimpianti srl di Milano. Siamo però convinti che l’appalto abbia tutte le caratteristiche tecnico-economiche per essere portato a termine; la legge ci permette di rivolgerci alla seconda classificata nella gara di appalto e procederemo in questa direzione. Le difficoltà che ci sono state manifestate dalla ditta appaltatrice non sono ovviamente imputabili all’amministrazione ma noi abbiamo ora l’onere di trovare soluzioni rapide ed efficaci”.
Secondo ponte sul Tevere: già trascorsi tre anni dall’inizio dei lavori. Negli ultimi tempi avevate accelerato con i collaudi. Adesso cosa manca?
“Parto con una battuta: il Pd locale non ha probabilmente dimestichezza con la matematica perché parlano di “4 anni di ritardi” ma i lavori sono partiti il 26 Agosto 2020… quindi 3 anni di cantieri che sono - sì - un periodo lungo ma ragionevole rispetto alla mole dell’opera: se poi pensiamo che ci sono state due lunghe interruzioni a causa di un sequestro del cantiere da parte della Forestale e di un grave incidente sul lavoro, i tempi direi che non sono stati biblici. Ora stiamo portando a termine l’appalto per il tratto di strada che va dal sottopasso della E45 fino alla rotatoria del foro boario, l’ultimo tassello della più grande opera pubblica mai realizzata a Sansepolcro”.
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