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Ecco il decreto lavoro del governo: fringe benefit detassati fino a 3000 euro per chi ha figli

Taglio del cuneo fiscale fino al 7%. Oltre 5 miliardi per l’assegno di inclusione

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Trentotto articoli, con misure sul cuneo fiscale, sui fringe benefit per i lavoratori con figli e con i dettagli del nuovo assegno inclusione, la misura che sostituirà il reddito di cittadinanza. Il decreto lavoro del governo è pronto e nelle ultime bozze sono spuntati i dettagli sulle misure che l’esecutivo Meloni vara con un decreto il Primo Maggio.

Ecco le misure

Il nuovo assegno di inclusione
Per il nuovo strumento dell'assegno di inclusione il governo prevede l'autorizzazione di una spesa complessiva di oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024 e oltre 5,6 miliardi di euro nel 2025 e2026. Per la prosecuzione del Reddito di cittadinanza si prevede quindi una spesa di 384 milioni quest'anno, mentre per lo Strumento di attivazione al lavoro, che entrerà in vigore il primo settembre, è prevista una spesa di 276 milioni nel 2023 e di 2,1 miliardi nel 2024, spesa che poi scende negli anni successivi.

Il sostegno alle famiglie
Al fine di sostenere le famiglie e facilitare la conciliazione fra vita privata e lavoro, è istituito un fondo con una dotazione di 60 milioni di euro per l'anno 2023. Con l'articolo “Istituzione di un Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori' stanzia delle risorse per ''le attività socio-educative a favore dei minori, destinato al finanziamento di iniziative dei Comuni, da attuare anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori''.

I fringe benefit
Il governo non tasserà i fringe benefit fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli. Nell’articolo 'Misure fiscali per il welfare aziendale' si stabilisce che ''limitatamente al periodo d'imposta 2023, in deroga a quanto previsto'' dal Testo unico delle imposte sui redditi ''non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000''. La spesa è stimata in 142 milioni di euro nel 2023 e 12 milioni per il 2024.

Il taglio del cuneo
Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi salirà di altri quattro punti. All'articolo 34 si stabilisce come per i periodi di paga dal 1 luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell'esonero è elevata da due punti a sei punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e a sette punti per i redditi fino a 25mila euro.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
30/04/2023 20:34:16


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